Ronaldo, il re della ginnastica facciale (uno spot che non avrei mai voluto vedere)

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Ma che diavolo fai Cristiano Ronaldo?! O meglio che cosa hai in mano?! Un tergicristalli?  Non ti bastano già i soldi che guadagni dagli ingaggi calcistici e da quelli pubblicitari? Solo quest’anno hai vinto il Pallone d’oro e la Champions League: che bisogno c’è di prestarti per queste orride cose? Su, mica ti serviranno questi due spicci giapponesi?! Oddio, forse sì… sarai finito sul lastrico, perché solo uno sul lastrico si sottopone a questa umiliazione.

Che appari in mutande per le strade di mezzo mondo va bene… è sempre un piacere. Che posi per Armani mezzo nudo o spalmato su una poltrona tutto unto e con l’addominale in vista… va benissimo (c’è a chi piace). Che palleggi allegramente per la Nike è quasi un tuo dovere visto il lavoro che fai… nulla da dire!
Già lo spot per lo shampoo Clear dove combatti la forfora in stile Matrix, mi faceva pensare e arricciare il naso: tu superdivo sempre perfetto, mai un capello fuori posto nemmeno dopo 90 minuti di corsa, vai in giro a dire a tutti che hai la forfora?! Mmmmm non ci ho mai creduto. Ma comunque passi… alla fine hai un figlio da mantenere.

Ora però credo che tu abbia toccato il fondo con la pubblicità di un attrezzo per tonificare i muscoli facciali e di uno per massaggiare i muscoli del corpo.  Si tratta di due strani aggeggi prodotti da un marchio del mondo fitness molto popolare in Giappone, che rendono il giocatore seriamente ridicolo. Sembra un attoruccio di terza categoria alle prese con le televendite di Rete 4: a confronto Cesare Cadeo sembra Al Pacino.

Ronaldo, Ronaldo questa te la potevi risparmiare… ma dopotutto per i soldi si fa questo e altro!   

Date uno sguardo allo spot, è illuminante!

http://www.youtube.com/watch?v=1c4O6FlEktc

Viva le maglie che… lasciano poco all’immaginazione!

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Mi sembra doveroso spendere due parole sulle maglie indossate dai calciatori durante queste partite mondiali (dite la verità, non aspettavate altro?!). Alzi la mano chi non ha notato che le magliette sono super attillate?
Comunque, belle o brutte che siano, quello che salta all’occhio, specialmente alle donne, è il fatto che sono molto aderenti. Aggiungi, poi il sudore, il caldo e voilà… non lasciano molto all’immaginazione. Dopotutto, anche le donne dovranno avere un buon motivo per seguire questi mondiali….

Le magliette sono così aderenti (mi chiedo come facciano a togliersele dopo la partita… magari le tagliano?!) che mostrano il fisico scolpito dei giocatori come quasi fosse nudo, e loro possono sfoggiare in mondovisione pettorali, addominali e bicipiti con tanto orgoglio.
Gli studiosi dell’estetica hanno trovato persino un nome per questa moda: si chiama “spornosexual”. Il termine descriverebbe, anche i calciatori strizzati nella maglietta così aderente da far esaltare i muscoli: si tratta dell’ultima frontiera del narcisismo maschile. Da Hulk a Boateng, da Balotelli a Cavani, fino a Drogba, Marchisio e Cristiano Ronaldo, è una gara di muscoli, altro che di gol.
Per quanto riguarda invece l’estetica delle divise, voto (a malincuore) la Francia. Con la divisa da collegiali blu scuro, con tanto di colletto simil polo, sono molto eleganti. Al secondo posto, metto l’Italia, stesso genere, ma purtroppo l’azzurro fa meno chic del blu, c’è poco da dire! Al terzo posto (strano ma vero) segnalo gli Usa: la prima maglia non mi dispiace, anche se la seconda fa tanto Capitan America, manca solo lo scudo. Tra le peggiori ci sono quelle del Belgio e del Camerun, ma anche il Messico non scherza…

C’è la finale… perché invitare gente a cena?!

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Come volevasi dimostrare… Stasera c’è la finale di Champions League, tra Atletico Madrid e Real Madrid, e mi ritrovo a casa gente a cena. Gente, che non sa nemmeno che cos’è la Champions League, figuriamoci se guarda la partita. E io poi, lo avevo detto…
Ok, non ci sono squadre italiane, non la gioca la squadra che tifo, ma una sbirciatina in tranquillità mi sarebbe piaciuta dargliela. Per questo ho fatto una lista dei 10 motivi per cui guardare la finale, che elencherò ai miei invitati appena seduti a tavola, con la speranza di convincerli o magari di fargli pena!

