I fantastici quattro: come aspettano la semifinale (secondo me)

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Germania, Brasile, Olanda e Argentina si stanno preparando per giocarsi l’accesso alla finale del Mondiale. Uno scontro incrociato Europa vs Sudamerica: Brasile-Germania da una parte e Olanda-Argentina dall’altra.

Le squadre come staranno passando queste ore che precedono la partita?

Brasile: a questo giro piangono con un motivo valido: non avranno in campo Neymar e Thiago Silva (squalificato).  La tanto attesa finale casalinga potrebbe rivelarsi difficile da raggiungere. Al posto loro piangerei anch’io…

Germania: per essere preparati già fanno le valige… tanto la finale non la giocano! Semifinalisti per eccellenza, è la loro quarta semifinale consecutiva alla coppa del mondo. Si stanno caricando urlando: “Basta cazzate… questo è quello giusto” (il Mondiale), “Stavolta la portiamo a casa” (la coppa). Sono come quegli uomini che escono con una ragazza, tutto perfetto, nessun errore fino al momento di concludere. Poi fallimento totale e la tipa li saluta con un cinque (sarà per la prossima).

Argentina: Cantano e ballano negli spogliatoi come degli scolari in gita. Sono caricati a mille perché non giocano una semifinale da bene 24 anni. Messi, in queste ore verrà messo dentro una teca per mantenerlo intatto: gli arrivasse mai una ginocchiata da dietro…

Olanda: Stanno facendo gli scongiuri perché il c… (fortuna) avuto fin qui non finisca. Se arrivano in finale (la seconda consecutiva) il loro nuovo amuleto Krul verrà sacrificato ai piedi del Cristo Redentore. Tanto quello che doveva fare lo ha già fatto contro la Costa Rica.

Francia-Germania, il derby della Grande Guerra

 

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Oggi è il 4 luglio. In Usa fanno i picnic e guardano i fuochi d’artificio. In Italia ci tocca guardare Francia-Germania, il derby della Grande guerra. Le due storiche nemiche del calcio italico si giocano il passaggio in semifinale. E l’Italia sta solo a guardare.
Sulla carta, sembra la partita più equilibrata rispetto alle altre, ma da italiana non so veramente chi tifare. Vorrei una dispensa speciale da parte di Blatter per farle perdere entrambe… Non si può?!
Infatti, il pensiero che una delle due possa andare in semifinale mi crea subito la nausea, abbinata a dei forti crampi allo stomaco, se penso che la Germania possa vincere la quarta coppa (la Fifa dovrebbe mettere per iscritto che i tedeschi non possono vincere il quarto titolo se prima l’Italia non vince il quinto) e la Francia la seconda. Dalle mie parti si dice: è come scegliere tra un colpo e una paralisi (carino eh?).

Comunque, quello che mi consola e mi fa ben sperare per il loro fallimento è che, la Francia è sì velenosa ma non proprio imbattibile, mentre la Germania è forte fino alle semifinali, poi si scioglie come neve al sole (basta solo ricordare gli ultimi Europei o le due edizioni passate dei Mondiali). Chissà che gli prende ai tedeschi?
Il derby europeo giocato in terra straniera mette a confronto due nazionali decisamente in forma che giocheranno in modo talmente serrato da finire ai rigori. La Francia costruirà la sua linea Maginot e bloccherà l’avanzata tedesca, mentre quest’ultimi tenteranno uno sfondamento che però porterà a poco… già mi sembra di vederli!

C’è una cosa che gli invidio però: il loro essere multietnici. Noi ancora siamo lontani anni luce, infatti, si parla di italianità vera o presunta, di neri, bianchi, oriundi e come diceva Toto Cutugno (e dico Toto Cutugno) di italiani veri…

In queste ore il mio dubbio è scegliere tra il croissant o il krapfen? La Peugeot o la BMW? Chanel o Hugo Boss? Benzema o Muller? Eeh sì, questi sono dei veri dubbi esistenziali…! Sapete che faccio: le gufo entrambe… voglio solo una valanga di gol.

Voi invece chi volete che perda…?

