Una strana settimana di calcio

Questa settimana – calcisticamente parlano – è stata veramente assurda. Potremmo dire: “ricca di colpi di scena“. Dopo la serata fantastica di domenica – dove per l’ansia durante Atalanta-Milan mi sono mangiata tutte le unghie che faticosamente avevo fatto ricrescere (Milan in Champions dopo 7 anni e Juve quarta e sotto i rossoneri, non accadeva da un decennio) – lunedì ci siamo svegliati con Gigio Donnarumma che faceva le bizze e con un nuovo portiere, Mike Maignan, in arrivo dalla Francia. Così, senza nemmeno un accenno prima, una parola di preavviso. Nulla. Ma Paolo – figlio di Cesare – Maldini già tutto sapeva e non si è fatto circuire da Raiola e ha allegramente mandato Gigio affa…re il portiere da un’altra parte. Ciao, Gigio… ora trovati una squadra che sta alle tue condizioni!

Martedì è stato il giorno di Antonio Conte che con i suoi bei capelli ha lasciato l’Inter da campione d’Italia, ma l’ha pur sempre lasciata. Questione di soldi! “Più che un ciclo erano solo delle perdite” (come ho letto su Twitter).

Fatto sta che l’Inter mercoledì si è svegliata senza allenatore. Quel giorno, oltre alla finale di Europa League vinta grazie a un portiere che ha fatto tutto da solo, segnato e parato; è iniziato il valzer delle panchine e il toto nome post Conte. Si vociferata anche di un certo Mario Draghi, ma non credo che se ne farà nulla. Così è iniziata a circolare la voce di Simone Inzaghi, che sembrava avesse rinnovato con la Lazio ma poi – improvvisamente – si è liberato. Comunque attendiamo conferme. Quanto vorrei essere in questo momento nell’ufficio di Lotito.

Si è così arrivati a giovedì che ha regalato il ritorno di Max Allegri alla Juve e l’addio di Andrea Pirlo e della sua Pirlolandia, che è durata poco più della Superlega.

Oggi (venerdì) è il giorno di Allegri che, dopo essere stato mandato via come un cane rognoso, viene annunciato ufficialmente sulla panchina bianconera: si vede che ora i risultati contano più del bel gioco! Vediamo se ‘sta minestra riscaldata sarà più saporita. In più, Juric nel giro di 12 ore ha lascito il Verona alla volta di Torino, sponda Toro.

Domani, poi cosa ci aspetterà oltre alla finale di Champions League? Attendo fiduciosa qualche novità.

Il settimo giorno poi ci si riposa, o sbaglio?

C’è poco da essere Gagliardini… con questo calciomercato

Il calciomercato secondo Zeus (oramai è una tradizione)

Ancora non capisco perché Colpo continua a ospitarmi sul suo blog a parlare di calciomercato. Giuro che non c’è niente di scabroso, nessun favore di qualsiasi tipo o bonifico indirizzato alla nostra calciatrice con i tacchi.
Forse, e dico forse, è perché al sottoscritto piace più il calciomercato del calcio giocato… che è, paradossalmente, come dire che “ti piace più Pornhub del sesso”. Ma sto divagando.

Gagliardini in alto i pollici

Gagliardini in alto i pollici

Il mercato di gennaio, quello compreso fra i resti del Cenone e i giorni della merla, è al 99% una loffia terribile. I club di serie A hanno gli stessi soldi in tasca di quanti ne ho io al 28 del mese. E, vi posso assicurare, che il mio portafoglio è fuori dalla zona Euro da molto tempo.
Per questo motivo le speranze dei tifosi, che pregano per un colpo risolutore, sono lasciate a marcire insieme alle tonnellate di lettere a Babbo Natale.

