Sorteggi Champions e Roma-Milan

C’è chi spera di arrivarci e chi se la gioca. Sto parlando della Champions League. Stasera Roma e Milan si giocano un pezzetto di posto per accedere al torneo più prestigioso d’Europa. E’ inutile dire che tornarci, per entrambe, sarebbe molto importante. In casa Milan non si ricordano nemmeno quale giorno si gioca. “Quand’è che si giocava?” “Iniziava con ma M”
Intanto vediamo stasera che succede, vediamo quale delle due squadre effettivamente si merita questo posto.

Stamattina poi, ci sono stati i sorteggi di Champions League e riassumerei il verdetto con questa semplice frase: “Se avessi avuto nella vita la metà della fortuna (per non dire culo) che ha la Juve nei sorteggi di Champions… avrei realizzato tutti i miei sogni…” Ecco, credo che il mio pensiero sia ben chiaro.

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Casillas ci sta sempre bene

Se i bianconeri se la vedranno con il Porto di Iker Casillas (è bene sempre nominarlo quando ce n’è motivo), il Napoli ha pescato un osso un po’ più duro: il Real Madrid. Ma almeno si divertiranno, ne sono sicura… vada come vada!

Non importa se sei genoano o napoletano… se perde la Juve, sei contento

Se c’è una cosa che ho imparato da questi anni di blog è che, qualunque squadra tifi o da qualunque parte dell’Italia abitanti, quando perde la Juventus sei contento. Ovviamente, juventini esclusi. In pratica, se non sei bianconero, sei anti – bianconero. Una sorta di alleanza che va al di là del tifo per la propria squadra e che converge in un’unione verso un “nemico” unico: la Juventus.

Quando la Juve perde sono tutti contenti. Non ho mai, e dico mai, trovato uno che dicesse: “Mi dispiace, perché alla fine si meritava di vincere”. Mai successo. La Juventus, o la ami o la odi. E se la odi, la odi davvero.

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È un fenomeno sociale che andrebbe studiato. Perché, bene o male, le squadre che di cui non sei tifoso, comunque le tolleri.

L’Inter la prendi in giro e la compatisci. Tanto, la maggior parte delle volte, fa tutto da sola.

Napoli, Roma e Fiorentina tutto sommato, fanno simpatia. Almeno quando non vincono contro il Milan.

Lazio, Atalanta e Chievo non le amo particolarmente, ma non gioisco se perdono. È indifferente.

Sulle altre sono neutrale. No esulto quando vincono e non godo quando perdono.

Ma quando si tratta della vecchia Signora tutto cambia: nessuno è neutrale, nessuno è indifferente. Persino chi non segue il calcio – ho prove di quello che dico – è anti-juventino. Forse perché il vincente è spesso antipatico, forse perché ha la nomea di rubacchiare…
Fatto sta che, questo andamento l’ho notato in molte persone, sia nelle chiacchiere da blog che in quelle reali. Non importa se sei genoano o napoletano… quando perde la Juventus si festeggia. È una regola. Una religione. Amen.

Il problema è che festeggiano più loro… degli altri!

A Natale siamo tutti più buoni… tranne che con Higuain

A San Gregorio Armeno si stanno preparando per il Santo Natale e, non c’è che dire, si respira aria di perdono… e amore fraterno! Fantastico.

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Pure Maradona dice la sua…

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Queste sono le foto che ti inviano su WhatsApp i tuoi amici maschi, quando rientri nella categoria “Amici calciofili”.

“Le ho scattate per i miei amici calciofili, tu rientri nella categoria dopotutto!”
“Grazie! Ora come regalo mi aspetto un pallone e una divisa da calcio”. 

Higuain l’uomo dei sogni?! (Mah!)

A volte mi chiedo se il calcio non entri troppo nella mia vita. Beh, l’altra notte – onestamente non so come mai – è entrato nei miei sogni.

Ho sognato di essere la fidanzata di Gonzalo Higuain. Solo che lui era nascosto in un posto segreto, una sorta di protezione testimoni. Non so quale fosse il motivo di questa sua reclusione forzata: forse i napoletani lo cercavano e lui si era nascosto o forse lo aveva rinchiuso la Juve per non farlo andare in giro a mangiare. Nel sogno non me l’ha detto.