Iker, io ti ricorderò sempre così…

Spain's captain Iker Casillas lifts the World Cup trophy after arriving at Madrid's Barajas airport

Con il cuore spezzato scrivo questo post. Anche i migliori possono sbagliare… e quando lo fanno, lo fanno alla grande! Iker Casillas ieri, contro l’Olanda, non si è fatto mancare nulla tra il repertorio di papere che un portiere può fare: uscita a vuoto, pasticcio coi piedi e posizione in porta non perfetta. Lui da campione, o ex campione, le ha fatte tutte in una partita. Un concentrato di gaffe da far rabbrividire anche al suo più grande fan, ma c’è da dire che la difesa non lo ha certo aiutato. Piqué e Sergio Ramos sembravano la brutta copia di Mexes e Zapata (e questo la dice lunga).

Ma, io Iker lo voglio ricordare in tutto il suo splendore: quando alzava coppe con l’eleganza e la frequenza con cui una modella cambia di abito, quando baciava in mondovisione la sua amata o quando posava da superfigo sulle copertine dei giornali. Ma sopratutto lo voglio ricordare quando parata l’imparabile sia con la Spagna che con il Real Madrid.
Ma che ti succede Iker?! Dove sei finito? Dov’è finito il campione che mi ha fatto spendere dei soldi per comprare la maglia… pure originale?! Già, nella finale di Champions l’unica cosa se sei riuscito a tenere tra le mani è stata la coppa… ma perché? Il piccolo Martin non ti fa dormire? Spiegaci…
Comunque, parate o non parate (alla fine giochi in squadre che non ho mai tifato) resterai sempre nel mio cuore!

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Per il Mondiale “un post a due” con Cineclan: quando il cinema racconta il calcio…

Oggi iniziano i Mondiali, no? Siamo in tema! *Cineclan e Colpoditacco festeggiano con le vuvuzela* e si cimentano per la prima volta in un “pezzo a due”, o a quattro mani se preferite. Cinema e calcio in una botta sola. Solo per voi!

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Cineclan è la figlia maggiore di un padre che avrebbe tanto voluto un figlio maschio, e oltre a farla sentire fortemente l’identificazione con Lady Oscar (Fersen, dove sei?), comporta anche il rapportarsi a    una “rivista per soli uomini”, come lo definiva qualcuno di sua conoscenza, molto nazional popolare,  come il calcio.

Cresciute entrambe col motto “due cose non si possono cambiare nella vita: la mamma e la squadra del cuore”, si ritrovano (entrambe) loro malgrado a tifare una squadra che gli sta dando        ultimamente enormi sofferenze, al motto di “mandiamo a puttane la storia del calcio e accontentiamoci del campionato italiano se non della serie B”!

Cineclan si definisce una tifosa, anche se la sua conoscenza delle regole del gioco calcio è alquanto lacunosa e per questo che si è affidata a “una vera esperta” (che sarei io? Sicura Cineclan?!), a una persona come me, che coniuga da sempre donne e pallone e che è cresciuta guardando calcio. Che lo ama, lo segue, lo commenta e persino lo scrive.

Dall’unione delle nostre menti malate diaboliche è nata la TOP 5 dei Migliori Film sul Calcio! Quale modo migliore per celebrare i Mondiali…?
Noterete delle vicinanze tra i nostri due mondi… Non so se dipenda dal fatto che siamo entrambe donne o forse che io capisco di cinema e di calcio in egual misura… (qualcuno sostiene addirittura  il contrario).

La Top 5 dei Migliori Film sul Calcio di Colpoditacco!

1)    Fuga per la vittoria: se si parla di cinema e calcio non c’è nulla di meglio. Lo stesso cast unisce alla perfezione i due mondi con Stallone, Caine e Pelé. Inoltre, il rigore finale parato da Stallone è passato, alla storia più di quello di Fabio Grosso nella finale contro la Francia nel 2006. Insomma, a mio avviso, il film che in un certo senso racchiude dell’essenza del calcio, ma non solo.

