Woody Allen trema… a New York arriva Pirlo, il grande regista

Oggi è doveroso un omaggio ad Andrea Pirlo, che lascia il campionato di serie A e se ne va a giocare a New York (solo per questo lo invidio a livelli altissimi).

Per me sarà sempre il campione che ha vestito questa maglia (vedi foto sotto) e con la quale ha alzato due Champions League e una Coppa del Mondo per club.
Sai com’è? Alcune squadre hanno vinto coppe (nella storia più o meno recente), anche al di fuori delle Alpi.

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Di Pirlo però mi mancherà soprattutto: “la maledetta”, la sua faccia monoespressiva, il suo modo di parlare soporifero, il suo giocare da fermo negli ultimi anni (se non sbaglio l’ultima sua corsa degna di nota in un campo da calcio, è quella nel 2006 dopo il rigore segnato da Fabio Grosso. Ok, forse ce ne sono state altre, sono io che non le ricordo!), il suo essere sempre il “migliore in campo” per il commentatore Sky, gli assist fatti alla perfezione e le sue doti da gran regista, quasi all’altezza di Woody Allen, che ora a New York ha iniziato a tremare. Ci potrebbe essere qualcuno più bravo di lui in città!

Ciao, Andrea… ora insegna agli americani a cucinare la pasta, a mangiare la pizza anche senza 25 ingredienti sopra e a indossare le ciabatte senza calze.

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Per chi lo stadio di Berlino lo vedrà solo in foto…

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per chi non riuscisse a vederlo, questo è l’Olympiastadion di Berlino dove si giocherà la finale di Champions League. Io ci sono stata nel 2011, non da tifosa ma da semplice visitatrice. Il Barcellona lo vedrà sicuramente, chissà chi sarà l’altra squadra che potrà varcare il cancello? Sarà un’italiana o una spagnola? Ci torneranno Buffon e Pirlo o arriveranno Ronaldo e Bale? Tra poche ore lo sapremo… tic tac, tic tac…

Qui l’Italia nel 2006 ha alzato la Coppa del Mondo… magari è di buon auspicio e solo le italiane possono alzare le coppe in questo stadio… oppure sarà una spagnola!

Ok, non ho resistito… è più forte di me!  

Cartoline dello Juventus Stadium (pubblicate con un solo occhio aperto, avevo appena pranzato)

Va bene, lo ammetto, oggi volevo parlare d’altro. Avevo persino iniziato a scrivere un post (che riutilizzerò nei prossimi giorni. Qui non si spreca nulla), poi mi sono arrivate queste foto e lo spirito di giornalista che mi circonda – mannaggia al mio spirito – ha preso il sopravvento. Mi è apparso persino il fantasma di Gianni Brera

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E’ inutile ignorarla, la notizia sportiva del giorno è la vittoria della Juventus contro il Real Madrid. Quindi: nonostante la mia antipatia per i bianconeri (di ogni sesso e provenienza geografica e sociale), nonostante preferirei fare 10 cerette all’inguine che vedere Buffon alzare la coppa dalla grandi orecchie a Berlino, nello stesso stadio dove Cannavaro alzò la Coppa del Mondo, e nonostante ricevo da ieri sfottò da diversi – pure troppi – gobbacci… ho deciso che il modo migliore per “celebrare” la vittoria d’andata (ricordo che c’è sempre il ritorno a Madrid e il 2-1, per chi un po’ capisce di calcio, non è un grandissimo risultato) è pubblicare delle cartoline della serata, fatte da chi c’era di persona. Foto che mi sono state anche dedicate… “Alla mia cara amica Agnese“, una recitava. Dedicata da un amico di mio padre, non bastano i miei, pure gli amici di mio padre mi prendono per il c… in giro!
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Come alza le coppe lui non lo fa nessuno….

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Il Real Madrid guidato da Carlo Ancelotti ha vinto il Mondiale per club e Iker Casillas ha alzato al cielo la sua ennesima coppa. Non c’è che dire… come alza lui le coppe non lo fa nessuno. Che stile! Che eleganza! Un vero professionista.

Mmmmm… questa mattina vorrei essere proprio una “donna trofeo”, per essere afferrata e alzata in aria da Casillas come la coppa del Mondo.

