Una foto per riassumere Barcellona-Bayern Monaco

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Messi mette a terra Boateng, fa un pallonetto a Neuer e segna il 2-0 per il Barcellona. Tre minuti prima aveva già segnato un altro gol con un tiro sul primo palo, imprendibile per il portiere, poi chiude la serata con un assist per Neymar. 3-0 e tutti a casa. Messi osannato ancora una volta da tutti e Boateng deriso dal web… 

Ora per il Barcellona c’è una sosta obbligatoria a Monaco per giocare il ritorno della semifinale di Champions, ma la strada per Berlino è praticamente in discesa…

Veder dare un’umiliazione così al Bayern… fa venire i brividi, sopratutto a chi rischia di incontrarlo in finale!

“Voglio fare sesso con uno del Barça”. Solo la prima squadra o anche la Primavera?

Lo ammetto, ci sono delle volte che mi vergogno di essere una donna. Ieri è stata una di quelle.

Curiosando nel sito della Gazzetta dello Sport (ma ho scoperto che ne hanno parlato praticamente tutti, perché si sa, calcio e gnocca tirano sempre) ho trovato questa notiziona: “Voglio fare sesso con uno del Barça”. Uno qualsiasi…?!

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Scegliere la foto non è stato facile. Ho optato per questa, non tanto perché è abbastanza vestita, ma perché non ha pose da pornodiva. Ci tengo al decoro…

Una certa Gwen Garcia, modella e conduttrice tivù, spalmata su un divano con solo le autoreggenti e le mutande (quelle per fortuna le aveva) ha confessato a vari media mondiali la sua fantasia.

Per la precisione, la tipa vorrebbe farlo in campo di calcio con un giocatore del Barcellona, subito dopo la partita: “quei corpi tutti sudati dopo aver giocato mi affascinano da morire” afferma. Non c’è che dire, per farsi pubblicità si è disposti a tutto. Ma che donne sono queste? Non voglio essere bacchettona, perché non lo sono, ma leggere “questa notizia” mi ha dato fastidio. Sei bella, perché devi svenderti così? Perché devi apparire zoccola in mondovisione? Bahh… non lo capirò mai! 
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Il cimitero degli elefanti in Serie A

Samuel Eto’o ha scelto il clima mite della Liguria per trascorrere gli ultimi anni prima di andare in pensione. Il campionato di serie A, dal più bello del mondo, è diventato il più vecchio del mondo. Il luogo in cui si radunano i pre-pensionati di lusso. Una sorta di Miami del calcio: clima gradevole, pochi impegni in Europa e ottimo cibo… che vuoi di più…

Di vecchietti pallonari ce ne sono diversi: dal nuovo arrivato Eto’o ad Ashley Cole, da Diamanti (che è tornato a casa) a Maicon, fino ad Evra ed Essien, senza dimenticare chi vorrebbe tornare come Cavani, Lavezzi, Sneijder e Gilardino. Ci stiamo invecchiando, perché non tornare in Italia! Tra i precursori di questa moda ci sono stati David Beckham, Kakà e Rivaldo, così per citarne alcuni…

Samuel Eto’o

Samuel Eto’o

Insomma, il campionato italiano è diventato il cimitero degli elefanti… Forse tra qualche anno potremmo vedere anche Messi, Cristiano Ronaldo e Bale… oltre al ritorno di Ibra. Basta avere pazienza e aspettare che invecchino…

La tripletta di Cristiano…

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Cristiano “sorriso smagliante” Ronaldo vince il suo terzo Pallone d’oro e raggiunge gli altri “triplettisti”: Cruijff, Platini e Van Basten. Gliene manca uno per eguagliare il suo rivale Leo Messi, ma oggi credo che non gliene freghi granché. Con il suo sorriso migliore, elegantissimo, faccia lampadata di fresco, ha ritirato il premio e ringraziato tutti i parenti in vita e non…

Personalmente avrei preferito Neuer, anzi tifavo proprio per il portierone tedesco, se non altro per cambiare un po’… l’alternanza Messi-Ronaldo comincia a stufarmi. Ma si sa, se giochi col Bayern Monaco e hai come avversari Ronaldo e Missi, non vinci nulla… è matematico. Continua a leggere

Noi tifiamo Neuer…

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Noi tifiamo Manuel Neuer. Anche se ha la tipica faccia da ragazzone tedesco in vacanza a Riccione

Noi tifiamo Neuer, perché ho da sempre un debole per i portieri

Noi tifiamo Neuer, perché Messi e Ronaldo, si sono i migliori… bla bla bla, ma basta. Sono come Meryl Streep, ogni volta che fa un film decente la candidano all’Oscar e la fanno vincere. E’ ora di cambiare. Poi quei due non sanno più dove metterli, hanno finito le mensole

Noi tifiamo Neuer, perché prima di lui solo il portiere Lev Jasin ha vinto il Pallone d’oro 

Noi tifiamo Neuer perché, forse forse… potrebbe pure meritarselo

Cosa resterà… di questo Mondiale?!