2)   Ultrà: Il racconto freddo e cinico che Tognazzi fa, non tanto del calcio, ma dei suoi tifosi, è perfetto. Ha saputo raccontare uno spaccato reale di questo mondo senza romanticismo e buonismo. Nel bene e nel male gli ultrà sono così, non tutti sia ben chiaro, ma all’interno delle curve i cani sciolti ci sono sempre e questo film li racconta con molto realismo.

3)      Sognando Beckham: non potevo non metterlo al terzo posto. Per una donna che segue e ama il calcio come minimo deve essere tra i primi tre di una classifica come questa. Nella mia prossima vita voglio giocare a calcio e fidanzarmi con Jonathan Rhys-Meyers. Mi sembra il minimo!

4)    Maradona di Kusturica: più che un film è un documentario, ma non poteva mancare. La vita del più grande e discusso giocatore raccontata da Emir Kusturica è qualcosa che non si dimentica, ma soprattutto è un film che va visto, anche solo per capire e conoscere le idee, il calcio, la famiglia e tutti i guai de El pibe de oro. Un soggetto speciale e un grande regista: un’unione perfetta.

5)    Amore, bugie e calcetto: per chiudere la classifica scelgo questa commedia, tra gli infiniti film inglesi dal tema calcistico. Prima cosa perché a me è piaciuta, è una commedia italiana da non buttare (cosa rara). Secondo, perché racconta il calcio (calcetto) della gente comune, non delle star, non di quelli che devono realizzare il sogno e vincere chissà che o cose simili. E terzo perché, la compagnia del calcetto è una cosa che agli uomini ho sempre invidiato, oltre al fatto che possono andare al mare senza passare dall’estetista…

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Ecco invece la Top 5 di Cineclan

E sulla questione di peeling sollevata da Colpoditacco (questione che io sottoscrivo e sposo alla grande!), andiamo a cominciare la nostra Top 5, partendo dall’ultima posizione:

5)   Sognando Beckham: perché ci ha permesso di scoprire che Beckham non è solo un concentrato di testosterone very british, ma anche un modo di tirare le punizioni! E poi spiegare il principio del fuori gioco con senape e maionese renderebbe comprensibile il concetto anche a chi il calcio non lo mastica neanche per sbaglio!

4)   L’arbitro (Paolo Zucca): perché da merito a quel calcio che si gioca nei campetti polverosi e che di regolamentare ha solo la denuncia ai NAS per la salvaguardia di polmoni, ginocchia e nasi dei calciatori! E poi l’uso del b/n per delineare uno dei personaggi più bestemmiati del mondo del calcio ovvero l’arbitro è sublime!

3)   Fuga per la vittoria: Cosa aggiungere in più a quello che ha detto Colpo di Tacco poche righe sopra? Nulla, se non che una rovesciata come quella di Pelé io non l’ho mai vista!

2)   Febbre a 90°: e qui, signori, parliamo di un must, più l’omonimo libro di Nick Hornby  da cui è tratto che il film sinceramente, ma Colin Firth merita sempre un posto in classifica! Anche perché qualsiasi tifoso del Milan in questo momento si sente solidale con Nick Hornby tifoso dell’Arsenal!

1)  Hooligans: ovvero inchinatevi alla potenza dei quadratini di Charlie Hunnam! Sì, perché a parte tutta la questione socio-giornalistica sul fenomeno degli Hooligans inglesi, il film è un inno all’amicizia e a Charlie Hunnam senza il quale non ci saremmo MAI infognati con Sons of Anarchy… E poi è la dimostrazione che anche gli Hooligans brutti, sporchi e cattivi hanno un cuore!

E cantando “I’m forever blowing bubbles” (inno del West Ham, se non lo sapevate!) Colpoditacco e Cineclan vi salutano e vi danno appuntamento alla prossima Top 5!

 

“Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé.” (Nick Hornby)

Baciami piccino!

I segreti di Brokeback Mountain in salsa calcistica. Il bacio tra Ivan Rakitic e Daniel Carrico, dopo la vittoria dell’Europa League, ha fatto discutere: ma perché? Perché avviene in un mondo, quello del calcio, dove la tolleranza per gli omosessuali è ancora lontana? O perché un bacio tra due uomini, che sia scherzoso o dettato dalla passione e dalla foga del momento, in qualsiasi luogo avvenga fa ancora sbarrare gli occhi?