Fate caso a una cosa…

C’è un solo club che riesce, anche fuori dalle ristrettezze economiche di gennaio, a operare senza un soldo bucato. Quel club, l’avete capito ormai, è il Milan. Il buon Galliani, nella speranza di trovare la pentola d’oro sotto la ciotola della dinastia Ming (ma questi col cazzo che si fanno trovare al momento – l’unico che è stato preso per la collottola è il buon Zhang che, gridando FOZZA INDAAAA, ha buttato nel giocatolo tonnellate di euro), continua a pescare nel mercato dei prestiti e, quando la situazione è disastrata, ecco che si gioca la carta del lungodegente a parametro zero Caceres – che ha alzato il dito medio e salutato dopo una proposta di stipendio “da poveri”.

Le big

Gli altri big club hanno giocato a rimpiattino, tranne l’Inter che, a onor del vero, ha pescato il miglior acquisto di gennaio da molto tempo a questa parte: Gagliardini. Il giocatore ha avuto un impatto talmente forte su quella banda di disperati che sta riuscendo a portare a galla persino un certo Kondogbia. A proposito di quest’ultimo (paragonato anni fa a Pogba): con Pioli al timone dell’Inter, il centrocampista ha smesso la sua attitudine da paracarro e sta giocando… se fosse dotato di due piedi e non di un piede e una zappa, sarebbe pronto per stupire (forse).

La Juve

La Vecchia Signora si prende una versione sudamericana di Sturaro (Rincon) e vende un vecchio come Evra (che, stolto lui, a 35 anni pensava di giocare tutte le partite). I colpi della Juventus sono in prospettiva… vediamo se nel 2018 sono ancora validi o si sono sgonfiati.

Il resto?

Il Genoa ha comprato come non ci fosse un domani (tutti giovani di gran talento) e il Palermo, che brillante non è (ma Juric sta facendo il suo), si è privato di alcuni giocatori di qualità (Quaison ad esempio).
Mentre i manager dei club di Serie A fanno a gara a chi spende meno (rivalutando persino lo schifato giocatore italiano), il resto d’Europa ci piglia per il culo vendendo e comprando all’ingrosso. Dopo anni e anni a giocare fra paté e baguette sotto l’ascella (PSG a parte), la Ligue 1 ha fatto acquisti milionari e si è presa un po’ di giocatori scontenti da Inghilterra e Germania.

La paghetta di Tevez

La paghetta di Tevez

La Spagna ha accolto qualche “scarto di big club italiani rifilato a squadre estere”, ma Barcellona e Madrid sono rimasti a secco d’acquisti (la loro furbissima politica è quella di comprarsi un giocatore inutile per camionate di euro e poi finire fermi nel mercato per 70 anni). Il Bayern ha dato tutto l’estate ed è rimasto fermo. Mentre il vero mercato è stato quello cinese. Tanti, troppi, giocatori dei massimi campionati europei hanno seguito il progetto (NON I SOLDI, vero? – cit. Antonio Cassano) dei club cinesi e sono finiti a giocare fra i paraventi e le terrazze di riso. Notevole. Carriere calcistiche buttate nel cesso, ma ne vale la pena visto le palanche di soldi che arrivano sul conto correnti dei vari Tevez, Oscar o Witsel…
E vi viene ancora voglia di prendere per il culo Pellé che è in Cina, viene pagato a peso d’oro, si gratta le palle in un campionato di serie C e, con 30 anni sulle spalle e una carriera verso la fine, vi fa il dito medio a voi che, rognosi, vi alzate alle 6 del mattino per essere in tempo a timbrare il cartellino per quattro miseri bagigi di stipendio?
Complimenti.

Il calciomercato di Zeus… con Milan, Inter, Lazio, Sassuolo e Torino (II parte)

Seconda parte del calciomercato secondo Zeurs… 

Milan

La mancanza di soldi freschi hanno lasciato in seria difficoltà gli uomini mercato rossoneri. Galliani ha fatto il possibile per rendere il mercato apprezzabile, ma l’unico dato che salta agli occhi è il negativo nei conti. I pochi acquisti, il mercato in uscita (El Shaarawy alla Roma e Menez ceduto a parametro zero), hanno lasciato il Milan in uno stadio ibrido in cui nessuno sa cosa fare: le pecche strutturali sono rimaste inalterate e così anche la mancanza di un piano a lungo termine. Giovani o esperienza? Nel primo caso si deve tener conto che non si vincerà subito. Nel secondo che avrai giocatori di spessore, ma usurati e, se a parametro zero, spesso seconde scelte di altre squadre (soprattutto se non hai una Champions League come biglietto da visita tale da far “avvenire” il parametro zero).