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Vebbè, male male non è…

Io cercavo di sapere dove fosse e mi arrabbiavo con tutti, perché nessuno mi voleva dire dove era nascosto il mio fidanzato. Cavolo, per uno che ne avevo trovato! In pratica, tutti sapevano  dev’era, tranne me. Forse, allora, voleva scappare da me?! Io però non mi sono arresa.

Poi sono arrivate due mie amiche, anticalcio per eccellenza, quindi ancora non mi spiego come sapessero il luogo, non che fosse scritto sulla Gazzetta, s’intente, che mi dicono: “Dai, vieni con noi. Lo sappiamo noi dov’è!“. Io ovviamente prendo la mia macchina: “Vi seguo, perché dopo non è che mi potete aspettare”, gli dico. Da furbetta quale sono, spero di restare almeno un po’ nella camera del mio fidanzato. Le mie amiche, quindi, mi accompagnano in un hotel con tanto di terme. Dopotutto, Higuain si tratta bene.

Insomma, arrivo in questo hotel tutta contenta, la mia amica mi accompagna alla camera di Gonzalo, bussa e se ne va. Lui apre, mi vede e rimane sorpreso. Poi mi fa entrare e ci salutiamo con un abbraccio…

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Sul più bello mi sono svegliata, cavolo. Ora che la situazione si faceva interessante. Però, vi confesso, che sul letto ci siamo arrivati!

Il calciomercato di Zeus… con Juve, Roma e Napoli (I parte)

Questo 2016 è stato segnato da un calciomercato attivo e ricco di grandi sorprese. Ci sono state grosse spese, si sono raggiunte vette d’esborsi che non si vedevano da anni, e rinnovamenti strutturali importanti. Se la Juventus si rivela ancora l’asso pigliatutto (grazie a posizionamenti in classifica di serie A, in Europa e allo stadio di proprietà), le altre squadre hanno messo sul piatto montagne di euro per rubare lo scettro della Serie A alla Vecchia Signora. Certe squadre l’hanno fatto capitalizzando al massimo i soldi che avevano, altre hanno venduto a proprietà straniere con alterni risultati.

Iniziamo con le “Regine” del campionato

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Vedi com’è contento…

Juventus

Ha fatto gli acquisti più grossi pescando dal mercato interno (Higuain dal Napoli e Pjanic dalla Roma) e ha portato in scuderia dei pezzi importanti nello schieramento internazionale. Tutto questo foraggiato dalla vendita di Pogba (grande colpo in uscita: venderlo per oltre 100 milioni è stato un gioiello di programmazione e tempismo) e Morata (era oggettivamente impossibile che rimanesse a Torino). Le soluzioni tattiche si sono arricchite, ma se dobbiamo trovare un vero difetto nella campagna della Juventus è non aver concretizzato in tempo il centrocampista centrale che, a tutti gli effetti, servirebbe come il pane. Detto questo, il conteggio economico segna positivo (l’unica fra le grosse in Serie A), ma l’esperienza dei giocatori ha portato all’invecchiamento della rosa (la seconda dopo il Chievo).

Roma

Il contrario, invece, per i giallorossi. I conti sprofondano in un rosso preoccupante (tutti i riscatti dei giocatori sono venuti al pettine e la Roma ha speso una quantità enorme di soldi per prendere a titolo definitivo i giocatori avuti in prestito), ma la rosa è stata rimodellata soprattutto in difesa. Migliorata? Non c’è stato un grosso via-vai nella parte centrocampo-attacco (partenza di Pjanic a parte), ma l’uscita dalla Champions League ha portato un potenziale d’incassi meno sostanzioso e questo ha limitato le mosse del ds Sabatini. Resta da vedere, come sempre, la capacità dell’ambiente di crescere (sarebbe ora!) e diventare una squadra invece che un ricettacolo di teste calde pronte ad esplodere.

Napoli

milik

Oddio, ma sembra Ken

Si fa vedere nel radar del calciomercato per due motivi: un positivo nei conti (dato dalla vendita di Higuain, ma anche l’aver gestito i soldi entrati con saggezza) e l’aver acquistato giocatori giovani (Giaccherini a parte). L’aver dato le chiavi dell’attacco ad uno “sconosciuto” Milik (all’Europeo non ha messo dentro un gol neanche a pagarlo, ma all’Ajax ci sapeva fare e, alla prima di campionato, l’ha messa dentro anche in Italia) e non aver venduto nessuno dei suoi nomi “grossi” è stato il dato più sorprendente. Squadra compatta e che conosce il modulo a memoria. Il dubbio è solo uno: ce la farà ad arrivare a maggio con le forze e la testa funzionante? Negli ultimi anni, i giocatori arrivavano a marzo con le polveri bagnate.
e alle caratteristiche della squadra.

