Secondo ogni più rosea aspettativa

Alzi la mano – sto parlando coi tifosi del Milan – chi non ha pensato dopo il rigore sbagliato da Kessie: “Ecco, ora ce ne fanno 3”. Passare dello 0-1 al 2-1 sarebbe stato un attimo. Invece non è andata così. Il Milan ha tenuto botta, non si è fatto abbattere dall’errore e ha vinto la partita. Va detto per onor di cronaca che la Juve non ha fatto chissà che partita: praticamente non ha quasi mai tirato in porta e l’arbitro Valeri ha toccato più palloni di Ronaldo, che si vedeva che era scazzatissimo e che avrebbe preferito andare a cena con Messi piuttosto che giocare ‘sta partita.

Tutto a favore del Milan, che ha giocato la sua gara senza strafare. Due tiri da fuori (a me Rebic che fa ‘sti gol e nemmeno esulta, come se fossero la cosa più normale del mondo, mi fa morire!) e un calcio piazzato… forse anche per questo il risultato fa godere ancora di più i tifosi rossoneri.

Come avevo già scritto in precedenza, avrei firmato per un pari che però non sarebbe servito molto al Milan per qualificarsi in Champions League. Invece, secondo le più rosee aspettative si è realizzato questo risultato che lo favorisce anche negli scontri diretti con la Juve.

Vabbè, godiamoci questa settimana di festeggiamenti – il Torino è vicino – e di sfotto contro gli juventini – io non mi sono risparmiata: erano anni che aspettavo e in silenzio incassavo. A ‘sto giro mi sono divertita io! Eccheccavolo!

Un mio amico juventino lunedì mattina mi ha pure telefonato per discutere della partita:

“Ma che fai, chiami pure?! Non ti è bastata l’umiliazione di ieri sera?”

“Sono sportivo”

“E da quando: da oggi?!”

Poi è iniziata una corona di lamentele su allenatore, presidente, direttore sportivo… Io ascoltavo e sogghignavo da me e me.

Pubblicità

La sottile linea rossa tra amore e tifo

Si può festeggiare la vittoria di una squadra avversaria (e anche antipatica) solo per amore del partner? Si può andare in piazza a sventolare bandiera e sciarpa di una squadra che proprio non si sopporta solo per far contento il tuo lui/lei? Quand’è che il tifo non può superare l’amore? O meglio: l’amore può oscurare il tifo?

A me non è mai capitato, ma forse, lo potrei fare solo per quadre “simpatiche” o non propriamente dal pedigree vincente. Ché so, una Fiorentina, una Roma, un Torino, un Cagliari o Napoli… insomma mai per Inter, Juve, Lazio, Atalanta o Ternana.

Rapunzel-Tangled tifosi

…e ora festeggi con me!

Voi lo fareste? Per amore si festeggia anche la Juve? (un esempio a caso)

Quando una foto vale più di mille parole

La serata di ieri – calcisticamente parlando è stata orribile (per me) – e questa foto che pubblico con molto coraggio, lo dimostra. La finale di Champions League per la Juve è vicina, avendo battuto il Monaco per 2-0.

Ma torniamo alla mia gogna pubblica. In molti mi hanno detto: “Se hai coraggio pubblichi questa foto”. Ecco, ora di coraggio ne serve ben poco, visto e considerato che ne sono state pubblicate ben 2 su Facebook ieri sera. Oramai lo sputtanamento è completo. In mia difesa posso dire che erano in due, uno tra l’altro inaspettato e che si è presentato con la maglietta addosso. Non avevo scampo. Mi hanno pure eletta “portafortuna della serata”. Volevo una sconfitta della Juve, ma di sconfitta c’è stata solo la mia… sono veramente a terra.

E che non mi si dica che non ho coraggio (vista anche la faccia da befana che mi è venuta fuori. Ma ero decisamente provata)

Foto di (juve) merda

 

Il lato positivo (della vittoria della Juve)

Pensiero del giorno dopo Barcellona-Juventus ed eventuale vittoria della Champions League (è bene iniziare ad abituarsi mentalmente e fisicamente alla probabile alzata di coppa da parte della Juve).
Certo, il triplete sarebbe decisamente difficile da digerire. Dovrei chiudere social, telefono e tivù per i prossimi 15 anni.

“… l’importante è che non è successo con Antonio Conte”

Passo e chiudo.

Roma e Napoli, si credono belle ma poi non ballano

La Coppa Italia o TimCup – decidete voi come chiamarla – ha fatto due vittime: Roma e Napoli. Due squadre che potevano pure credere e fare la famosa remuntada. Il Napoli c’era quasi riuscito – aveva illuso anche me – ma poi nulla di fatto.

Ieri sera, mentre guardavo a letto gli ultimi minuti di Napoli – Juve ho pensato alle due squadre eliminate. Va bene, c’è chi a letto pensa ad altro. Io per 30 secondi, ieri sera, ho ragionato su Roma e Napoli. Ognuno ha le sue perversioni! 

Sono anni che vengono lodare per il bel calcio, sono anni che le identificano come le anti-Juve (anche perché c’è poco altro) e sono anni che poi alla fine non beccano nulla. Le ultime vittorie del Napoli risalgono al 2014, mentre per trovare quelle dalla Roma bisogna andare molto più in dietro.

Jersey Shore

Jersey Shore dà sempre grandi soddisfazioni

Per questo mi hanno fatto pensare a quei tipi che si sentono fighi, e c’è magari qualcuno che glielo fa pure credere, ma che poi gira che ti rigira beccano due di picche pure dai citofoni. Quelli che se la credono e camminano un metro da terra, ma che poi tornano sempre a casa da soli e a mani vuote. Quelli che pensano di non dover chiedere mai, ma che… avoja se devono chiedere! Devono chiedere pure il permesso per andare in bagno. Quelli che a parole sono degli amanti imperdibili, ma che poi nella pratica non sanno deve mettere le mani. Nel senso vero del termine. Quelli che “so figo e bello!” ma poi ci scambi due parole e pur di non andare con loro te la cuciresti, come direbbe una mia amica. Insomma, “I belli che non ballano”.   

