Casillas ma come ti vesti?!

Dovrei parlare di tante cose successe in questi giorni in ambito calcistico, ma tutti hanno già detto la loro, quindi la mia la tengo per me. A volte è un bene.

Preferisco portare alla vostra attenzione qualcosa di cui nessuno ha ancora parlato: la calzamaglia arancione indossata da Iker Casillas durante Juve-Porto. Certi argomenti sono difficili da affrontare.

Casillas, tu puoi tutto… ma certo!

Partendo dal presupposto che Casillas è bono e sexy come (onestamente) pochi calciatori sono, ribadendo il fatto – se non fossi stata abbastanza chiara – che è trombabile in tutti i luoghi, in tutti i laghi, monti, pianure e isole comprese… ma co ‘sta calzamaglia non se po guardà. Nemmeno fosse Roberto Bolle, che balla vestito da carota sul palcoscenico del Teatro alla Scala. Anche se, devo dire, mette in evidenza una notevole dotazione. Un equipaggiamento da numero 1, verrebbe da dire: “Hola hola!”

Però Iker, facciamo a capirsi: ora la togli subito e non la metti più, claro?! Sei uomo, se senti un po’ di freddo non succede nulla, se ti sbucci le ginocchia nemmeno. Ma la calzamaglia, no. Ti dico solo, che io l’ho messa solo a 9 anni sotto la tuta da sci. Levala subito!!  

Best… il quinto Beatle ci lasciava 11 anni fa

Genio e sregolatezza, amato e odiato. Donne, alcool e auto di lusso. Il 25 novembre del 2005 moriva George Best, Pallone d’Oro 1968. Il golden boy del calcio del Regno Unito, 178 goal in 466 partite disputate con il Manchester United, ha lasciato il calcio a soli 26 anni.

L’unico giocatore al mondo ad avere un aeroporto col suo nome e a finire su una banconota. A neanche un anno dalla dipartita di Best, infatti, la banca nordirlandese Ulster rilasciò un’edizione limitata di banconote da cinque sterline raffigurante proprio l’ex attaccante del Manchester United.

best

Ma oltre ai suoi gol, sono indimenticabili le sue frasi. Vorrei ricordarlo con quelle:

“Non so se è meglio segnare al Liverpool o andare a letto con Miss Mondo, menomale che io non ho dovuto scegliere”

“Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i venti minuti peggiori della mia vita”

“Ho speso molti soldi, per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato”

“Quando me ne sarò andato, la gente dimenticherà tutta la spazzatura e ricorderà solo il calcio”

“L’alcol è l’unico avversario che non ero riuscito a battere”

“Ho sempre voluto essere il migliore in tutto: in campo il più forte, al bar quello che beveva di più”

“Io sono l’uomo del peccato, il Paradiso non fa per me”

 

La dura legge del gol al 90′

Per uno tifoso, c’è qualcosa di peggio che subire un gol al 90′? No, per me, no. Quello nel derby è stato terribile. Ho ripetuto per dieci minuti: “No, dai… non è possibile! Ca…volino”. 
Lo so, già vi sento che dite: “L’Inter meritava il pareggio!”, “Il Milan si è chiuso troppo all’indietro”, “L’Inter ha una squadra più forte”… bla bla bla.

Fatto sta che il gol di Perisic mi ha gelato. Sono rimasta 2 minuti immobile a fissare la televisione spenta. Una doccia fredda a fine novembre. Uno schiaffo in pieno viso senza sapere nemmeno il motivo.

Peggio di uno spavento quando meno te lo aspetti. Come quando lui sparisce senza motivo e smette di cercarti. Un tamponamento in mezzo al traffico. Il ciclo il giorno prima di partire per il mare. Un invito che aspettavi e l’estetista non ha posto per la ceretta. Un incontro casuale interessante e i peli sulle gambe. Il finale di stagione della tua serie tv preferita e la corrente che salta.

Insomma, ci siamo capiti…

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Non sono, ovviamente mancati, gli sfottò degli interisti, che però hanno visto bene di palesarsi il giorno dopo. A caldo, sarei potuta essere decisamente offensiva e sgarbata.

Da oggi quando una persona mi starà sulle balle, gli dirò: “Sei bello con il gol al 90′ di Perisic”. Poi, se capisce bene, altrimenti penserà che gli stia facendo un complimento. Peggio per lui, dovrebbe informarsi!

L’importante è capire le priorità

“Oggi potresti mandarmi una tua foto, un po’ divertente”

“Ma che foto vuoi?”

“Bah, vedi te… qualcosa di stuzzicante”

…silenzio per alcuni minuti

“Ti stai facendo la foto, per questo non rispondi?”

