Uffa, che si fa senza campionato…?

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* anche se tecnicamente ci sarebbe la serie B…

Un colpo di tacco al calcio… per parlare di cinema

Oggi mi prendo una pausa dal calcio. Anche perché il campionato è fermo e gioca la Nazionale, della quale non sono mai stata una grande fan… figuriamoci ora che la guida Conte! Basta, come detto, oggi niente calcio.

Oggi, infatti, voglio parlare di cinema (lo so che non c’entra nulla, ma ribadisco il concetto che il blog è mio e lo gestisco io!) perché girando per i blog cinefili amici mi sono imbattuta in un test cinemoso che mi è subito piaciuto e per questo ho deciso di snaturare il mio blog e rispondere alle domande… così mi potete conoscere un po’ meglio e così io posso mettere una foto di Leonardo DiCaprio.

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Allora ecco i miei gusti cinematografi…

1) Qual è il film più bello che tu abbia mai visto? Sono tanti, ma The Departed è il primo che mi è venuto in mente, quindi il più bello.

2) E il più brutto? Mister Bean-l’ultima catastrofe. Lo so, da ragazzine si fanno cose stupide, tipo vedere questi film.

3) Miglior commedia: The Wolf of Wall Street. Per tanti e tanti motivi.

4) Miglior horror: Il nascondiglio di Pupi Avati. Non so bene se considerarlo un horror vero e proprio, ma a me ha terrorizzato. Forse è stato l’unico film a farmi quest’effetto.

5) Miglior thriller: Oldboy di Chan-wook Park e Seven di David Fincher (ne ho messi due)

6) Miglior film di guerra: Salvate il sodato Ryan Continua a leggere

Io, loro e il calcio…

Mi è capitato più di una volta di andare a pranzo con un gruppo di uomini, io unica donna. Un pranzo tra amici in cui si parla più o meno di tutto… ma soprattutto di calcio. Sul tavolo solo cibo e Gazzetta.
Io mi diverto sempre e mi sento un po’ l’ape regina della situazione. Loro mi invitano e io accetto.

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Mi ascoltano, discutono con me delle partite, dei risultati e di tutto quel mondo che, quando sono tra loro, per noi donne non è molto accessibile.
In quel momento diventi una di loro e non più una ragazza con le unghie dipinte, il lucidalabbra e la frangia troppo lunga. E cosa al quanto interessante, è vederli parlare di sport con lo stesso charme con cui criticano un film d’autore o raccontano un libro appena letto.  Lo ammetto, a me piace guardare gli uomini che parlano di calcio, che ne discutono anche in modo animato, tra sfottò e commenti più o meno educati. Senza esagerare ovviamente!

Ci sono donne che subiscono il fascino della divisa, il fascino del musicista maledetto o quello dell’uomo di potere. Io invece, ho un debole per il tifoso. Magari anche con un pizzico di eleganza, che è ferrato anche sulla storia del calcio, che sa ammettere la sconfitta della propria squadra e che soprattutto non dice tre parolacce ogni cinque parole. Sì, tutto questo è decisamente sexy.
È sexy l’uomo che ti porta allo stadio, che indossa la maglia della sua squadra e che con ironia e senza essere troppo volgare commenta con te i risultati della domenica. Insomma, un tifoso elegante. Un ultrà gentiluomo, che alla Gazzetta alterna libri e film d’autore.

In pratica quasi un’utopia!

Donne nel derby… della Lanterna (i loro racconti)

Le donne raccontano il loro derby. Stasera si gioca Sampdoria-Genoa e per questo mi sono fatta raccontare da Enrica, “molto tifosa genoana” come si definisce lei, come vive la partita.