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L’importante è avere le idee chiare…

Inter

I cinesi dell’Inter sono partiti piano (anche se il FOZZA INDA mi fa ancora ridere), ma poi hanno messo mano al portafoglio e hanno tirato fuori soldi e giocatori. RIsultato? Un rosso pesante come un macigno (100milioni), un cambio di allenatore a pochi giorni dalla partenza del campionato e la sensazione di indecisione che circonda l’Inter da un po’ di tempo. Il ds ha fatto una miriade di acquisti (sforando il Fair Play finanziario, cosa che ha costretto a lasciare fuori dalla lista Uefa i nuovi acquisti) e quasi nessuna vendita per motivi legati principalmente al Fair Play (non potendo usare i giocatori in Europa, allora aveva bisogno di qualcuno che lo facesse). Inizio turbolento, non c’è niente da dire. Vedremo come lo prenderà lo spogliatoio, cronicamente affetto da crisi isteriche e paure ataviche. La domanda che ci si pone, però, è sempre la stessa: i nomi sono stati sommati a caso o c’è stato un mercato pensato? La difesa è ballerina e ha pecche strutturali/mentali consistenti, ma sono stati acquistati centrocampisti. Solo il campionato risponderà a questa domanda.

Vorrei gettare uno sguardo su tre squadre, seppur in breve (e non per importanza, solo per spazio).

La Lazio da sempre l’idea di mettere insieme la squadra a caso, non chiedetemi perché, ma poi si amalgamano e producono buone prestazioni in campionato. Anche quest’anno è successa la stessa cosa. Una vendita grossa (Candreva all’Inter) e tanti acquisti medi hanno portato il segno del mercato in negativo ma hanno comunque coperto in maniera sensata la squadra. Il Sassuolo prosegue in maniera virtuosa il suo mercato “Made In Italy” e all’insegna dell’oculatezza. Ricavi in positivo e un mercato che cerca porta freschezza nella rosa (l’età media degli acquisti è inferiore alle cessioni). Non sarà un mercato stellare, ma uno di programmazione con giovani capaci e un’idea di gioco funzionale alle caratteristiche della squadra.
Ultimo, ma non per importanza, il Torino. Mercato in positivo (anche se, guardando il netto comprato-venduto è in negativo di poco… ma spalmando tutto sugli anni c’è un positivo netto) e all’insegna del mix fra esperienza e giovinezza. Le cessioni sono importanti e riguardano giocatori che hanno segnato la storia recente del Torino, ma gli acquisti sono oculati e segnalano persino l’arrivo del portiere della nazionale inglese Joe Hart (in prestito dal ManCity – bisogna vedere come se la caverà in Serie A, gli ultimi anni sono stati molto travagliati per il goalkeeper britannico).

Il calciomercato di Zeus… con Juve, Roma e Napoli (I parte)

Questo 2016 è stato segnato da un calciomercato attivo e ricco di grandi sorprese. Ci sono state grosse spese, si sono raggiunte vette d’esborsi che non si vedevano da anni, e rinnovamenti strutturali importanti. Se la Juventus si rivela ancora l’asso pigliatutto (grazie a posizionamenti in classifica di serie A, in Europa e allo stadio di proprietà), le altre squadre hanno messo sul piatto montagne di euro per rubare lo scettro della Serie A alla Vecchia Signora. Certe squadre l’hanno fatto capitalizzando al massimo i soldi che avevano, altre hanno venduto a proprietà straniere con alterni risultati.

