Il Mondiale di calcio femminile, per la terza volta, lo hanno vinto le statunitensi, battendo il Giappone 5-2. Se vi capita guardate i gol, perché ce n’è uno bellissimo da metà campo!
Non c’è modo migliore per celebrare loro e la #giornatamondialedelbacio con questa foto sbaciucchiosa. Hope Solo, Abby Wambach e Dom Dwyer festeggiano come si deve con i rispettivi partner.
Altra vittoria… altra festa!
Un giorno prima, ma sempre in America, il Cile ha vinto la sua prima Coppa America, battendo ai rigori la super quotata Argentina di Messi e Higuain, che per due anni consecutivi arriva in finale, ma non porta a casa nulla… Higuain ha visto bene di sbagliare l’ennesimo calcio di rigore decisivo. Tra un po’ anche De Gregori gli dice: “Ah Gonzà… vabbé che non è da questo che si giudica un giocatore… ma alla fine uno, segnane!”.
Ma allora era vero che in Giappone c’erano giocatori forti… “Holly e Benji” non era un cartoon di fantasia. Si raccontava una storia vera… oddio non ditemi che nei prossimi anni vinceranno anche il mondiale…
Fatto sta che, è abbastanza strano, vedere un giapponese capocannoniere del campionato di serie A: mi chiedo dove andremo a finire? Ora mi aspetto uno stilista indiano, che detta le ultime mode, e un porno divo cinese. Sono pronta a tutto!
C’è da dire che uno dei giocatori più forti degli ultimi anni è svedese (terra non certo famosa per il calcio), senza dimenticare il gallese Bele e il belga Courtois.
Il mondo oramai si sta capovolgendo… nulla è come dovrebbe essere: il miglior golfista è di colore, il miglior rapper è bianco e la Svizzera anni fa vinse l’America’s Cup. Oramai mi aspetto di tutto, pure la scarpa d’oro a un giapponese.
Comunque, grande Honda… alla faccia di chi ti giudicava un bidone nipponico coi capelli platinati.
Ma che diavolo fai Cristiano Ronaldo?! O meglio che cosa hai in mano?! Un tergicristalli? Non ti bastano già i soldi che guadagni dagli ingaggi calcistici e da quelli pubblicitari? Solo quest’anno hai vinto il Pallone d’oro e la Champions League: che bisogno c’è di prestarti per queste orride cose? Su, mica ti serviranno questi due spicci giapponesi?! Oddio, forse sì… sarai finito sul lastrico, perché solo uno sul lastrico si sottopone a questa umiliazione.
Che appari in mutande per le strade di mezzo mondo va bene… è sempre un piacere. Che posi per Armani mezzo nudo o spalmato su una poltrona tutto unto e con l’addominale in vista… va benissimo (c’è a chi piace). Che palleggi allegramente per la Nike è quasi un tuo dovere visto il lavoro che fai… nulla da dire! Già lo spot per lo shampoo Clear dove combatti la forfora in stile Matrix, mi faceva pensare e arricciare il naso: tu superdivo sempre perfetto, mai un capello fuori posto nemmeno dopo 90 minuti di corsa, vai in giro a dire a tutti che hai la forfora?! Mmmmm non ci ho mai creduto. Ma comunque passi… alla fine hai un figlio da mantenere.
Ora però credo che tu abbia toccato il fondo con la pubblicità di un attrezzo per tonificare i muscoli facciali e di uno per massaggiare i muscoli del corpo. Si tratta di due strani aggeggi prodotti da un marchio del mondo fitness molto popolare in Giappone, che rendono il giocatore seriamente ridicolo. Sembra un attoruccio di terza categoria alle prese con le televendite di Rete 4: a confronto Cesare Cadeo sembra Al Pacino.
Ronaldo, Ronaldo questa te la potevi risparmiare… ma dopotutto per i soldi si fa questo e altro!
Oggi non potevo non scrivere due righe su Keisuke Honda, il primo giapponese a vestire la maglia del Milan. È arrivato in Italia da poco e già i ristoranti di sushi stanno affilando i coltelli.
Capelli biondo platino (i capelli al Milan, si sa, vanno curati!) e look decisamente occidentale, il centrocampista ventisettenne, che in patria è considerato l’incarnazione di Holly, il protagonista del cartoon “Holly e Benji”, nel 2011, sotto la guida di Alberto Zaccheroni è diventato campione d’Asia con il Giappone. Dopo aver girato diverse squadre europee, arriva ora alla corte di Massimiliano Allegri. Vestirà la maglia numero 10, già indossata da Ruud Gullit e Gianni Rivera (lasciamo i paragoni per altre sedi…), e sarà il nono nipponico a militare nel Campionato italiano.
Ora i giapponesi, armati di macchina fotografica (concedetemi questo luogo comune, che spesso è un dato di fatto!) avranno un motivo in più per visitare Milano e l’Italia: non solo arte e moda, da oggi faranno anche il giro degli stadi per immortalare il loro Honda. Le tv e i giornali del Sol Levante da giorni non fanno che declinare, con il loro spiegamento di forze, l’enorme interesse che c’è in patria per il suo approdo al Milan. Ora però, speriamo per il Milan, che non sia solo un affare per vendere magliette in Oriente e per rilanciare il merchandising. Anche perché, è vero, l’immagine conta, ma ai rossoneri in questo periodo fanno più comodo punti e gol. Quindi messe da parte un po’ le creste, la squadra di Allegri aspetta “l’Honda perfetta”, e che il nome sia di buono auspicio… dovrà correreeeee! O come minimo… infrangere le difese.