Carolina Hurricanes v New York Islanders

Il derby a Genova dura 365 giorni, ma quando si avvicina la partita l’adrenalina sale alle stelle. Al lavoro, nei bar, in palestra, nell’autobus… ovunque si parla e si respira aria di derby. Ovviamente anche in famiglia, dove tutti hanno “un rivale”. Io ad esempio ho mia mamma, che tifa Sampdoria. E’ capitato raramente di vedere la gara insieme, ma non mancano sfottò sia prima che dopo!
Il giorno del derby poi l’adrenalina e l’entusiasmo sono ancora più palpabili e questo vale per tutti, non solo per chi va a vedere la partita.
Chi va come me allo stadio segue un rito particolare: prima cosa c’è la vestizione coma maglia e sciarpa, poi partenza verso lo stadio in largo anticipo. Lungo il tragitto vedi gruppi o coppie di persone con sciarpe del Genoa e della Sampdoria, che vanno insieme per separarsi solo in prossimità dello stadio. E’ bellissimo!
Poi la partita inizia. Anzi, prima c’è la coreografia! Emozione pura, uno vero spettacolo! La gara non si guarda quasi, perché si canta, si soffre, si urla. E se si vince è impagabile! Se ne parla per mesi, a volte anche per anni!
Amiamo giocatori che non hanno combinato nulla nella loro permanenza al Genoa, ma hanno segnato nel derby quindi sono diventati dei miti!”.

Poi c’è Ilaria che il derby lo vive anche in amore: “Io tifo Genoa, mentre il mio ragazzo Sampdoria. Stiamo insieme da tanti anni. Premesso che siamo entri abbonati e che quindi lo stadio è una cosa sacra, la settimana pre-derby litighiamo sempre senza motivo e dopo il derby, almeno che non finisca in parità, ti assicuro che per due o tre giorni non ci vediamo per evitare la rissa”.

50 sfumature ti trasforma in Tullio Kezich (tutti devono dire la loro)

Avvertenza: questo post non ha nulla a che vedere con il tema del blog, ma il blog è mio e lo gestisco io.

BASTA! Voglio dire BASTA alle doppie punte, ai peli superflui, alla cellulite? No. Voglio dire BASTA alle recensioni su “50 Sfumature di Grigio”. In questi giorni appena apri un blog, Twitter, Facebook e persino il frigo di casa trovi qualcuno che deve dire la sua sul questo film. Ora mi aspetto che anche il Papa domenica all’Angelus un commendo lo faccia, alla fine da quelle parti sono esperti di frustate.

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Si sta verificando un fenomeno strano: “50 Sfumature di Grigio” sta trasformando tutti in Tullio Kezich de noantri (mi aspetto come minino che tutti questi “critici dell’ultim’ora” sappiano chi era Kezich. Sicuramente sì). Tutti devono dire la loro, tutti lo hanno visto e, rigorosamente con un piglio inorridito, lo hanno smontato, assumendo quell’aria radical chic che fa tanto figo. Anche se la cosa più radical chic che hanno fatto finora nella vita, è stata sfogliare una volta “Il Fatto Quotidiano” al bar sotto casa, ma solo perché gli altri giornali erano già occupati. Io volevo leggere la Gazzetta… cavolo!

Però la moda di questi giorni è questa e quindi ci si adegua: vedere il film e parlarne male. Anche se in fondo ti è piaciuto, anche se lo hai già rivisto due volte in streaming o se la tua cultura cinematografica si ferma a Muccino: ma Silvio, non Gabriele. Devi comunque informarci del tuo parere. A volte anche in un italiano discutibile.
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A San Valentino preferisco San Siro…

Nonostante a San Valentino preferisco altri santi, tipo… San Siro, San Paolo, Sant’Elia o San Nicola, volevo comunque partecipare alla festa dell’ammmore, con moderazione ovviamente e non perdendo il senso del blog! Anche perché questo Santo, dalle mie parti non è molto apprezzato: “il vero perugino non festeggia San Valentino!” (per una questione calcistica e di campanilismo).

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Quindi… buon amore a tutti! Anche a me e al mio amore, che spesso mi regala 90 minuti di passione (non è da tutti), che mi emozione, mi entusiasma, mi fa arrabbiare (ma le liti sono normali) e mi ha rubato il cuore tanto tempo fa. Un amore che difficilmente tradirei per un altro!  