“Veramente sto cercando la maglia e la sciarpa del Milan… domani vado a San Siro. Te lo ricordi?”

…sarà per questo che dopo un po’ di tempo è sparito?! Dopotutto, andavo a vedere il Milan, mica mi capita tutti i giorni… scusate.

Comunque, già sono in ansia prederby… ci vorrebbe proprio una bella foto per distrarmi…   

A letto con il nemico

Con la mia amica Cippy, alcuni commenti fa, parlavamo degli uomini e del loro tifo calcistico. Lei mi “augurava” di trovare un fidanzato juventino o ternano. Ecco, dal mio punto di vista, un augurio così non lo farei nemmeno al mio peggior nemico. Ma lei è romanista… che ne può sapere. E’ come se io le augurassi di sposare un laziale o uno juventino (chi può dirlo, magari lei lo farà!).

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Amici tifosi della Juve ne ho, ma fidanzati mai avuti… nemmeno un’innocua cotta. Per quanto riguarda i ternani, zero su ogni fronte. Ma voglio precisare che è solo un caso: non è che li ho evitati apposta. O forse è il sangue che proprio me li tiene lontani.

Inter e Milan sono state le mie scelte, oppure gli atei. Certo, mai dire mai nella vita, ma essendo una tifosa praticante mi sarebbe difficile avere a che fare sentimentalmente con dei tifosi praticanti di prima linea di Ternana o Juve. Sarebbe anche una mancanza di rispetto verso mio padre! Si chiederebbe, che fine hanno fatto i suoi insegnamenti. Il weekend, inoltre, sarebbe un litigio continuo… insomma, meglio ateo (di calcio) che juventino.

Ora però mi rivolto a voi: con quale “nemico calcistico” non andreste mai a letto? Oppure siete della filosofia… levata la maglia, chissenefrega?

 

*Questa foto non c’entra molto col post, ma mi è capitata sotto mano mentre giravo nel web e non potevo non mostrarvela. Questo tipo si è spostato con la divisa dell’Arsenal… un idolo! 

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La foto del matrimonio

Trump avrò i tuoi capelli

Oggi tutti parlano di Trump e le battute sui suoi capelli si sprecano. Cerco di vedere il lato positivo della sua scioccante elezione: il colore dei suoi capelli.
I miei dopo due shampoo sono diventati arancioni, tra il colore dei cachi e quello della zucca, per la precisione. Volevo diventare la Sirenetta e invece sembro un tifoso dell’Irlanda mascherato.

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Escludendo la barba potrei essere io in foto

Ma voglio fare di meglio. Punto con il prossimo lavaggio al “bellissimo” giallo paglierino del neo presidente Usa. Sarò o no di moda? Più che altro ci riuscirò?

Allego foto per far vedere come erano i miei capelli appena uscita dalla parrucchiera e come vorrei che tornassero il prima possibile. Anche mia madre oggi mi ha detto: “Agnè (perché quando mi rimproverano tutti mi chiamano così) vai a rifare il colore… non ti si può vedere” Grazie mamma!

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P.s. Nei prossimi giorni parlo di Pioli, promesso!

Higuain l’uomo dei sogni?! (Mah!)

A volte mi chiedo se il calcio non entri troppo nella mia vita. Beh, l’altra notte – onestamente non so come mai – è entrato nei miei sogni.

Ho sognato di essere la fidanzata di Gonzalo Higuain. Solo che lui era nascosto in un posto segreto, una sorta di protezione testimoni. Non so quale fosse il motivo di questa sua reclusione forzata: forse i napoletani lo cercavano e lui si era nascosto o forse lo aveva rinchiuso la Juve per non farlo andare in giro a mangiare. Nel sogno non me l’ha detto.

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Vebbè, male male non è…

Io cercavo di sapere dove fosse e mi arrabbiavo con tutti, perché nessuno mi voleva dire dove era nascosto il mio fidanzato. Cavolo, per uno che ne avevo trovato! In pratica, tutti sapevano  dev’era, tranne me. Forse, allora, voleva scappare da me?! Io però non mi sono arresa.

Poi sono arrivate due mie amiche, anticalcio per eccellenza, quindi ancora non mi spiego come sapessero il luogo, non che fosse scritto sulla Gazzetta, s’intente, che mi dicono: “Dai, vieni con noi. Lo sappiamo noi dov’è!“. Io ovviamente prendo la mia macchina: “Vi seguo, perché dopo non è che mi potete aspettare”, gli dico. Da furbetta quale sono, spero di restare almeno un po’ nella camera del mio fidanzato. Le mie amiche, quindi, mi accompagnano in un hotel con tanto di terme. Dopotutto, Higuain si tratta bene.