Iniziamo con le “Regine” del campionato

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Vedi com’è contento…

Juventus

Ha fatto gli acquisti più grossi pescando dal mercato interno (Higuain dal Napoli e Pjanic dalla Roma) e ha portato in scuderia dei pezzi importanti nello schieramento internazionale. Tutto questo foraggiato dalla vendita di Pogba (grande colpo in uscita: venderlo per oltre 100 milioni è stato un gioiello di programmazione e tempismo) e Morata (era oggettivamente impossibile che rimanesse a Torino). Le soluzioni tattiche si sono arricchite, ma se dobbiamo trovare un vero difetto nella campagna della Juventus è non aver concretizzato in tempo il centrocampista centrale che, a tutti gli effetti, servirebbe come il pane. Detto questo, il conteggio economico segna positivo (l’unica fra le grosse in Serie A), ma l’esperienza dei giocatori ha portato all’invecchiamento della rosa (la seconda dopo il Chievo).

Roma

Il contrario, invece, per i giallorossi. I conti sprofondano in un rosso preoccupante (tutti i riscatti dei giocatori sono venuti al pettine e la Roma ha speso una quantità enorme di soldi per prendere a titolo definitivo i giocatori avuti in prestito), ma la rosa è stata rimodellata soprattutto in difesa. Migliorata? Non c’è stato un grosso via-vai nella parte centrocampo-attacco (partenza di Pjanic a parte), ma l’uscita dalla Champions League ha portato un potenziale d’incassi meno sostanzioso e questo ha limitato le mosse del ds Sabatini. Resta da vedere, come sempre, la capacità dell’ambiente di crescere (sarebbe ora!) e diventare una squadra invece che un ricettacolo di teste calde pronte ad esplodere.

Napoli

milik

Oddio, ma sembra Ken

Si fa vedere nel radar del calciomercato per due motivi: un positivo nei conti (dato dalla vendita di Higuain, ma anche l’aver gestito i soldi entrati con saggezza) e l’aver acquistato giocatori giovani (Giaccherini a parte). L’aver dato le chiavi dell’attacco ad uno “sconosciuto” Milik (all’Europeo non ha messo dentro un gol neanche a pagarlo, ma all’Ajax ci sapeva fare e, alla prima di campionato, l’ha messa dentro anche in Italia) e non aver venduto nessuno dei suoi nomi “grossi” è stato il dato più sorprendente. Squadra compatta e che conosce il modulo a memoria. Il dubbio è solo uno: ce la farà ad arrivare a maggio con le forze e la testa funzionante? Negli ultimi anni, i giocatori arrivavano a marzo con le polveri bagnate.
e alle caratteristiche della squadra.

…continua

Ringrazio  Zeus per questo post e per aver scritto per me di calciomercato che, ammetto, non mi entusiasma affatto

Se non chiama non gli piaci abbastanza… vale anche per il Milan

C’è chi compra… c’è chi vende. C’è chi vende e poi compra. E poi c’è il Milan, che non fa nulla. Si sbarazza dei pesi ma non incassa, in pratica non fa calciomercato.
Ieri mi sono chiesta: ma 11 giocatori da mandare in campo per la prima partita di campionato ce l’ha? Comincio ad avere seri dubbi anche su questo.

Non viene mai comunicato l’arrivo di qualche giocatore, tutto è bloccato.

Se i cinesi non comprano… non si compra!

E se non ti chiamano è perché non gli piaci abbastanza… vale anche per le squadre di calcio in vendita

la verità è che non gli piaci abbastanza

Così mi immagino la dirigenza Milan mentre aspetta la chiamata dei cinesi

Oramai il tifoso milanista si è rassegnato a questo destino: non si arrabbia più, non spera più in grandi arrivi, non punta più a grandi risultati. E’ privo di entusiasmo, quasi apatico… sta lì e aspetta la sorte del suo destino, consapevole che non può fare nulla, se non aspettare.

E’ come un innamorato appena lasciato, che non reagiste e aspetta seduto sul divano che tutto passi. Che la delusione e il dolore finiscano. Vive solo di ricordi, ha in mente solo i bei momenti andati e ha quella flebile speranza che tutto possa tornare come prima.
Ma non è così. Se qualcosa dovesse tornare, sarà tutto nuovo, diverso… magari meno bello, ma che potrà, perché no, farlo ancora entusiasmare. Oddio, almeno spero! 