Roma e Napoli mi fanno pensare proprio a loro: panchina d’oro per Sarri, difesa ferrea per i giallorossi, un discreto gioco divertente, ottimi giocatori, ma a tenere il passo della Juve non ce la fanno proprio e nemmeno a vincere qualcosa quando la Juve non la devono affrontare direttamente. Vedi coppe europee.

Ci provano, ci provano… ma restano sempre a secco. Sempre a bocca asciutta. Pure quest’anno!  

Supercoppa di Natale 

Diciamo la verità, nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo sulla vittoria del Milan. Non lo ha fatto nemmeno un mio amico che scommette anche sul Festival di Sanremo ed è pure milanista. Figuratevi!
È stata una vittoria, di questa Supercoppa, inaspettata, ma comunque meritata. Una partita divertente, giocata bene da entrambe le squadre. Occasioni per la Juve, occasioni per il Milan. Parate e gol falliti. Insomma, tutto quello che si cerca e si vuole in una partita di calcio.

Il vantaggio di Chiellini e il pareggio di Bonaventura. Ecco, per anni c’è stato solo un Jack nel mio cuore (vedi foto sotto) da ieri c’è anche Bonaventura!

Per il Milan un bel regalo di Natale… una Supercoppa di Natale!

E visto che è Natale vi auguro Buon Natale amici blogghisti… e anche di vincere una coppa ogni tanto (per chi fosse interessato!)

AUGURI!!

Non importa se sei genoano o napoletano… se perde la Juve, sei contento

Se c’è una cosa che ho imparato da questi anni di blog è che, qualunque squadra tifi o da qualunque parte dell’Italia abitanti, quando perde la Juventus sei contento. Ovviamente, juventini esclusi. In pratica, se non sei bianconero, sei anti – bianconero. Una sorta di alleanza che va al di là del tifo per la propria squadra e che converge in un’unione verso un “nemico” unico: la Juventus.

Quando la Juve perde sono tutti contenti. Non ho mai, e dico mai, trovato uno che dicesse: “Mi dispiace, perché alla fine si meritava di vincere”. Mai successo. La Juventus, o la ami o la odi. E se la odi, la odi davvero.

fuochi-d-artificio

È un fenomeno sociale che andrebbe studiato. Perché, bene o male, le squadre che di cui non sei tifoso, comunque le tolleri.

L’Inter la prendi in giro e la compatisci. Tanto, la maggior parte delle volte, fa tutto da sola.

Napoli, Roma e Fiorentina tutto sommato, fanno simpatia. Almeno quando non vincono contro il Milan.

Lazio, Atalanta e Chievo non le amo particolarmente, ma non gioisco se perdono. È indifferente.

Sulle altre sono neutrale. No esulto quando vincono e non godo quando perdono.

Ma quando si tratta della vecchia Signora tutto cambia: nessuno è neutrale, nessuno è indifferente. Persino chi non segue il calcio – ho prove di quello che dico – è anti-juventino. Forse perché il vincente è spesso antipatico, forse perché ha la nomea di rubacchiare…
Fatto sta che, questo andamento l’ho notato in molte persone, sia nelle chiacchiere da blog che in quelle reali. Non importa se sei genoano o napoletano… quando perde la Juventus si festeggia. È una regola. Una religione. Amen.

Il problema è che festeggiano più loro… degli altri!

In attesa di Milan-Juve

…quindi questa sera c’è Milan-Juve!

sirenetta

Mi sono rimaste circa 7 ore per sperare… non toglietemi illusione di vedere una bella partita con un bel risultato. O anche una brutta partita, ma sempre con un bel risultato. Insomma, il bel risultato lo voglio. Eccome se lo vogliooooo!!

Milan, dalla frutta al secondo (ma chi ci crede)

E’ inutile dirlo e ridirlo, ma il Milan secondo nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Nemmeno il tifoso più ottimista. Magari in questa posizione durerà solo per una settimana, magari per un mese o fino a maggio: non si sa. Si sa solo che a queste altezze non ci eravamo più abituali… oddio, mi stanno venendo le vertigini!

Sabato c’è Milan-Juve e sicuramente tutto verrà ridimensionato. O anche no. Ma come no? Sicuramente sì. Non facciamoci false illusioni.

Ecco, un Milan secondo è quasi incredibile come il fatto che la biografia di Mauro Icardi nessuno l’abbia riletta prima della pubblicazione. Ma l’Inter, un ufficio stampa ce l’ha?! Certo che ce l’ha. Lo so per certo, perché anni fa lo contattai per richiedere un’intervista con Marco Materazzi. Quindi mi dico: ma una sbirciatina a quelle pagine gliela potevano pure dare.

 

Comunque, biografie, Inter, Icardi… importa poco. L’importante è il secondo posto del Milan. Non accadeva da anni… un po’ come il passaggio della cometa: chissà quando ricapiterà.

Il Milan secondo è come un parcheggio in centro… quando lo vedi non credi che sia reale

Il Milan secondo è come un messaggio che aspettavi da mesi… lo guardi, lo leggi e rileggi, ma pensi che non è per te. Che è impossibile quello che hai davanti agli occhi.

Ma stiamo parlano del Milan, del Milan contemporaneo, quindi poche illusioni, molta realtà ed è meglio vivere alla giornata (di campionato).