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Cosa resterà…? Di questo Mondiale… (prendo ispirazione da Raf). Le luci si sono spente, gli stadi si sono svuotati e le squadre hanno lasciato il Brasile. Ma di tutto questo baraccone cosa ci ricorderemo nel bene e nel male?! Casa passerà alla storia del Mondiale dei Mondiali?
Ho fatto la mia classifica delle top dieci, una lista di eventi che ricorderò (non dico per sempre) ma almeno per un paio d’anni.

Il 7-1 della Germania sul Brasile (in pochi la dimenticheranno. Per il Brasile è stato l’inizio della fine)

La “moccicata” di Suarez a Chiellini (Verratti con il suo termine ha reso l’evento anche divertente)

Le super parate dei portieri: da Romero a Julio Cesar, da Ochoa a Navar, fino a Howard, Neur e M’Bolhi

L’uscita a testa bassa delle europee: su tutte l’Italia e la Spagna, due nazionali non pervenute

Mats Hummeles in tutto il suo splendore (per me è stata la vera rivelazione del Mondiale. Non lo dimenticherò tanto facilmente)

Il gol di James Rodriguez contro l’Uruguay e quello di Van Persie contro la Spagna

La schiuma degli arbitri per fare le righe e la tecnologia per individuare i gol

L’infortunio di Neymar e il flop di Messi (doveva essere il loro Mondiale, e sono sicura che non lo dimenticheranno)

Rihanna che ha snocciolato apprezzamenti a quasi tutti i giocatori bellocci (non ne ha salvato uno)

La presentazione dei calciatori a braccia conserte prima delle partite (un mix tra un cosacco, una foto segnaletica e la sigla di “Un posto al sole”)

E poi… c’è la vittoria della Germania: vedere i tedeschi, per la seconda volta nella mia vita (anche se la prima la ricordo vagamente) alzare la coppa al cielo, è qualcosa che non si dimentica facilmente… Non c’è che dire, questo Mondiale non ci ha risparmiato proprio niente…

 

I fantastici quattro: come aspettano la semifinale (secondo me)

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Germania, Brasile, Olanda e Argentina si stanno preparando per giocarsi l’accesso alla finale del Mondiale. Uno scontro incrociato Europa vs Sudamerica: Brasile-Germania da una parte e Olanda-Argentina dall’altra.

Le squadre come staranno passando queste ore che precedono la partita?

Brasile: a questo giro piangono con un motivo valido: non avranno in campo Neymar e Thiago Silva (squalificato).  La tanto attesa finale casalinga potrebbe rivelarsi difficile da raggiungere. Al posto loro piangerei anch’io…

Germania: per essere preparati già fanno le valige… tanto la finale non la giocano! Semifinalisti per eccellenza, è la loro quarta semifinale consecutiva alla coppa del mondo. Si stanno caricando urlando: “Basta cazzate… questo è quello giusto” (il Mondiale), “Stavolta la portiamo a casa” (la coppa). Sono come quegli uomini che escono con una ragazza, tutto perfetto, nessun errore fino al momento di concludere. Poi fallimento totale e la tipa li saluta con un cinque (sarà per la prossima).

Argentina: Cantano e ballano negli spogliatoi come degli scolari in gita. Sono caricati a mille perché non giocano una semifinale da bene 24 anni. Messi, in queste ore verrà messo dentro una teca per mantenerlo intatto: gli arrivasse mai una ginocchiata da dietro…

Olanda: Stanno facendo gli scongiuri perché il c… (fortuna) avuto fin qui non finisca. Se arrivano in finale (la seconda consecutiva) il loro nuovo amuleto Krul verrà sacrificato ai piedi del Cristo Redentore. Tanto quello che doveva fare lo ha già fatto contro la Costa Rica.

Perché lo chiamano Zlatan?!

 

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– Perché lo chiamano Zlatan? (riferito a Ibrahimovic)

Perché è il suo nome…

Ah, non lo sapevo, pensavo fosse un soprannome!