I 10 motivi per cui guardare la finale (sempre che mi riesca)

1-      Due squadre che giocano veramente a calcio (anche se le finali spesso sono deludenti)

2-      Tifare Ancelotti, un pezzetto d’Italia potrebbe vincere la coppa (oramai ci resta solo questo)

3-      Vedere Casillas, in tutto il suo splendore, alzare la coppa (mica si possono guadare solo le azioni di gioco)

4-      Sperare che vinca l’Atletico Madrid, così il Real non arriva a dieci

5-      Aspettare i festeggiamenti per gustarsi i calciatori nudi e decisamente allegri che corrono per il campo con il trofeo in mano

6-      Alla fine dei giochi è sempre un evento

7-      Per l’atmosfera e le coreografie

8-      Se vince l’Atletico, vedere Cristiano Ronaldo arrabbiato e deluso (non è che mi stia proprio simpatico)

9-      Sperare che arrivino ai rigori (tanto alla fine, chi vince vince)

10-   Chiudere quest’anno di Champions, perché, almeno per me, è stato uno schifo (e dico schifo)

Buona finale a tutti! (per chi la guarda) 

Ma come vi siete vestiti?!

Oggi mi sono svegliata con lo stesso spirito critico e fashion di Enzo Miccio. Sì, oggi voglio essere Enzo Miccio! Per questo ho deciso di scatenarmi contro alcuni calciatori che hanno avuto il coraggio (perché questo è puro coraggio) di presentarsi in pubblico in un modo a dir poco indecente. E per questo gli voglio urlare: “Ma come vi vestite?!”, o meglio “Dove avete lasciato la vostra virilità?!” sempre che ne abbiano mai avuta una. Questi capi, infatti, tutto fanno pensare, meno che allo stereotipo del calciatore o all’uomo che non deve chiedere mai… La virilità l’hanno lasciata tutta nel campo da gioco! Mah!

Gervinho

Ma andiamo con ordine. La scorsa settimana il web è impazzito per le scarpe di Gervinho: più che il web io pensavo che a impazzire fosse stato lo stesso Gervinho, presentandosi in pubblico con delle scarpe del genere. Non erano da donna, erano più da nonna. Le scarpe con le quali mia nonna andava alla messa la domenica. Non si possono vedere su una donna, figuriamoci su un uomo.
Questa visione mi ha poi illuminato e riportato alla mente capi d’abbigliamento improponibili, che altri giocatori hanno indossato nel corso degli anni.

cristiano-ronaldo-shorts-1- Chi non ricorda Cristiano Ronaldo in versione Barbie Malibu: shorts e abbronzatura da far invidia a una diciottenne californiana. Ronaldo… così non ti si può guardare!

ibrahimovic_2_getty E che dire di Ibrahimovic vestito come una pallavolista anni 80. Io penso: sai di indossare una robina del genere sotto, abbi  almeno la decenza di non spogliarti in campo!

mexes Non posso poi non citare Mexes stile Candy Candy. E io che pensavo che l’unico rosa che un uomo potesse sopportare fosse quello della Gazzetta dello Sport… Il difensore del Milan invece lo abbina ton sur ton. Complimenti!

Infine, ci sono i leggings e la gonna-pantalone indossati con disinvoltura da Boateng e il cappotto con le piume svolazzanti di Balotelli. E dire che questi due sprizzano testosterone da ogni poro…

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Ma io che ne posso sapere… questa è moda e io sono una Enzo Miccio solo da un giorno!

 

 

Per la Nike tutti fenomeni, tranne Pirlo che viene preso a pallonate in faccia…

http://www.youtube.com/watch?v=3XviR7esUvo

Otto milioni di persone hanno già visto il nuovo spot della Nike pre-mondiale. Tante superstar del calcio protagoniste: da Ronaldo a Neymar, da Ibra a Iniesta, fino a Ronney, Higuain e Pirlo, che rappresenta l’Italia. Ecco, proprio su Pirlo vorrei spendere due parole, sottolineando la non proprio bellissima figura che fa nello spot. Tutti i campioni giocano, tirano e fanno numeri di calcio fantastici… Pirlo, invece, finisce in barriera e si prende una pallonata in faccia su una punizione di Ibra. Fantastico! Qualcosa vorrà pure dire…

L’Italia oramai nel calcio internazionale è rappresentata da Pirlo, che viene preso a pallonate… Ora che c’erano potevano anche insultarlo e sputargli…

Uomo (poco) peloso… sempre piaciuto!