Con il cuore in mano… (è il massimo che posso fare per San Valentino)

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Il mio romanticismo è molto basso per natura, ma mi sono sforzata per voi… questo è il massimo che posso fare per San Valentino! E già mi sembra che ci siano troppi cuori… per i miei gusti!

Il fantacalcio non è più solo per uomini (finalmente l’ho trovata!)

La mia convinzione che tette e ovaie non vanno d’accordo col fantacalcio (almeno nel mio mondo) è stata smentita. Finalmente l’ho trovata! Una donna che gioca la fantacalcio… che gioca al fantacalcio da ben cinque anni. Mica da ieri. Sono proprio soddisfatta! E’ riuscita a entrare nella tana del nemico, è riuscita a infrangere la regola (non scritta) del “vietato alle donne”, è arrivata dove in tante hanno provato, ma avevano fallito. Un’eroina!

Per i primi tre anni ero l’unica donna in un gruppo di nove maschi – mi racconta Debora -. Poi è entrata anche una mia amica. Il gruppo è formato da mio marito e dai suoi amici e, lo devo ammettere, sono sempre stata trattata con altissimo rispetto. Una parità assoluta”. Quindi tutto questo è possibile… esistono gruppi misti. Per me è una rivelazione, un Santo Graal che si manifesta.

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Quindi, l’unica che non trova un gruppo di fantacalcio sono io. Esistono veramente donne “accettate” in questo mondo. Devo trovare assolutamente un fidanzato che già ha un gruppo, per introdurmi nel giro. Continua a leggere

Juve – Milan… è solo un ricordo

amarcord

Questo è il weekend di Juventus-Milan. Per celebrarlo ho pensato di spolverare (è proprio il caso di dirlo) questa vecchia foto. Un vero amarcord di famiglia…

Perché, come questa foto, anche la sfida tra Juve e Milan è impolverata, è solo un ricordo… non ha più il sapore che aveva anni addietro, quando la partita era un vero evento, uno scontro tra due squadre che dominavano in campionato e persino in Europa.

C’era un tempo in cui la sfida era decisiva per lo scudetto e per la Champions League. Un tempo in cui Milan e Juve giocavano un ottimo calcio e schieravano in campo fuoriclasse e palloni d’oro, che la Spagna e la Germania se li sognavano. Un tempo in cui in panchina c’erano dei veri allenatori…
Oggi, di tutto questo c’è rimasto ben poco. Restano solo dei ricordi. Soprattutto per colpa del Milan, che è scivolato talmente in basso da non giocarsela più alla pari con i bianconeri. E si sa, se in una coppia uno dei due perde lo smalto, ne risente anche l’altro.

Insomma, Juve-Milan è come questa vecchia foto… oramai solo un ricordo!

Le due facce del calcio…

Se ogni passione va seguita con il cuore,
il calcio lo rovina,
facendo dei soldi l’unico vero amore.

Carlo Galli

Il calcio è solo questo? Una passione rovinata e sbiadita dai soldi? Non resta altro? Forse sì. Ma io da illusa e ingenua quale sono, cerco di andare oltre e voglio vederci qualcosa di più. Devo vederci qualcosa di più… poca miseria!
Voglio ancora gustarmi quel poco che di bello che c’è rimasto. Perché qualcosa di bello c’è rimasto, no? Non ditemi il contrario.
Voglio godermi le emozioni che ancora sa regalare e farmi trasportare dal fiume aggregativo che coinvolge le persone. Voglio urlare, arrabbiarmi, ridare, cantare e divertirmi mentre guardo una partita. Voglio discutere per un rigore non dato o per un fuorigioco non visto. Voglio sprecare il mio tempo per scrivere cazzate di calcio nel mio blog.
Voglio illudermi che tutto sia sano… anche se so benissimo che non lo è. Voglio restare in una bolla d’illusione a guardare ancora tutto a bocca aperta.

Ringrazio Carlo (del blog gallicharl.wordpress.com) per il pensiero carino e per aver espresso la sua opinione sul “tanto odiato” calcio… anche se distante dalla mia.