Lasciamo parlare loro…

“Non so se è meglio segnare al Liverpool o andare a letto con Miss Mondo, menomale che io non ho dovuto scegliere” George Best

“Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i venti minuti peggiori della mia vita” George Best

“Ho speso molti soldi, per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato” George Best

“Un cavaliere non lascia mai la sua signora” Alex Del Piero

“Passatemi la palla e venite ad abbracciarmi” Pelè

“Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti” Arrigo Sacchi

“E’ sempre meglio far correre la palla, la palla non suda” Roberto Baggio

“Il pallone è come una ragazza, prima gli piace essere accarezzata e poi violentemente sbattuta” Eric Cantona

“Quando vado sul dischetto la prima cosa che mi chiedo è in che modo esultare” Frank Lampard

“Sono un giocatore normale che ogni tanto fa cose eccezionali” Marco Van Basten

“Colpite tutto quel che si muove a pelo d’erba; se è il pallone, meglio” Nereo Rocco

“Inzaghi è nato in fuorigioco” Alex Ferguson

“Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions forse è vero amore, ma non vero uomo” Vujadin Boskov

“Io sono Zlatan e voi chi diavolo siete?” Zlatan Ibraimovic

“Il destro lo uso solo per salire sul tram” Maradona

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4 volte 10… Auguri Leo (oggi non c’è calcio che tenga)

Lo so, questo è un blog di calcio, ma è il MIO blog di calcio quindi oggi non c’è calcio che tenga. Non c’è nazionale, non ci sono giocatori, non ci sono  commenti al veleno o cazzate calcistiche.

Oggi c’è solo LUI.

questa è la foto che ho sul desktop del mio computer (così tanto per informarvi)

questa è la foto che ho sul desktop del mio computer (così tanto per informarvi)

Se devo essere sincera c’è sempre stato solo LUI, da quella calda sera estiva del 1996, quando lo vidi per la prima volta in un cinema all’aperto. Sullo schermo c’era “Romeo +Giulietta” (film che quando uscì in vhs in 2 giorni lo vidi 3 volte. Detiene ancora il mio record di visibilità). Fu amore a prima vista. Da allora, nessuno è stato MAI in grado di superarlo, sia nel mio cuore che sul grande schermo.

E’ il mio numero 10, la mia Champions League, il mio fuoriclasse per eccellenza. E’ insieme Cristiano Ronaldo, Maradona e Pelè (ho esagerato? Mah, forse).

Oscar o non Oscar resta sempre il migliore. Oltre che fisicamente (suu non posso non dirlo) mi è sempre piaciuto il suo impegno, il suo essere antidivo, il suo apparire trasandato (della serie macchisenefrega) e ovviamente la sua bravura.

Per anni la mia camera è stata un tempio in suo onore. Poi sono diventata adulta e ho cambiato casa e sembrava un filino adolescenziale ricoprire le pareti con i suoi poster. Anche se uno ha resistito: la locandina di “Gangs of New York” comprata a Hollywood.  Ho ancora dentro l’armadio una scatola piena di giornali, foto, poster e videocassette su di lui. Lo dico qui pubblicamente: non me ne libererò mai… chiaro?!

Che dire… questi 40 anni ti rendono ancora più affascinante e spero di poterti ammirare per i prossimi 40 anni. Dopotutto, se ancora mi ricordo il suo compleanno anche a distanza di anni dal nostro primo incontro… è sicuramente vero ammmore!

 Non avrò altro DIVO all’infuori di te. Auguri Leo

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(perdonatemi per il post fuori tema da perfetta bimbaminkia… ma non ho resistito)

Io esulto così…

Stjarnan

Le acrobazie dello Stjarnan

L’Inter ha pescato lo Stjarnan nei playoff di Europa League. Un sorteggio fortunato per i nerazzurri che dovranno affrontare un avversario tutt’altro che impegnativo. Gli islandesi sono certo una grande squadra ma sono diventati famosi per le loro strambe esultanze (se siete curiosi date un occhio al video qui sotto). Delle vere o proprie coreografie degne del miglior Garrison di “Amici”, alternate a numeri da mimo di altri tempi.

Ma gli islandesi non sono gli unici a intrattenere il pubblico calcistico con balletti, salti e mosse strane, da mettere in scena dopo un gol. Ho pensato di dividere le esultanze in categorie.