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Ok, mica si può scrivere sempre di cose serie! Oggi, in occasione dell’imminente festa pasquale, volevo regalare alle mie lettrici (ma anche ai lettori) una bella sorpresa.
Curiosando qua e là sul web ho trovato questo interessantissimo sondaggio (imperdibile, ma… soprattutto mi chiedo, come abbiamo fatto a vivere senza fino ad ora?!).
Ironia a parte… il sondaggio parla di peli e sportivi. A un campione di 600 donne italiane, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, è stata sottoposta una classifica degli sportivi, depilati e non, e il risultato ha confermato che l’uomo senza peli è preferito a quello peloso. In pratica la barba sì, i peli no!
Al primo posto si è piazzato (manco a dirlo) il calciatore Cristiano Ronaldo, scelto dal 60 per cento del campione e che vince di due punti su David Beckham (58 %). Non poteva certo mancare (il mio preferito, senza ombra di dubbio) il nuotatore francese Camille Lacourt, che ottiene il terzo posto con il 37 per cento dei voti. Al quarto e al quinto due tennisti, Rafael Nadal (31%) e Fabio Fognini (28 %).
Seguono, lo sciatore Bode Miller preferito dal 20 per cento delle intervistate, a pari merito con lo svedese giocatore di hockey Henrik Lundqvist e il rugbista Mauro Bergamasco (15%). Chiudono la classifica il cestista Kobe Bryant (7%) e il giocatore di baseball C. J. Wilson, che ottiene il tre per cento di preferenze.

Insomma, uomo poco peloso… sempre piaciuto!

Pillole di calcio: somministrare con cautela!

Drugs+pills+medicine+XXX+high+res

La giornata di serie A (che si conclude oggi) ha regalato ieri pillole calcistiche davvero interessanti. Ecco le mie 10 preferite: 

  • L’Inter dopo 34 giornate ottiene un rigore e lo sbaglia… cosa vuoi di più dalla vita!
  • Il Napoli perde a Parma come una provinciale… (si potrà dire ancora provinciale, ora che le province non ci saranno più?!) e De Laurentiis litiga con un tifoso napoletano, nemmeno fosse colpa sua se la squadra ha perso…
  • Il Sassuolo vince ad Atalanta (pardon a Bergamo). Incredibile!
  • Mattia Destro fa tre gol a Cagliari e, oltre a far esonerare Lopez, porta la Roma a meno cinque dalla Juventus (almeno per ora).
  • Immobile (solo di nome) è capocannoniere con 18 gol.
  • Cristiano Ronaldo fa un miracolo degno di Gesù… Con un suo gol sveglia un ragazzino in coma da tre mesi. Ammazza… pensa che gol ha fatto!
  • Minala, il calciatore della Lazio dall’età indecifrabile, (come i giochi da tavola: dai 10 ai 99 anni) ha debutto in serie A.
  • Mario Balotelli e Fanny sono tornati insieme (visto che SuperMario ieri era libero). Si decidessero una volta per tutte…
  • Cambio di panchina anche a Catania: via Maran, ora c’è Pellegrino.
  • Una tifosa in Arabia Saudita ha regalato una Ferrari al suo calciatore del cuore per incoraggiarlo (questo mi fa capire che in Arabia Saudita i tifosi sono più ricchi dei calciatori… ho decisamente sbagliato Stato!).

Ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Coppola!?

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Vi ricordate la scena di “Tre uomini e una gamba” in cui Giacomo dorme con la maglietta di Sforza, perché “quella di Ronaldo era finita”? Bè, quello che vi sto per raccontare è molto simile.
Coppola chi è costui!? Ma andiamo con ordine. Per un tifoso avere la maglia di un giocatore della squadra che tifa è davvero una figata. Una maglia originale indossata durante una gara. Bellissimo. Il problema arriva quando, la maglia che ricevi non è proprio di un titolare. Ma di una riserva. Per la precisione del quarto portiere del Milan: Ferdinando Coppola. Ma chi è!? Sempre con rispetto parlando, s’intende! (un ringraziamento speciale va a Wikipedia).

Questa specie di barzelletta è accaduta realmente al mio amico Davide. Tramite un aggancio aveva la possibilità di avere una maglia del Milan (squadra per la quale tifa) dopo la partita contro il Torino. Ma il tanto atteso regalo che attendeva era di quarta fascia: cioè la maglia di Coppola. Pazzini, Kakà, Honda, Abbiati… no Coppola. Quasi peggio di Sforza! C’è da dire che, almeno era pulita, Coppola finora non ha mai giocato una partita. E sicuramente poteva andargli peggio, potevano riportagli la maglia del quarto uomo o del terzo portiere del Torino o perché anche di un magazziniere…

È come quando per il compleanno aspetti in regalo una vacanza alle Maldive e invece scarti un buono per andare in piscina… Chissà se il mio amico Davide avrà il coraggio di dormirci o l’onta di essere scoperto sarebbe troppo grande!? Potrebbe sempre fingere di essere lui Coppola, perché in pochi sanno realmente che faccia ha (vedi foto qui sotto). Tra l’altro non mi sembra nemmeno male… mi era sfuggito!

