A San Valentino preferisco San Siro…

Nonostante a San Valentino preferisco altri santi, tipo… San Siro, San Paolo, Sant’Elia o San Nicola, volevo comunque partecipare alla festa dell’ammmore, con moderazione ovviamente e non perdendo il senso del blog! Anche perché questo Santo, dalle mie parti non è molto apprezzato: “il vero perugino non festeggia San Valentino!” (per una questione calcistica e di campanilismo).

calcio_amore

Quindi… buon amore a tutti! Anche a me e al mio amore, che spesso mi regala 90 minuti di passione (non è da tutti), che mi emozione, mi entusiasma, mi fa arrabbiare (ma le liti sono normali) e mi ha rubato il cuore tanto tempo fa. Un amore che difficilmente tradirei per un altro!  

Pubblicità

Per un weekend da…. Derby (biancorossonero)

Domani inizia la mia 48 ore da derby. Un weekend intero all’insegna del derby… per la precisione, all’insegna di due derby.

Prima andrò allo stadio per Perugia-Ternana (il derby per eccellenza dell’Umbria) e poi domenica sera mi gusterò (purtroppo solo davanti alla tivù) la stracittadina milanese: Milan-Inter. Perché, chi non lo avesse ancora capito, io sono una perugina tifosa del Milan. Be’ nessuno è perfetto…  

cuore_biancorossonero

Il mio cuore calcistico è sempre stato biancorossonero. Non vi dico che strazio quando il Perugia era in serie A e giocava contro il Milan… Uno strazio che rivivrei volentieri, questo è poco ma sicuro!

Inizialmente, tifavo Milan (perché dicevo: “Il Perugia ci sta che non fa punti contro il Milan”), ma quando allo stadio entravo nel vivo della partita, il mio sangue perugino prendeva il sopravvento e a quel punto era il Perugia che doveva vincere (tutto cambiava e mi ripetevo: “Il Milan tanto ‘sti punti li recupera, per il Perugia sono preziosi per la salvezza!”)  I pareggi sono stati i risultati migliori è ovvio dirlo.

Questo weekend il problema non si pone… e per questo… che vincano le squadre di casa! 

Il primo amore non si scorda mai…

frey

Ok, oggi ho avuto 4 minuti da adolescente cretina. Mi sono entusiasmata e ho iniziato a saltellare sulla sedia quando ho visto la notifica di Twitter. Ho commentato una foto di Sebastien Frey e lui…. nientepopodimenoche mi ha messo tra i preferiti! Cioè oggi sono tra i “preferiti” di Frey. Vi rendete contoooo! Non sono ironica, sono entusiasta davvero.

Voi fedeli lettori del blog non lo sapete, perché ancora non ne ho mai parlato (le questioni di cuore per me sono difficili da scrivere), ma Frey è il mio grande amore.

E’ dal 2000 che ha rapito il mio cuore. Da quando giocava con l’Inter. Sono una sua fangirl scatenata. L’ho inseguito, incontrato, baciato e fotografato. Dormo con le sue maglie e ho persino chiamato il mio cane come lui. Sì, il mio cane di chiama Frey… (oh, ognuno sceglie il nome che vuole).
Posso far commenti e apprezzamenti su altri giocatori fighi (alla fine se sono fighi sono fighi), ma Frey resterà l’unico amore calcistico della mia vita. Un giorno vi racconterà tutta la “nostra storia” e quando ci siamo incontrati.

Quindi oggi, quando “ha preferito” il mio commento potete capire il mio entusiasmo alle stelle…
Ok, i 4 minuti da fan scatenata sono finiti, torno a fare la persona seria (più o meno), ma ora il mio mondo è decisamente migliorato.

 

Quando il tifo lo vivi col cuore

tisofo

Spulciando qua e là tra i siti di calcio ho trovato una storia che mi ha commosso (anche se non sono una dalla lacrima facile) e che ha catturato la mia attenzione. Ve la voglio raccontare.
C’è una foto che sta facendo il giro del mondo, di un tifoso dei Bohemians 1905 (siamo a Praga) che è seduto sugli spalti dello stadio a tifare la propria squadra. Fin qui niente di strano. Il fatto è che questo tifoso è non vedente, e nonostante questo, è regolarmente presente a tutte le partite in casa dalla sua squadra in compagnia del suo fedele cane.
Quest’immagine spiega, più di tante parole, che la passione, in questo caso per il calcio, non si vive solo con gli occhi, ma anche col cuore, con l’anima e con l’entusiasmo, che anche non vedendo, ti può trasmettere lo stadio. Racconta la parte emotiva dello sport, che supera qualsiasi ostacolo e che ti lega alla squadra con tutti i sensi che hai a disposizione.

Sarà retorico, ma per me questo è il bello del calcio, con la sua emotività e aggregazione.
È questo che mi spinge a seguirlo… non certo undici uomini in calzoni corti (quella è un’aggiunta).