Tra Germania e Argentina… io tifo Rizzoli

Borussia-Dortmund-Bayern Monaco finale Champions League

Essendo figlia di un ex arbitro, questa sera a casa mia si tifa per Rizzoli. Unico italiano (almeno per ora) a uscire vincente da questo mondiale.
Questa sera quindi, il mio supporto sarà tutto per il direttore di gara, spesso criticato nei campi di calcio italici, ma premiato dalla Fifa e designato per la finale di un mondiale: il massimo riconoscimento per un arbitro. Un po’ come accade per i cervelli in fuga o i talenti nostrani, per essere veramente apprezzati devono andare all’estero. E Rizzoli per essere apprezzato è dovuto arrivare in Brasile.

Ma tornado alla gara tra Germania-Argentina, è veramente difficile decidere per chi tifare. I tedeschi, obiettivamente, si meritano di vincere, giocano meglio e sono stati la migliore squadra del torneo, ma la quarta stella (come l’Italia) è un duro colpo al cuore. Averli un passo indietro è sempre una soddisfazione.

Quindi potrei tifare per l’Argentina. Ma non mi piace assolutamente come gioca: è Messi dipendente, e gli altri, a parte Mascherano e Higuain non meritano di alzare la coppa. Ha vinto sempre di misura come una squadretta di metà classifica, insomma non ha fatto vedere un bel calcio, degno di diventare campione del mondo. Se vincesse, non sarebbe meritato.

Per questo strizzerò l’occhio, a malincuore, alla Germania e tiferò per Rizzoli! Domani vi racconto poi cosa ho deciso nell’ultim’ora… 

 

 

Chi sarà a portarmi a casa? (pensieri e parole della coppa del mondo)

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Chi sarà a portarmi a casa domenica sera? Sicuramente per farlo dovranno sudare, correre ed essere i migliori, ma soprattutto non dovranno arrendersi. Io voglio il meglio e finirò solo tra le mani del più forte. Mica sono una qualunque…! Sono il sogno proibito e spesso irraggiungibile degli uomini, sono il massimo che possono avere se puntano in alto.

Lo so… tutti mi desiderano, ma solo in pochi riescono a toccarmi, ad alzarmi e a baciarmi, ma domenica sera finalmente a qualcuno apparterò. Qualcuno mi porterà via con lui. Qualcuno mi amerà per sempre.

Chissà se andrò a ballare il tango in Argentina o se mi aspetta una corsa in macchina in Germania? Se sfilerò per le vie di Buenos Aires o per quelle di Berlino? Se sarò la terza per i sudamericani o la quarta per gli europei?
Di sicuro, per loro sarò importante e non dimenticheranno mai la notte in cui ci siamo incontrati per la prima volta. La notte che mi hanno alzato al cielo per far vedere a tutto il mondo che ora appartengo a loro. Solo a loro.. e a nessun altro!

Sono sicura che sarà amore a prima vista…   

I fantastici quattro: come aspettano la semifinale (secondo me)

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Germania, Brasile, Olanda e Argentina si stanno preparando per giocarsi l’accesso alla finale del Mondiale. Uno scontro incrociato Europa vs Sudamerica: Brasile-Germania da una parte e Olanda-Argentina dall’altra.

Le squadre come staranno passando queste ore che precedono la partita?

Brasile: a questo giro piangono con un motivo valido: non avranno in campo Neymar e Thiago Silva (squalificato).  La tanto attesa finale casalinga potrebbe rivelarsi difficile da raggiungere. Al posto loro piangerei anch’io…

Germania: per essere preparati già fanno le valige… tanto la finale non la giocano! Semifinalisti per eccellenza, è la loro quarta semifinale consecutiva alla coppa del mondo. Si stanno caricando urlando: “Basta cazzate… questo è quello giusto” (il Mondiale), “Stavolta la portiamo a casa” (la coppa). Sono come quegli uomini che escono con una ragazza, tutto perfetto, nessun errore fino al momento di concludere. Poi fallimento totale e la tipa li saluta con un cinque (sarà per la prossima).

Argentina: Cantano e ballano negli spogliatoi come degli scolari in gita. Sono caricati a mille perché non giocano una semifinale da bene 24 anni. Messi, in queste ore verrà messo dentro una teca per mantenerlo intatto: gli arrivasse mai una ginocchiata da dietro…

Olanda: Stanno facendo gli scongiuri perché il c… (fortuna) avuto fin qui non finisca. Se arrivano in finale (la seconda consecutiva) il loro nuovo amuleto Krul verrà sacrificato ai piedi del Cristo Redentore. Tanto quello che doveva fare lo ha già fatto contro la Costa Rica.