Ferdinando Coppola

Ferdinando Coppola

Leo batte Ronaldo 2 a 0

Leonardo DiCaprio

Leonardo DiCaprio

Non seguo solo il calcio. Ok! Ora ve lo dico chiaramente. Il pallone non è la mia unica passione (ops! Ho fatto anche la rima), c’è anche il cinema. Adoro andare al cinema, guardare film e leggere le recensioni per vedere se i critici la pensano come me… vedi bene le recensioni le leggo sempre dopo aver visto un film. È quasi una regola. Quindi oggi concedetemi una piccola deviazione dai miei argomenti abituali.
Ieri sera sono andata a vedere “The Wolf Of Wall Street”. Per me non è un film qualsiasi. È un film che attendo da un anno perché, tra le mie grandi passioni (ve l’ho detto che ne ho altre oltre al calcio!) c’è Leonardo DiCaprio. Lui e Martin Scorsese sono per me la squadra perfetta. Un’accoppiata imbattibile, come pane e Nutella, il mare e il sole, Gullit e Van Basten, insomma, il meglio che c’è in giro. Una garanzia per gli amanti del cinema. Un po’ come vedere una super partita, una finale di Champions League: aspetti l’inizio, ti godi tutto ciò che accade, guardi dei fuoriclasse in azione e difficilmente ne resterai deluso.
Ed è stato così anche “The Wolf Of Wall Street”, che racconta l’ascesa e il declino di Jordan Belfort tra soldi, sesso e droghe. Un film eccessivo, folgorante e decisamente sopra le righe. La regia di Scorsese è veloce (benché duri 179 minuti) con flashback e situazioni così paradossali (alcune resteranno nella storia del cinema) che spiazzano lo spettatore. Fa persino parlare DiCaprio con il pubblico in sala, coinvolgendolo in prima persona nel racconto. E che dire di Leo: è decisamente un fuoriclasse, regge sulle sue spalle tre ore di film con una naturalezza sconvolgente. Insomma, vince la partita quasi da solo. Meglio di Cristiano Ronaldo. In questo momento (lo dico anche se sono di parte, voi penserete) è il miglior attore che c’è in circolazione, uno che riesce a portare la gente al cinema, solo ieri sono stati oltre 72mila. È il Ronaldo del grande schermo, per me pure meglio, se devo essere sincera… Leo batte Ronaldo 2 a 0.

DiCaprio e Martin Scorsese

DiCaprio e Martin Scorsese

Ribery, tra i due litiganti potresti godere…

Franck Ribery, Cristiano Ronaldo e Leo Messi

Franck Ribery, Cristiano Ronaldo e Leo Messi

Dopo i Golden Globe (l’Italia vince con “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino) e in attesa degli Oscar, oggi a Zurigo (ore 18) verrà consegnato il Pallone d’oro. Un vero e proprio Oscar per i giocatori.
Finalmente sapremo (non ci dormivo la notte!) chi verrà incoronato come miglior calciatore del 2013. Erano anni che non c’era tanta suspense. E l’incertezza della vittoria dà un certo brivido (brrr).
Nelle ultime edizioni infatti, l’assegnazione a Leo Messi era praticamente annunciata già da tempo. Il Pallone d’oro 2013 invece è ancora incerto, se lo giocano in tre: Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Franck Ribery. Il primo ha vinto gli ultimi quattro (gli potrebbero pure bastare), il secondo è una vera e propria macchina da gol e ha portato il Portogallo ai Mondiali, vincendo praticamente da solo contro la Svezia di Ibrahimovic, il terzo con il Bayern Monaco, lo scorso l’anno ha vinto tutto quello che c’era da vincere.
Se posso permettermi però vorrei fare un ultimo appello ai votanti (c.t., capitani delle nazionali e giornalisti): per favore assegnatelo a Ribery, che ha stravinto in Europa e quindi sarebbe il più indicato, ma soprattutto perché tra i due litiganti il terzo gode. Se anche quest’anno a Ronaldo (già vincitore nel 2008) glielo soffia da sotto il naso Messi, questo non si riprende più… resterà scioccato a vita! E poi addio gol, pubblicità in mutande e foto vestito da tamarro trendy. Il portoghese si potrebbe rinchiude in un eremo. Pieno di donne, ma pur sempre in un eremo…
Comunque, sarà interessante vedere la sua faccia, considerando quanto se la crede, se il premio lo vincesse per la quinta volta il suo “nemico giurato” Messi. Alle ora 18, quindi, merenda e Pallone d’oro.