Dalle Furie Rosse… alle ferie rosse

 

furie_rosse

La Spagna, campione in carica, esce dal Mondiale e non arriva nemmeno agli ottavi. Due partite, due sconfitte. Sette gol subiti e solo uno segnato (su rigore), una vera debacle… decisamente poco annunciata, visto gli anni passati.

Ora a Casillas e compagni non resta che andare in vacanza, passando dalle furie rosse… alle ferie rosse! Va be’ sarà per la prossima volta! Mandaci una cartolina… 

Avvistato il cuoco…

cuoco_nazionale

 

Claudio Silvestri avvistato a Manaus. Il mio appello è stato accolto e un “mio lettore” mi ha inviato questa foto apparsa su Instagram alcuni giorni fa. Silvestri e Flavio Pasini posano con in mano un cocomero Balotellizzato.

Quindi ora sono più tranquilla nel sapere che Claudio si occupa ancora dell’alimentazione della Nazionale e soprattutto della loro colazione!  Mi raccomando, non li appesantire troppo!  

 

Viva le maglie che… lasciano poco all’immaginazione!

boateng    hulkù    cavani    162006506-8e7ed600-7290-4993-8a17-96ab8fe8dbe4  10351375_10152201804333831_6425540069808357339_n

Mi sembra doveroso spendere due parole sulle maglie indossate dai calciatori durante queste partite mondiali (dite la verità, non aspettavate altro?!). Alzi la mano chi non ha notato che le magliette sono super attillate?
Comunque, belle o brutte che siano, quello che salta all’occhio, specialmente alle donne, è il fatto che sono molto aderenti. Aggiungi, poi il sudore, il caldo e voilà… non lasciano molto all’immaginazione. Dopotutto, anche le donne dovranno avere un buon motivo per seguire questi mondiali….

Le magliette sono così aderenti (mi chiedo come facciano a togliersele dopo la partita… magari le tagliano?!) che mostrano il fisico scolpito dei giocatori come quasi fosse nudo, e loro possono sfoggiare in mondovisione pettorali, addominali e bicipiti con tanto orgoglio.
Gli studiosi dell’estetica hanno trovato persino un nome per questa moda: si chiama “spornosexual”. Il termine descriverebbe, anche i calciatori strizzati nella maglietta così aderente da far esaltare i muscoli: si tratta dell’ultima frontiera del narcisismo maschile. Da Hulk a Boateng, da Balotelli a Cavani, fino a Drogba, Marchisio e Cristiano Ronaldo, è una gara di muscoli, altro che di gol.
Per quanto riguarda invece l’estetica delle divise, voto (a malincuore) la Francia. Con la divisa da collegiali blu scuro, con tanto di colletto simil polo, sono molto eleganti. Al secondo posto, metto l’Italia, stesso genere, ma purtroppo l’azzurro fa meno chic del blu, c’è poco da dire! Al terzo posto (strano ma vero) segnalo gli Usa: la prima maglia non mi dispiace, anche se la seconda fa tanto Capitan America, manca solo lo scudo. Tra le peggiori ci sono quelle del Belgio e del Camerun, ma anche il Messico non scherza…

Buona la prima!

balotelli  10388591_10152201687763831_4653758168981384527_n (1)

10262211_10152202381753831_3279074644604641535_n  10351375_10152201804333831_6425540069808357339_n

L’Italia con una signora partita batte l’Inghilterra 2 a 1. Una nazionale che non ti aspetti: superiore agli inglesi a centrocampo con Pirlo, De Rossi, Marchisio e Verratti su tutti. Darmian e Sirigu le due sorprese che incoraggiano il gruppo e un Balo in gol. L’unica pecca, la difesa un po’ troppo ballerina. Paletta non certo al meglio e troppo sbrigativo nel regalare calci d’angolo agli inglesi.

Ora venerdì c’è la Costa Rica.