UN GESTO E’ PER SEMPRE

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Chi non ricorda la mitraglia di Batistuta, l’atto sessuale di Cristiano Lucarelli, l’orecchio di Toni, la lingua di Del Piero, il violino di Gilardino, il dito in bocca di Totti e l’aeroplanino di Montella. Dopo ogni gol… sempre lo stesso gesto!

URLA CHE TI PASSA…

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L’urlo simbolo del calcio italiano è quello di Marco Tardelli, ma come non ricordare l’urlo alla telecamera di Maradona.

A PASSO DI DANZA

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Nei campi della Premier League, Peter Crouch spesso ballava la robodance dopo aver segnato un gol, così come Henry, quando giocava nell’Arsenal, deliziava il pubblico con particolari passi di danza.  Ci sono anche i balletti di Cuadrado e dei colombiani, quelli di Drogba o quello del camerunense Roger Milla: talmente divertente che venne usato per uno spot della Coca Cola.

TUTTI AL CIRCO

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Ci sono i giocatori che per festeggiare danno sfoggio della propria elasticità come Oba Oba Martins, Nani e Klose che festeggiano facendo capriole e piroette.  In pratica degli acrobati mancati…

COREOGRAFIA DI GRUPPO

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Oltre ai già citati giocatori dello Stjarnan (veri fuoriclasse nelle esultanze), c’è il mitico trenino del Bari anni 90 e l’esultanza con tuffo sincronizzato fatta dal Napoli per festeggiare un pareggio in Europa League.

IO FESTEGGIO DA SOLO

I re delle esultanze solitarie sono Balotelli, Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo: il loro egocentrismo non ha limiti e non gli interessa affatto coinvolgere i compagni di squadra.

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Baciami piccino!

I segreti di Brokeback Mountain in salsa calcistica. Il bacio tra Ivan Rakitic e Daniel Carrico, dopo la vittoria dell’Europa League, ha fatto discutere: ma perché? Perché avviene in un mondo, quello del calcio, dove la tolleranza per gli omosessuali è ancora lontana? O perché un bacio tra due uomini, che sia scherzoso o dettato dalla passione e dalla foga del momento, in qualsiasi luogo avvenga fa ancora sbarrare gli occhi?

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Il campo di calcio però ha dei precedenti illustri in fatto di baci ed effusioni tra calciatori: quello tra Rakitic e Carrico non è certo il primo, e non sarà l’ultimo. Spesso i calciatori presi dall’entusiasmo per un gol o per una vittoria si sono lasciati andare a esultanze particolari. Ecco le più famose.

Gary Neville e Paul Scholes hanno festeggiato nel 2010 la vittoria del Manchester United contro il City baciandosi in mezzo al campo. Andando ancora più indietro nel tempo c’è il bacio dopo un gol tra Diego Maradona e Claudio Caniggia quando giocavano nel Boca Juniors e quello tra Xabi Alonso e Gerrard ai tempi del Liverpool, una passione improvvisa!

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Poi c’è stato il bacio sul collo che Sergio Ramos ha dato a Cristiano Ronaldo… e chi può biasimarlo! E quello sulla testa che Blanc diede a Barthez durante una partita della Francia.

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Ma le effusioni più chiacchierate sono state quelle tra Piqué e Ibrahimovic. Qui diciamo che l’entusiasmo per una vittoria era lontano, ma i due si accarezzavano come due liceali nel parcheggio della scuola. In Italia è stato solo registrato un bacio tra Vargas e Spinesi dopo un gol durante una partita del Catania… siamo ancora dei dilettanti!

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Insomma, tutti non volevano più tranquillità e rispetto negli stadi?! Be’, questo potrebbe essere un primo passo. L’unico rammarico è che fanno tutto da soli. Ma perché non coinvolgono le spettatrici!?

 

Il cielo è azzurro sopra LA

Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino

“La grande bellezza” di Paolo Sorrentino ce l’ha fatta… ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero. Alla proclamazione della vittoria (alle 3.45 ora italiana) ero emozionata, nonostante il sonno imperante, come quando l’Italia (del calcio) vinse i Mondiali nel 2006. Forse l’Oscar vale anche di più!
Ma la cosa che mi è piaciuta fin da subito, sono stati i suoi ringraziamenti dove ha mixato miti del cinema e del calcio. Grandissimo! “Grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona”. Potrei essere d’accordo su tutte e tre le citazioni… anzi prendo nota.
Dovessi mai vincere un premio gli ruberò la battuta!