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Il campo di calcio però ha dei precedenti illustri in fatto di baci ed effusioni tra calciatori: quello tra Rakitic e Carrico non è certo il primo, e non sarà l’ultimo. Spesso i calciatori presi dall’entusiasmo per un gol o per una vittoria si sono lasciati andare a esultanze particolari. Ecco le più famose.

Gary Neville e Paul Scholes hanno festeggiato nel 2010 la vittoria del Manchester United contro il City baciandosi in mezzo al campo. Andando ancora più indietro nel tempo c’è il bacio dopo un gol tra Diego Maradona e Claudio Caniggia quando giocavano nel Boca Juniors e quello tra Xabi Alonso e Gerrard ai tempi del Liverpool, una passione improvvisa!

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Poi c’è stato il bacio sul collo che Sergio Ramos ha dato a Cristiano Ronaldo… e chi può biasimarlo! E quello sulla testa che Blanc diede a Barthez durante una partita della Francia.

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Ma le effusioni più chiacchierate sono state quelle tra Piqué e Ibrahimovic. Qui diciamo che l’entusiasmo per una vittoria era lontano, ma i due si accarezzavano come due liceali nel parcheggio della scuola. In Italia è stato solo registrato un bacio tra Vargas e Spinesi dopo un gol durante una partita del Catania… siamo ancora dei dilettanti!

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Insomma, tutti non volevano più tranquillità e rispetto negli stadi?! Be’, questo potrebbe essere un primo passo. L’unico rammarico è che fanno tutto da soli. Ma perché non coinvolgono le spettatrici!?

 

Mauro e Mario le due “M” del derby

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Tante le cose in comune tra Mario Balotelli e Mauro Icardi. 

Entrambi ancora devo dimostrare di essere dei veri campioni… dei talenti sì, ma quando arriverà la prova concreta?! I tifosi aspettano…

Entrambi sono i re del gossip, di Twitter e dei selfie: ci raccontano praticamente tutta la loro vita fuori dal campo tra uno scatto e un altro. Ad entrambi urliamo… Bastaaa! Anche le migliori telenovela a un certo punto finiscono!

Entrambi potrebbero (sempre che ne abbiano voglia) decidere con un loro gol, il derby

Entrambi sono sempre più spesso sulle pagine dei giornali per le loro gesta non prettamente calcistiche… Di loro parla più “Novella 2000” che la “Gazzetta dello Sport”.

tante sono anche le differenze…

Balotelli ha giocato 5 derby: 3 nerazzurri e 2 rossoneri senza segnare un gol. Icardi invece è sceso in campo solo per 12 minuti per sostituire Cambiasso

Balotelli ci ha messo un anno per riconoscere sua figlia. Icardi cresce i figli di un altro

Balotelli fa impazzire stampa, tifosi e donne. Icardi solo Maxi Lopez

Balotelli si prende e si lascia con Fanny. Icardi a giugno sposerà Wanda

Balotelli è un vero bad boy e non fa nulla per rimediare. Icardi non vuole esser chiamato così, si sente già un padre di famiglia a vent’anni (Mah!!)

Insomma, la gara tra i due è aperta e che vinca il migliore… (o forse no!) 

“Un amore così grande” per gli azzurri

I Negramaro cantano per gli azzurri. C’è molto di più del pallone nel progetto “Un Amore Così Grande 2014”, colonna sonora della Nazionale italiana durante i mondiali in Brasile.  Un video dove oltre ai Negramaro sono protagonisti gli azzurri e i tifosi che tutti insieme, come per magia, cantano la canzone, versione rinnovata di quella cantata e resa celebre da Claudio Villa. 
“Una canzone e un video molto emozionante. Noi viviamo di emozioni, e queste fanno bene. Ci fanno diventare più uomini, più veri. Noi cercheremo di regalare emozioni forti e continue, perché il Mondiale è lungo e intenso” ha detto il ct azzurro Cesare Prandelli.  I Negramaro si sono detti orgogliosi e felici di essere stati chiamati a realizzare un progetto come quello voluto da Radio Italia e dalla Figc: “Siamo strafelici, siamo orgogliosi di aver reinterpretato questa bellissima canzone. Il nostro sogno è oggi qui davanti a noi (con i giocatori della nazionale azzurra in prima fila) e speriamo che anche le future generazioni saranno come loro – ha detto Giuliano Sangiorgi, leader della band pugliese.