Insomma, arrivo in questo hotel tutta contenta, la mia amica mi accompagna alla camera di Gonzalo, bussa e se ne va. Lui apre, mi vede e rimane sorpreso. Poi mi fa entrare e ci salutiamo con un abbraccio…

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Sul più bello mi sono svegliata, cavolo. Ora che la situazione si faceva interessante. Però, vi confesso, che sul letto ci siamo arrivati!

Io e Dylan… insieme

Oggi vorrei celebrare IL mio idolo assoluto della mai prima adolescenza: Dylan. Dopotutto, il primo amore non si scorda mai… e lui lo è stato. Accipicchia se lo è stato. Dio, quanto mi piaceva! Ché poi nella vita quelli come lui li ho sempre evitati, non so perché… sarebbe ora di prenderli in considerazione anche nella realtà.

Luke Perry

Oggi Luke Perry compie 50 anni e per l’occasione ho tirato fuori dall’armadio questa maglietta celebrativa (voglio far notare che l’ho comprata quando avevo circa 12 anni e ancora mi entra). Avevo pure un cuscino che non ritrovo e diversi gadget con la sua faccia, tipo: quaderni, quaderni con gli anelli, diario, oltre a poster, foto, album.

Foto da fangirl e bimbaminkia tutte insieme

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Un mio amico quando ha visto questa foto ha detto: “C’è un certo bipolarismo in te… passi da radical chic snob a foto del genere!”

Natale con I-cardi (il nuovo film di De Laurentiis)

La sceneggiatura del film di Natale è già sul tavolo di Aurelio De Laurentiis. Sono iniziate in questi giorni le riprese.
Protagonisti: Mauro Icardi e la mogliettina procuratrice Wanda Nara, Christian De Sica, che non può mancare, riunito per l’occasione con Massimo Boldi. Special guest Maxi Lopez e Karim Benzema. Ma anche personaggi a sorpresa.

La sceneggiatura

Wanda Nara, incinta del quinto figlio a 29 anni (non c’entra nulla, ma volevo sottolinearlo) è in un albergo di Napoli in attesa che De Laurentiis le porti il contratto del marito per essere esaminato. La sua speranza è che sia corto da leggere e che ci siano tante figure. Dopo essersi preparata per l’incontro e indossato il suo vestito migliore: un completino intimo tigrato – perché si sa, a Napoli fa sempre caldo. Anche a Natale – ammazza il tempo facendosi selfie “culo all’aria” da postare su Instagram.

Un selfie tira l'altro... e Wanda passa la giornata

Un selfie tira l’altro… e Wanda passa la giornata

Ma il pericolo è dietro l’angolo: in camera entra per sbaglio Christian De Sica. Avrà davvero sbagliato stanza?! Chissà?! Lo spettatore resterà con questo dubbio. O forse poi verrà svelato.

“Ao! E chi è sta smandrappata? Ora me la calzo!”. Ma mentre pronuncia la frase, scivola sul tubetto di crema depilatoria lasciato in giro da Wanda e le cade addosso da dietro. Tanto bene… Continua a leggere

Italia-Germania ai quarti è come uscire con Gosling col ciclo… uno spreco

E ora arriva la Germania. Un’Italia concreta e che punta sulla forza del gruppo, dovrà affrontare una Germania che punta invece di più sul singolo. Ma Italia-Germania non è mai una partita come le altre. Italia-Germania è Italia-Germania. Punto. E giocata ai quarti è uno spreco. È come indossare un vestito di Valentino per andare a fare la spesa, è come essere invitata a cena da Carlo Cracco ed essere a dieta o uscire con Ryan Gosling senza aver fatto la ceretta o con il ciclo.

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Un Ryan Gosling per tutte!

Questa è una partita che andava giocata come minimo in semifinale, come avvenne nel 2012. Una delle due, sabato sera già sarà tornata a casa. Ed è un peccato!

I tedeschi hanno dichiarato che non temono gli Azzurri, ma hanno da sempre (la storia calcistica lo insegna) una sorta di inspiegabile complesso di inferiorità. In pratica, si fanno prendere dalla paura e perdono. Meglio così, non c’è che dire.

Ma questa Germania, più che farsi prendere dalla paura, fa paura. Sono ben organizzati e hanno anche una punta di ruolo che segna: Mario Gomez. Ma, non è detto che vinca sempre il migliore… a volte il migliore è così sicuro che prende sottogamba il più scarsino e quest’ultimo lo frega, mentre lui si sta facendo bello allo specchio.