…continua

Ringrazio  Zeus per questo post e per aver scritto per me di calciomercato che, ammetto, non mi entusiasma affatto

Ricominciamo!

Ogni volta che si ricomincia, lo si fa sempre con i migliori propositi. Accadeva quando iniziava la scuola o l’università e accade ogni volte che inizia un nuovo anno o quando ritorna il campionato di calcio.

La speranza è sempre tanta. La speranza di vedere un buon campionato competitivo, divertente, equilibrato, regolare, avvincente e tutta una lista di aggettivi positivi.

Febbre a 90'

Le sue sono parole sante!

Ma come sarà effettivamente quest’anno calcistico?

Dominato dalla super Juve che ha creato un vero squadrone (nulla di ironico, lo penso, ahimè, davvero)

Le milanesi made in Cina arrancheranno dietro: quella nerazzurra ha più possibilità di quella rossonera

Roma e Napoli le eterne seconde/terze? (mi sa anche a ‘sto giro…)

Povero di campioni: partono ma non ne arrivano altri

Con pochi soldi e poche idee…

Con un mercato più di nomi che di fatti

Va be’ nonostante tutto si ricomincia. Ricominciano “le ansie” e le arrabbiature, gli sfottò e le urla. Si ricomincia a tifare e ad andare allo stadio. Ricominciano le domeniche (e non solo) davanti alla tivù e le serate con gli amici davanti a una partita. Tornano gli insulti a Chiellini e a Montolivo, tornano le parolacce di Buffon e commenti fuori luogo di chi non capisce il calcio. E soprattutto tornano quelli che in questo periodo pronunciano la solita e noiosa frase: “Oddio, ma che, già ricomincia il campionato?!” “Sì, domenica già ricomincia il campionato!”

Per voi, invece, che campionato sarà? Se vi sbizzarrite, potrei raccogliere tutti i vostri desideri e farci un post collettivo.

Natale con I-cardi (il nuovo film di De Laurentiis)

La sceneggiatura del film di Natale è già sul tavolo di Aurelio De Laurentiis. Sono iniziate in questi giorni le riprese.
Protagonisti: Mauro Icardi e la mogliettina procuratrice Wanda Nara, Christian De Sica, che non può mancare, riunito per l’occasione con Massimo Boldi. Special guest Maxi Lopez e Karim Benzema. Ma anche personaggi a sorpresa.

La sceneggiatura

Wanda Nara, incinta del quinto figlio a 29 anni (non c’entra nulla, ma volevo sottolinearlo) è in un albergo di Napoli in attesa che De Laurentiis le porti il contratto del marito per essere esaminato. La sua speranza è che sia corto da leggere e che ci siano tante figure. Dopo essersi preparata per l’incontro e indossato il suo vestito migliore: un completino intimo tigrato – perché si sa, a Napoli fa sempre caldo. Anche a Natale – ammazza il tempo facendosi selfie “culo all’aria” da postare su Instagram.

Un selfie tira l'altro... e Wanda passa la giornata

Un selfie tira l’altro… e Wanda passa la giornata

Ma il pericolo è dietro l’angolo: in camera entra per sbaglio Christian De Sica. Avrà davvero sbagliato stanza?! Chissà?! Lo spettatore resterà con questo dubbio. O forse poi verrà svelato.

“Ao! E chi è sta smandrappata? Ora me la calzo!”. Ma mentre pronuncia la frase, scivola sul tubetto di crema depilatoria lasciato in giro da Wanda e le cade addosso da dietro. Tanto bene… Continua a leggere

Quiz: cosa c’è di strano in questa foto?

Stasera c’è di nuovo il campionato. Oh, non ci si può distrarre un attimo, che questi tornano subito in campo… Anzi, tecnicamente è iniziato ieri con l’incontro tennistico Napoli-Bologna 6-0: volevo dire al Napoli che anche se ha fatto sei gol, sempre tre punti prende…

Il Milan giocherà domani, ma vorrei sottoporvi a un quiz. Guadate bene la foto qui sotto, scattata dopo la vittoria dei rossoneri contro la Sampdoria e pubblicata su Instagram da Mario Balotelli.