Speriamo porti meglio dell’inno cantato da Claudio Baglioni…

Pillole di calcio: somministrare con cautela!

Drugs+pills+medicine+XXX+high+res

La giornata di serie A (che si conclude oggi) ha regalato ieri pillole calcistiche davvero interessanti. Ecco le mie 10 preferite: 

  • L’Inter dopo 34 giornate ottiene un rigore e lo sbaglia… cosa vuoi di più dalla vita!
  • Il Napoli perde a Parma come una provinciale… (si potrà dire ancora provinciale, ora che le province non ci saranno più?!) e De Laurentiis litiga con un tifoso napoletano, nemmeno fosse colpa sua se la squadra ha perso…
  • Il Sassuolo vince ad Atalanta (pardon a Bergamo). Incredibile!
  • Mattia Destro fa tre gol a Cagliari e, oltre a far esonerare Lopez, porta la Roma a meno cinque dalla Juventus (almeno per ora).
  • Immobile (solo di nome) è capocannoniere con 18 gol.
  • Cristiano Ronaldo fa un miracolo degno di Gesù… Con un suo gol sveglia un ragazzino in coma da tre mesi. Ammazza… pensa che gol ha fatto!
  • Minala, il calciatore della Lazio dall’età indecifrabile, (come i giochi da tavola: dai 10 ai 99 anni) ha debutto in serie A.
  • Mario Balotelli e Fanny sono tornati insieme (visto che SuperMario ieri era libero). Si decidessero una volta per tutte…
  • Cambio di panchina anche a Catania: via Maran, ora c’è Pellegrino.
  • Una tifosa in Arabia Saudita ha regalato una Ferrari al suo calciatore del cuore per incoraggiarlo (questo mi fa capire che in Arabia Saudita i tifosi sono più ricchi dei calciatori… ho decisamente sbagliato Stato!).

Inter, il rigore è come l’amore… arriva quando meno te lo aspetti

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La frase di Stefano Benni: “Prima o poi l’amore arriva” potrebbe andar bene anche  per l’Inter: “prima o poi il rigore arriva”. Non preoccupatevi arriverà!
E arriverà come l’amore, quando uno meno se lo aspetta. Un giorno, magari con il sole sopra San Siro e la musica nell’aria, verrà fischiato quel calcio di rigore tanto atteso, atteso da ben 32 gare, e la maledizione verrà sfatata.
Ma quello che più mi preoccupa e soprattutto quello che mi chiedo è: chi avrà il coraggio di batterlo? Palacio, Icardi o magari qualcuno che Thohir comprerà per l’occasione…  No perché, sbagliarlo sarebbe davvero una barzelletta. Lo aspetti per 32 giornate e poi lo sbagli…! Dai, sarebbe come aspettare per mesi di uscire con l’uomo dei tuoi sogni e poi sbagliare il giorno dell’appuntamento e arrivare quando lui se n’è già andato. Quindi… giocatori dell’Inter, un consiglio, quando quel giorno arriverà, mi raccomando, è vietato sbagliare, anche perché, se non ricordo male, l’ultimo rigore in casa Inter è stato assegnato l’8 maggio 2013. Sul dischetto Alvarez, che sbagliò.
Tutta l’Italia quindi starà con il fiato sospeso e soprattutto i vostri tifosi, perché qualcuno avanti con gli anni potrebbe rischiare di non avere altre occasioni per assistere a un gol su rigore.
Vietato inoltre ascoltare De Gregori e la sua teoria sui calci di rigore, perché nel vostro caso, sarà da quel calcio di rigore che verrà giudicato un giocatore… 

Lunedì potrebbe essere la volta buona… incrociate le dita, o meglio, incrociate la gambe in area e fatevi buttare a terra!