Ecco, quando ti accorgi di aver dovuto fare questa conversazione, capisci che quel poco di calcio che cerchi d’insegnare a chi ti sta intorno non sarà mai sufficiente. Capisci, che chi non ama il calcio e non lo segue, non lo amerà nemmeno se tu gliene parli ogni giorno. Nemmeno se gli insegni i nomi dei calciatori o se cerchi di spiegare le regole.
Arriverà sempre un giorno in cui ti faranno una domanda del genere e il tuo fallimento sarà evidente, come quando hai dovuto spiegare chi era Messi tra gli undici in campo. 

Vedi bene, non è che tutti devono essere aggiornati sui giocatori e guardare ogni giorno le partite di calcio, ci mancherebbe, ma un minimo… soprattutto per chi vive in una casa dove si parla regolarmente di pallone e dove si tifa una squadra in cui Ibrahimovic ha giocato. Insomma, è come chiedere perché a Scorsese lo chiamano Martin o qual è Brad Pitt tra gli attori in scena.. 

Ora spero che il mio bloggare sul calcio possa almeno colmare le lacune di chi mi sta intorno… non chiedo altro!

 

E se l’assist non lo fa Pirlo…?

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Quando i termini calcistici si adattano alla vita reale: uno di questi è l’assist.

Secondo la definizione: l’assist è il tiro del giocatore che consente al compagno di segnare un gol. Insomma, è quel tiro che serve per andare a rete. Questo nel gergo calcistico.
Ma spesso ho incontrato gente che ti fa degli assist, mentre parli con loro, che Pirlo e Totti se li sognano. Ti servono su un piatto d’argento una battuta o a volte una cattiveria (sì lo ammetto!) che non cogliere l’occasione è veramente uno spreco. La battutaccia se l’ha attirano come una calamita. È come se ti dicessero: “Vai colpisci pure, sono pronto”. Perché, diciamo la verità, qualcuno se lo merita anche.
Ti fanno, appunto, un assist talmente preciso che andare a rete (facendoli spesso rimanete male) è facile come per Cristiano Ronaldo.

Altri invece, pure sempre dei notevoli distributori di assist, ti dispiace colpirli e fargli perdere la faccia, ma l’invito è talmente goloso che non resisti. Quindi, in questo caso, vai comunque a rete, ma non esulti dopo il gol, come un vero ex. Fai il tuo dovere, ma l’esultanza è troppo.

Infine ci sono altri soggetti i quali è impossibile prenderli in contropiede (sempre restano in tema calcistico) perché hanno sempre la difesa schierata e non abbassano mai la guardia. Bé, con queste persone smarcarsi per andare a rete non è per niente facile. Sarebbe in difficoltà persino Messi.

Ribery, tra i due litiganti potresti godere…

Franck Ribery, Cristiano Ronaldo e Leo Messi

Franck Ribery, Cristiano Ronaldo e Leo Messi

Dopo i Golden Globe (l’Italia vince con “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino) e in attesa degli Oscar, oggi a Zurigo (ore 18) verrà consegnato il Pallone d’oro. Un vero e proprio Oscar per i giocatori.
Finalmente sapremo (non ci dormivo la notte!) chi verrà incoronato come miglior calciatore del 2013. Erano anni che non c’era tanta suspense. E l’incertezza della vittoria dà un certo brivido (brrr).
Nelle ultime edizioni infatti, l’assegnazione a Leo Messi era praticamente annunciata già da tempo. Il Pallone d’oro 2013 invece è ancora incerto, se lo giocano in tre: Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Franck Ribery. Il primo ha vinto gli ultimi quattro (gli potrebbero pure bastare), il secondo è una vera e propria macchina da gol e ha portato il Portogallo ai Mondiali, vincendo praticamente da solo contro la Svezia di Ibrahimovic, il terzo con il Bayern Monaco, lo scorso l’anno ha vinto tutto quello che c’era da vincere.
Se posso permettermi però vorrei fare un ultimo appello ai votanti (c.t., capitani delle nazionali e giornalisti): per favore assegnatelo a Ribery, che ha stravinto in Europa e quindi sarebbe il più indicato, ma soprattutto perché tra i due litiganti il terzo gode. Se anche quest’anno a Ronaldo (già vincitore nel 2008) glielo soffia da sotto il naso Messi, questo non si riprende più… resterà scioccato a vita! E poi addio gol, pubblicità in mutande e foto vestito da tamarro trendy. Il portoghese si potrebbe rinchiude in un eremo. Pieno di donne, ma pur sempre in un eremo…
Comunque, sarà interessante vedere la sua faccia, considerando quanto se la crede, se il premio lo vincesse per la quinta volta il suo “nemico giurato” Messi. Alle ora 18, quindi, merenda e Pallone d’oro.