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C’è una cosa strana che appare e che non credevo esistesse nella realtà. Vi do le diverse opzioni:

  1. c’è solo un italiano
  2. c’è un giapponese ma non ha scattato lui la foto
  3. è una foto scattata dopo una vittoria del Milan
  4. anche Balotelli ha i denti e sa sorridere
  5. Menez (per quello che si vede) fa parte ancora della rosa del Milan
  6. hanno sbagliato il risultato con le dita, perché hanno vinto 1-0 e non 2-0
  7. oggi sono decisamente scema e mi sono inventata questo giochino inutile
  8. è uno scatto interraziale
  9. Zapata fa l’autostop
  10. buttarsi nel mezzo potrebbe essere divertente

Ecco, dovete dirmi, quale secondo voi è il motivo che rende (almeno per me) questa foto degna di essere pubblicata. Insomma, qual è la cosa “sorprendente” tra quelle elencate?  

Cosa si diranno Mancini e Sarri… scommettiamo?

Stasera c’è Inter-Napoli. Ma il vero match che tutti aspettano è quello tra Mancini e Sarri. Cosa si diranno dopo i finocchi, le spiate in tivù, le scuse e gli insulti?

FC Internazionale Milano v Empoli FC - Serie A

Ecco cosa potrebbe dire Sarri a Mancini e le relative quote scommesse: 

“Finalmente ti sei tolto quella sciarpina da fin.. to gggiovane” 2,70

“Hai dei capelli di un colore indefinito. Non è ora che rifai la tinta?” 3,10

“Il terzo posto? Uahauaha” 1,80

“Carciofo” 1,50

“Facciamo pace… dai, dammi un bacio” 8,50

“We statt accort, afor sta un ca vatt e sciem…” (Ehi, presta molta attenzione alla tua incolumità fisica, fuori c’è uno con l’abitudine di malmenare gli scemi…) 7.50

Mancini prima di fare la spia in tivù, potrebbe rispondere:

“Tu quella tuta da benzinaio ancora non l’hai tolta, invece?!” 2.80

“Hai un’eleganza che a confronto Salvini è un modello di Hugo Boss” 3,75

“Maurì saluta lo scudetto! Uhahaha” 2,10

“Zucca… vuota” 1,30

“Finocchio sì, ma fino a un certo punto” 1.05

“We, terun! Và a dà via i ciap!” (Hei, terrone, vai a quel paese!) 3.15

 

*Secondo voi invece cosa si diranno o su quale scommettereste?  

**Ho fatto parlare i due allenatori nei dialetti delle squadre che allenano perché era più divertente.

L’imprevedibile virtù dell’essere Higuain (Gintoki dice la sua)

Quindici anni fa lessi su un diario al liceo: “Il destino è la strada che separa la rassegnazione dall‘ostinazione”. A parlare è Gintoki, che da napoletano ci racconta Higuain.

La strada di Gonzalo Higuain di questa stagione parte il 31 maggio 2015, al minuto 31 del secondo tempo. In campo Napoli e Lazio si stanno giocando l’accesso ai preliminari di Champions League. Il punteggio è 2 a 2, dopo che i biancocelesti nel primo tempo avevano segnato con Parolo e Candreva i gol che sembravano aver chiuso al Napoli ogni speranza. Higuain aveva rimesso la partita in equilibrio e, al summenzionato minuto 31, sul dischetto del rigore aveva davanti il pallone per completare l’opera di rimonta. Come nei migliori film, essere l’eroe che salva la baracca, il condottiero che si erge a trascinare i suoi fuori dal pantano verso la vittoria.

Dato che lo sport, per fortuna o purtroppo, non è un’invenzione di Hollywood, l’esito è stato diverso e quel rigore è finito in Curva. La Lazio poi vinse l’incontro per 4 a 2.

Udinese Calcio v SSC Napoli - Serie A

Da quel momento sarebbe potuto accadere di tutto. Stampa e opinionisti hanno spesso lasciato spazio alla fantasia nelle loro analisi. Higuain scontento. Higuain va via da Napoli. Higuain stanco dell’ambiente. Higuain sconfortato dal non vincere. Higuain rassegnato.
La strada di Higuain quest’anno è stata invece quella dell’ostinazione. Del perseguire col tentare di scrivere il finale di quel film e vincere a Napoli. Ad avviso di chi scrive, la testardaggine è un marchio caratteriale che rappresenta l’intera sua storia sportiva. E anche quella personale, visto che da bambino sconfisse una meningite fulminante. Continua a leggere