Iker, io ti ricorderò sempre così…

Spain's captain Iker Casillas lifts the World Cup trophy after arriving at Madrid's Barajas airport

Con il cuore spezzato scrivo questo post. Anche i migliori possono sbagliare… e quando lo fanno, lo fanno alla grande! Iker Casillas ieri, contro l’Olanda, non si è fatto mancare nulla tra il repertorio di papere che un portiere può fare: uscita a vuoto, pasticcio coi piedi e posizione in porta non perfetta. Lui da campione, o ex campione, le ha fatte tutte in una partita. Un concentrato di gaffe da far rabbrividire anche al suo più grande fan, ma c’è da dire che la difesa non lo ha certo aiutato. Piqué e Sergio Ramos sembravano la brutta copia di Mexes e Zapata (e questo la dice lunga).

Ma, io Iker lo voglio ricordare in tutto il suo splendore: quando alzava coppe con l’eleganza e la frequenza con cui una modella cambia di abito, quando baciava in mondovisione la sua amata o quando posava da superfigo sulle copertine dei giornali. Ma sopratutto lo voglio ricordare quando parata l’imparabile sia con la Spagna che con il Real Madrid.
Ma che ti succede Iker?! Dove sei finito? Dov’è finito il campione che mi ha fatto spendere dei soldi per comprare la maglia… pure originale?! Già, nella finale di Champions l’unica cosa se sei riuscito a tenere tra le mani è stata la coppa… ma perché? Il piccolo Martin non ti fa dormire? Spiegaci…
Comunque, parate o non parate (alla fine giochi in squadre che non ho mai tifato) resterai sempre nel mio cuore!

10383011_796232383740322_1133024427877115708_n

Neymar, il campione simpatico come il morbillo a luglio

neymar_brasile

Il Mondiale brasiliano si è aperto nel segno di Neymar. È l’uomo (il ragazzino) del momento. Il giocatore più atteso non ha deluso e ha regalato al suo pubblico due gol, uno dei quali (il rigore) donato amichevolmente dall’arbitro giapponese Nishimura. Così, giusto per partecipare anche lui alla festa del Brasile!

Ok, il giocatore verde-oro è un vero talento, nonostante il taglio dei capelli davvero inguardabile, è uno dei più attesi del Mondiale, ed è un personaggio amato dai marchi pubblicitari e della stampa. Si vocifera di due, e dico due, modelle che se lo contendono (Ronaldo a confronto è un dilettante), è apparso sulla copertina di Vogue con Gisele Bundchen ed è la vera stella nascente del calcio con tutti gli occhi puntati addosso.

Non voglio entrare nel merito della sua bravura, perché è evidente (anche se con il Barcellona non è che quest’anno abbia brillato molto, ma va bene era il suo primo anno) e lascio i commenti tecnici ai giornali e agli esperti.
La cosa su cui voglio soffermarmi, è che Neymar è simpatico come il morbillo a luglio. Questa è la prima cartolina che mi è arrivata dal Brasile ieri sera. Ma, essendo un po’ che lo seguo, di questa sua antipatia me n’ero accorda da tempo. Si atteggia a superdivo tamarro, facendo quasi concorrenza a Cristiano Ronaldo e Mario Balotelli. Insomma, con la sua aria da ribelle imbronciato, a tratti un po’ forzata, sprizza antipatia da ogni poro e se la crede di brutto (almeno per me, sia chiaro).

Va be’, ma queste sono solo chiacchiere da donne, quello che conta è che faccia vincere il suo Brasile… ma ragazzì, un sorriso in più non guasta e per fare il divo hai tempo… Non vorrei che le attese più grandi si trasformino alla fine in colossali bluff! 

E se poi vincono le squadre che non ti aspetti…?

calcio-la-lezione-del-belgio-investir

In ogni edizione del Mondiale ci sono le squadre che hanno la definizione di “sorpresa”. Quelle squadre che sulla carta non sono le favorite, ma che possono contare su buoni giocatori e su un bel gioco e per questo rientrano appunto nella categoria “sorprese” o “rivelazioni”. Nazionali che non ti aspetti e che invece, partita dopo partita, riescono ad arrivare lontano. Ma spesso le sorprese non sono alla fine come uno se le aspetta.
Tra le squadre presenti in questo Mondiale, di possibili sorprese ne ho individuate alcune. Via, oggi mi cimento in un post serio (per quanto il calcio possa essere definito tale).

