Trump avrò i tuoi capelli

Oggi tutti parlano di Trump e le battute sui suoi capelli si sprecano. Cerco di vedere il lato positivo della sua scioccante elezione: il colore dei suoi capelli.
I miei dopo due shampoo sono diventati arancioni, tra il colore dei cachi e quello della zucca, per la precisione. Volevo diventare la Sirenetta e invece sembro un tifoso dell’Irlanda mascherato.

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Escludendo la barba potrei essere io in foto

Ma voglio fare di meglio. Punto con il prossimo lavaggio al “bellissimo” giallo paglierino del neo presidente Usa. Sarò o no di moda? Più che altro ci riuscirò?

Allego foto per far vedere come erano i miei capelli appena uscita dalla parrucchiera e come vorrei che tornassero il prima possibile. Anche mia madre oggi mi ha detto: “Agnè (perché quando mi rimproverano tutti mi chiamano così) vai a rifare il colore… non ti si può vedere” Grazie mamma!

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P.s. Nei prossimi giorni parlo di Pioli, promesso!

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Rosso di sera… ma anche di mattina

I gialloRossi sono in testa al campionato, i Rossoneri sono tornati a vincere (miracolo!), i biancoRossi del Perugia hanno vinto il derby, i Rossoblu del Bologna non sono più ultimi…

Quindi ho pensato di omaggiare tutti questi ROSSI (escludendo Valentino, non entro nel merito e nemmeno mi interessa) con i miei nuovi capelli! Nel bene o nel male è stato il weekend dei Rossi…

Ok, dal vivo sono anche più rossi, tanto che ieri sera un mio amico mi ha detto: “Ti lamentavi che erano poco accessi, sembri Wanda Marchi!”, lui ha sempre una parola d’incoraggiamento per me…

Comunque, non sono ancora come la Sirenetta – mio obiettivo finale – ma mi devo fermare in tempo per evitare di assomigliare al pagliaccio del McDonald.

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Ecco il risultato… mi scuso con chi credeva fossi una tifosa sexy e tettona, con chi m’immaginava diversa e con chi pensava che fossi un mix tra Ilaria D’Amico e Fabio Caressa…

Visto che avete partecipato virtualmente al cambio dei miei capelli, mi sembra giusto farveli vedere…

…e non aggiungo altro!

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*Anzi no, voglio aggiungere un commento sulla partita della Roma di ieri sera: a Roma oramai se magnano de tutto, anche i gol… Mamma mia. Ha fatto quasi peggio del Milan nella finale contro il Liverpool.

**Tra poche ore saluterò (forse per sempre) il mio colore di capelli, che ho tenuto in testa per oltre 30 anni… è ora di cambiare. So che non ve ne frega nulla, ma volevo dirvelo! 

Buoni propositi… che faticherò a rispettare

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Nonostante scrivo di un argomento non prettamente femminile sono stata nominata dalla cara blogghista del blog cristinadellamore, che ringrazio, per l’iniziativa “5 buoni propositi per il 2015 : ovvero parlare agli altri blogger delle cose che ancora non facciamo e che dovremmo fare nella nostra beauty routine”.  Si tratta di un tag ideato da deirdredixitbiancanevemakeup.

Ecco le semplici regole:
– citare gli ideatori (taggandoli);
– se si vuole, invitare altre amiche a partecipare.
– l’hashtag “ufficiale” è: #propositibeauty2015.

Gli argomenti sono:
– viso
– corpo
– capelli
– makeup & nail
– alimentazione

Ok, ora, dopo averci pensato attentamente, vi dico quali sono i miei buoni propositi di bellezza per questo 2015. Propositi che, già mi vedo, faticherò a rispettare.

viso: imparare a struccarmi con cura anche quando sono stanca e vado a letto tardi. Capita che mi lavo il viso e via… e non va bene.

corpo: fare più ginnastica per mantenermi in forma… ma la mia pigrizia non ha limiti. Io lo sport preferisco guardarlo e non farlo. Oops!

capelli: proposito già messo in pratica la scorsa settimana. Cambiare il taglio dei capelli e della frangia. Un taglio decisamente gggiovane. Fatto!

make up & nail: comprare un rossetto rosso fuoco. Già è nella lista delle cose da comprare al prossimo giro in profumeria.

alimentazione: io mangio tutto e sono magra, ma prometto di mangiare meno cioccolata… ma sarà durissima. Non posso farne a meno.

Ecco le mie nominatio:
cippes.wordpress.com
forsehopersolechiavi.wordpress.com
preferiscounpalloneaduntacco12.wordpress.com

Il portiere e l’attaccante: amici… per i capelli (e non solo)

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“Due sportivi due ragazzi per il calcio sono pazzi, son portiere e attaccante… loro vogliono sfondare e campioni diventare per poter così giocare nella squadra nazionale…” 
Oggi ho sfoderato tutta la mia conoscenza musicale abbinata ai cartoon… cioè, ma che citazione (seppur scontata) ho tirato fuori?!

Perché, Genoa-Milan non è solo una partita per un posto nei piani alti della classifica, ma è anche lo scontro-incontro tra Mattia Perin e Stephan El Shaarawy. Il portiere e l’attaccante. Amici da sempre, cresciuti insieme nelle giovanili del Genoa e futuri protagonisti in nazionale (almeno si spera).

