Il Mondiale brasiliano si è aperto nel segno di Neymar. È l’uomo (il ragazzino) del momento. Il giocatore più atteso non ha deluso e ha regalato al suo pubblico due gol, uno dei quali (il rigore) donato amichevolmente dall’arbitro giapponese Nishimura. Così, giusto per partecipare anche lui alla festa del Brasile!
Ok, il giocatore verde-oro è un vero talento, nonostante il taglio dei capelli davvero inguardabile, è uno dei più attesi del Mondiale, ed è un personaggio amato dai marchi pubblicitari e della stampa. Si vocifera di due, e dico due, modelle che se lo contendono (Ronaldo a confronto è un dilettante), è apparso sulla copertina di Vogue con Gisele Bundchen ed è la vera stella nascente del calcio con tutti gli occhi puntati addosso.
Non voglio entrare nel merito della sua bravura, perché è evidente (anche se con il Barcellona non è che quest’anno abbia brillato molto, ma va bene era il suo primo anno) e lascio i commenti tecnici ai giornali e agli esperti.
La cosa su cui voglio soffermarmi, è che Neymar è simpatico come il morbillo a luglio. Questa è la prima cartolina che mi è arrivata dal Brasile ieri sera. Ma, essendo un po’ che lo seguo, di questa sua antipatia me n’ero accorda da tempo. Si atteggia a superdivo tamarro, facendo quasi concorrenza a Cristiano Ronaldo e Mario Balotelli. Insomma, con la sua aria da ribelle imbronciato, a tratti un po’ forzata, sprizza antipatia da ogni poro e se la crede di brutto (almeno per me, sia chiaro).
Va be’, ma queste sono solo chiacchiere da donne, quello che conta è che faccia vincere il suo Brasile… ma ragazzì, un sorriso in più non guasta e per fare il divo hai tempo… Non vorrei che le attese più grandi si trasformino alla fine in colossali bluff!
Concordo! :-)))
sono contenta che non sono l’unica a pensarlo… 😀