Higuain-on vengono mai da soli (parola di Gintoki)

Lo sport più praticato d’estate è il calciomercato: richiede costanza, applicazione e disciplina. Bisogna svegliarsi al mattino e leggere tutto ciò che scrivono i giornali, far combaciare gli elementi in contraddizione (molti), espungere la fuffa (tanta), individuare la verità (poca). Ed essere pronti agli scossoni di mercato: come la vicenda legata a Gonzalo Higuain che sta occupando le pagine dei quotidiani sportivi e riempiendo i discorsi dei tifosi interessati.

Higuain volerà via?

Higuain volerà via?

L’antefatto

Higuain non si è esposto in prima persona, per lui ha parlato suo fratello e agente Nicolas che molti però vedono come un semplice pupazzo del calciatore. Non vogliamo sapere dove gli infili la mano. Ha detto chiaro e tondo che il giocatore non rinnoverà il contratto che lo lega al Napoli e che attende di essere ceduto. Se ciò non avverrà, lasceranno andare il contratto in scadenza e il calciatore si libererà senza che il Napoli veda un euro. A queste ultime parole Aurelio de Laurentiis ha avuto un malore. Dall’intervista con Nicolas è emerso che tra i motivi della rottura ci sia il fatto che ADL abbia definito Higuain una volta un “chiattone”. Per consolare l’orgoglio ferito, il numero nove quella volta scappò in lacrime da Anema e Cozze a svuotare una carriola di frittura di pesce.

La clausola

Il nodo della vicenda ruota intorno alla clausola di rescissione. Di che si tratta: è la cifra con la quale un calciatore può recedere unilateralmente dal contratto. In pratica se qualcuno si accorda con il giocatore e svuota un sacco di soldi sulla scrivania del presidente e si accende un sigaro con una banconota, quest’ultimo non può opporsi. Sulla clausola di Higuain, del valore di 94 milioni, si sono rincorse le ipotesi. Si diceva che fosse scaduta il 30 giugno, poi hanno detto che la data è il 31 luglio, poi che è il 31 agosto, poi secondo la Juventus sarebbe pagabile in due rate, i giornali parlano addirittura di tre rate e che sia commutabile in contropartite tecniche. Le ultime notizie dicono che Higuain si possa ottenere con un finanziamento in 48 rate a tasso zero e con in omaggio una lavatrice e un set di pentole. Sembra che la Juve stia valutando l’acquisto della lavatrice offrendo il balletto di Zaza in cambio. ADL si è sentito male.

Le reazioni

Il tifo, si sa, è sempre una cosa vissuta in modo viscerale, che è un eufemismo per dire “in maniera umorale come se gli ormoni fossero biglie di un flipper”, che è un eufemismo per dire “con schizofrenia”. E così Higuain, fino al mese scorso eroe del popolo napoletano, alla notizia della sua volontà di levare le tende ha ricevuto come augurio quello di ritrovarsi presto in stampelle. E questo era il commento diffuso prima della notizia dell’interessamento della Juventus. Non riportiamo le reazioni successive per rispetto del pubblico più impressionabile. C’è chi invece ha il cuore infranto, dopo averlo visto cantare sotto la curva, davanti alla possibilità che vesta la maglia bianconera. Come vedere l’ex ragazza con un tipo odioso e odiato. Anche se alcuni tifosi cederebbero la propria ragazza in cambio della permanenza di Higuain.

Vendere o no?

A prescindere da quello che avverrà, il pubblico partenopeo è diviso: c’è chi vorrebbe trattenerlo a tutti i costi, anche per una sola altra stagione e poi lasciarlo andare via gratis. A questa ipotesi ADL ha mandato tutti a quel paese fuggendo in motorino. C’è chi invece vorrebbe i 94 milioni tutti e subito, da reinvestire per un bomber e per rinforzare la squadra. Chi invece spera in una terza via, per ora lontana dalla realtà: rinnovo con abbassamento della clausola e Higuain che resta per altri due anni.

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De Laurentiss si dà alla fugga in motorino

Alla fine cosa fa?

