Se c’è una cosa che ho imparato da questi anni di blog è che, qualunque squadra tifi o da qualunque parte dell’Italia abitanti, quando perde la Juventus sei contento. Ovviamente, juventini esclusi. In pratica, se non sei bianconero, sei anti – bianconero. Una sorta di alleanza che va al di là del tifo per la propria squadra e che converge in un’unione verso un “nemico” unico: la Juventus.
Quando la Juve perde sono tutti contenti. Non ho mai, e dico mai, trovato uno che dicesse: “Mi dispiace, perché alla fine si meritava di vincere”. Mai successo. La Juventus, o la ami o la odi. E se la odi, la odi davvero.

È un fenomeno sociale che andrebbe studiato. Perché, bene o male, le squadre che di cui non sei tifoso, comunque le tolleri.
L’Inter la prendi in giro e la compatisci. Tanto, la maggior parte delle volte, fa tutto da sola.
Napoli, Roma e Fiorentina tutto sommato, fanno simpatia. Almeno quando non vincono contro il Milan.
Lazio, Atalanta e Chievo non le amo particolarmente, ma non gioisco se perdono. È indifferente.
Sulle altre sono neutrale. No esulto quando vincono e non godo quando perdono.
Ma quando si tratta della vecchia Signora tutto cambia: nessuno è neutrale, nessuno è indifferente. Persino chi non segue il calcio – ho prove di quello che dico – è anti-juventino. Forse perché il vincente è spesso antipatico, forse perché ha la nomea di rubacchiare…
Fatto sta che, questo andamento l’ho notato in molte persone, sia nelle chiacchiere da blog che in quelle reali. Non importa se sei genoano o napoletano… quando perde la Juventus si festeggia. È una regola. Una religione. Amen.
Il problema è che festeggiano più loro… degli altri!
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