Tra le europee punterei sul Belgio. Favorito nel gruppo H, ha una rosa di primo livello, a partire dal portiere Cortois. In difesa può schierare Alderweireld, Vertonghen, Kompany, Van Buyten  e Vermaelen, mentre a centrocampo c’è Hazard, e in attacco Mertens e Lukaku.
Anche la Bosnia potrebbe riservarci delle sorprese. Nel suo gruppo ha solo l’Argentina di cui preoccuparsi. È una squadra giovane e con poca esperienza internazionale (è il suo primo Mondiale) e questo potrebbe penalizzarla, ma può vantare giocatori come Pjanic, Lulic e Dzeko. Da non sottovalutare!

Tra le africane punterei sulla Costa d’Avorio, che può arrivare agli ottavi grazie al talento di Yaya Toure, Drogba e Gervinho, e il Ghana: nonostante il girone non facile potrebbe sorprenderci con Essien, Muntari e Asamoha, e la personalità di Boateng.

Per il Sudamerica la vera rivelazione potrebbe essere la Colombia. È una squadra di veri talenti con Zuniga, Zapata, Yepes, Armero, Guarin, Cuadrado e Ibarbo, oltre a Rodriguez e Martinez. Ma l’assenza di Falcao potrebbe essere ben sostituita da Bacca del Siviglia, fresco vincitore della Europa League. Anche il Cile non è male con i talenti Vidal e Sanchez, oltre a Isla e Vargas, ma il girone è duro da passare.

Ok, queste sono le “mie sorprese”. Ora non resta che aspettare e vedere se ho ragione o no… se gli ho portato allegramente sfiga o se ci ritroviamo a metà luglio a guardare una finale tra Belgio e Colombia. L’attesa già mi logora!

Negli stadi brasiliani arrivano regole ferree

Tifosi

Arriva il codice etico per i tifosi. Sul sito della Coppa del Mondo la Fifa spiega al tifoso il codice di condotta da rispettare all’interno degli stadi.

Niente strumenti musicali (non ci saranno le vuvuzelas), e non ci sarà neanche la caxirola, la variante brasiliana della vuvuzela. Niente tablet ma gli smartphone sono ammessi. Si potrà tifare, cantare, esultare, ma senza alcun tipo di strumento musicale e senza trombette, fischietti e fuochi di artificio.

Le bandiere sono permesse, ma con alcune restrizioni. Le dimensioni non possono superare i 2 x 1,5 metri, mentre l’asta non può essere lunga più di un metro e deve essere fatta con materiale flessibile.

Occhio anche all’abbigliamento: non sarà permesso l’ingresso di magliette o altri indumenti che abbiano richiami ideologici e politici o che presentino scritte discriminatorie, razziste e xenofobe. Cibo e bevande assolutamente vietate, a meno che non si tratti di alimenti specifici per diabetici. Vietato l’ingresso agli animali.

Buon Mondiale a tutti!

 

Qui si respira un’aria Mondiale

L’Italia si è allenata ieri in vista dell’amichevole di stasera contro il Lussemburgo, che si giocherà alle 20.45 allo stadio “Renato Curi” di Perugia. La città ha accolto la squadra con grande calore e già un paio di ore prima dell’arrivo degli azzurri c’era una gran folla di tifosi ad attenderli. La partitella di allenamento si è svolta in un Curi vestito per le grandi occasioni, con due settori dello stadio, completamente pieni. L’accoglienza, non c’è che dire… è stata grandiosa!
Io devo ammettere, che era la prima volta che vedevo dal vivo la nazionale, e la cosa mi è piaciuta… anche se era solo un allenamento. Non sono una gran fanatica della nazionale… ma poi alla fine non mi perdo una partita!

Ecco alcune cartoline per iniziare a respirare l’aria Mondiale… 

balo  balo1  italia1                   ita  italia                   italia2

prandelli  prandelli2