Quali siano le intenzioni di Higuain non si sa. Il giocatore è in vacanza, non ha parlato con nessuno e ha pure rotto con la fidanzata. Pare che l’avesse chiamato chiattone.

 

Ringrazio Gintoki per la sua analisi perfetta… dopotutto chi meglio di un napoletano può farci un quadro e un dipinto preciso della situazione

Acquisti da mercato

Mercato

Più che acquisti, sono stati scambi tra squadre. Nulla è arrivato dall’estero e c’è stato solo un semplice cambio di magliette di alcuni giocatori: Borriello, Eder, Ranocchia, Quagliarella, El Shaarawy, Cerci… insomma, un mercato alquanto povero!

Soddisfatti del mercato della vostra squadra? 

Siamo la coppia più bella del mondo

Visto che questa è l’ultima settimana di calciomercato, ho pensato di dare qualche piccolo consiglio alle squadre, per fare così degli ottimi acquisti. Io ci vedo lungo, sappiatelo!
Secondo me queste coppie di calciatori, se potessero giocare insieme, avrebbero una marcia in più. Pensateci allenatori… pensateci bene!

Ecco i miei suggerimenti: 

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Barba – Capelli

Gatto – Soriano

Ranocchia – Dzeko  (si pronuncia Geco)

Montoya – Alonso

Biondini – Moretti

Maccarone – Lasagna

Jesus – Di Maria

In campo farebbero un figurone…

Borriello lascia il Carpi… ha finito le donne della zona?

Marco Borriello‬ sarebbe pronto a lasciare il Carpi‬ e la sua sfrenata vita notturna… lo sapevo che più di 4 mesi non avrebbe retto. Chissà, avrà già finito le “tipe interessanti” della zona? Molto probabile…
Ma se lascia Carpi, dove andrà? Io dico, dove andrà???

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*Ho pubblicato questa notizia per diversi motivi, secondo voi qual è quello corretto?

  1. E’ una notizia di mercato… poi non lamentatevi se non scrivo di calciomercato
  2. La salvezza del Carpi e il futuro di questo ragazzo mi stanno a cuore
  3. Ho evistato di scrivere un post lacrimevole su Roma-Milan e sui due allenatori che traballano… chi perde farà una brutta fine!
  4. Dovevo pur aggiornare il blog
  5. Non potevo perdere l’occasione di mettere una foto di Borriello in costume, figo, sexy e bagnato
  6. Ogni tanto devo pur parlar di calcio

Considerate che sono una professionista, le notizie vanno date anche se sono “scomode” e se fatichi a scriverle…

Più che calciomercato, sarà uno scambio al mercato

Oggi è iniziato il calciomercato. Altro che saldi! Fino al 31 gennaio sarà un turbinio di notizie e di acquisti, la maggior parte dei quali finti. Ho già scritto su questo argomento diversi post, ma se vi sono sfuggiti, nessun problema, farò un breve riepilogo.
Prima cosa: che c’è il calciomercato? Perché si fa? Chi lo fa?
Non è altro che la compravendita dei giocatori, proprio come avviene nelle aste o nei negozi vintage. Uno vende e poi ricompra. C’è chi offre una cifra, c’è chi va al rialzo, chi offre due fustini in cambio di uno, chi vuole scambiare…

calciomercato

In pratica chi ha i soldi vende quello che non vuole più (o che ha già usato abbastanza) e compra qualcosa di nuovo, di migliore, quello che è all’ultima moda, insomma il fuoriclasse. Chi è meno facoltoso si deve accontentare di ciò che resta e degli sconti da discount.

Se il tutto lo catapultiamo nel mondo della moda, è come se voi avete un armadio pieno di vestiti più o meno belli, più o meno di valore. Decidete che è ora di cambiare il vostro guardaroba, per essere più alla moda, quindi vendete quello che non vi piace o quello che non vi sta più bene e con i soldi ricavati e con quelli che avete in tasca, comprate il meglio che c’è sul mercato.
Il vestito migliore, le scarpe più belle e gli accessori più adatti, così da rendere il tutto perfetto. Cercando però di non indebitarvi troppo. Continua a leggere