Due che dei capelli hanno fatto il loro marchio di fabbrica: la cresta sempre super ingellata di Stephan (non gli si sposta un capello nemmeno dopo 90 minuti di gioco. Ma come fa?! Solo Zanetti faceva meglio) e il taglio da bravo ragazzo con frangia lunga, (“con la quale prende la mira per parare” – parole sue) di Mattia.

I capelli però non rispecchiano la loro personalità: perché da quello che ho letto e dalle interviste rilasciate, il primo è introverso, posato e tranquillo, mentre il secondo è più estroverso e ha quella vena di follia tipica dei portieri. Forse è per questo che sono tanto amici, si completano a vicenda.

Il verdetto della partita?! Il cuore mi direbbe una cosa sola, ma Perin mi sta decisamente simpatico… sarà per il mio debole per i portieri e per quelli con la frangia.
Comunque, Genoa-Milan è la sfida tra Mattia e Stephan: chissà chi vincerà?! Il portiere o l’attaccante? L’estroverso o l’introverso? Il rossoblu o in rossonero? Le mani o i piedi?

 

Barbara dai mille colori! (tieniti gli stessi capelli per almeno un mese)

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Barbara prendi una decisione… è giunto il momento che qualcuno te lo dica. Oggi potrei parlare dell’umiliazione dell’Inter in casa contro il Cagliari, del Milan che non vince più, del Napoli che è tornato a vincere, del derby di Genova o di Roma e Juve sempre in vetta, invece voglio affrontare un argomento che mi sta più a cuore… i capelli di Barbara Berlusconi. Questa donna, ogni volta che si vede, ha un taglio o un colore diverso. Ma perché?!

Ti prego Barbarina, prendi una decisione e almeno per un mese tieniti sempre gli stessi capelli. Forse la mia è solo invidia perché sono anni che non riesco a cambiare taglio e colore, ma anche così è troppo. Non riesco a starle dietro: è passata dal biondo platino al castano chiaro, dal rosso al castano scuro, nella versione con o senza frangia. Tutto questo nel giro di un anno o poco più. Ci sono donne che nemmeno in una vita intera cambiano così spesso i capelli. Ma come fa?! Un po’ la invidio… ok l’ho detto!

Si dice che questo è sintomo d’insoddisfazione e di voler cambiare qualcosa nella propria vita o qualcosa dentro di noi, quindi mi chiedo cos’è che non soddisfa Barbara e cosa vorrebbe cambiare nella sua vita?! (oltre all’allenatore del Milan). Aiutiamola a capirlo così smette di inquinare con le sue tinte.

Vorrei lanciarti una sfida… Cara Barbara resta con gli stessi capelli per almeno sei mesi: vediamo se ci riesci! E se il Milan vince lo scudetto, via con un bello shatush rossonero.     

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Zanetti, 19 anni con la stessa maglia e gli stessi capelli

Zanetti sempre uguale nel corso degli anni

Zanetti sempre uguale nel corso degli anni

Domenica sarà la sua ultima partita a San Siro con la maglia dell’Inter. Sono passati 19 anni, era il 1995, quando Javier Zanetti arrivò dall’Argentina a Milano per indossare la maglia nerazzurra numero 4 e, dopo aver giocato 856 partite, lascerà la squadra. Zanetti dal 1998 è il Capitano dell’Inter, “è” l’Inter nel bene e nel male: dalla sconfitta il 5 maggio del 2002 a quella nel derby di Champions nel 2003 contro il Milan, fino alla vittoria dello scudetto nel 2007 e al Triplete nel 2010.

Ma Zanetti è famoso e lo sarà sempre anche per la sua pettinatura inossidabile. Il suo ciuffo, sempre uguale da 20 anni (fregandosene della moda), che non si è mai mosso nemmeno dopo 90 minuti di corsa sulla fascia. Mi sono sempre chiesta che gel mettesse o che spazzola usasse per fare la piega ai capelli… visto che a me la frangia mi si spettina anche solo se sbatte una porta in casa. Un mistero che non riuscirò mai a spiegare. Va be’!
La bandiera dell’Inter nonostante gli anni passati è rimasta sempre uguale: tutti invecchiano, mentre lui resta un eterno ragazzo (sarà mica un vampiro?!): stesso ciuffo, rughe quasi inesistenti e stessa espressione di quando ventenne è arrivato in Italia.
Sarà retorico dirlo… perché sono sempre i migliori quelli che se ne vanno (in questo caso solo dal campo di calcio), ma Zanetti è stato e, lo è ancora, un esempio di professionalità e correttezza sia sul campo che fuori…. e queste parole arrivano da una che non è mai stata una sua fan scatenata! Anzi, in alcuni momenti lo avrei proprio strozzato… anche solo per vedere se in quel caso il ciuffo cedeva!

Quello che ho… imparato guardando le partite

 

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Sono anni che vedo le partite di calcio e devo ammettere che di cose ne ho imparate tante, anche quelle che non hanno proprio a che fare col calcio giocato.

Ho imparato che nonostante i calciatori si allenino tutti i giorni per diverse ore, in alcuni momenti appena vengono sfiorati cadono. Nemmeno fossero le tessere del domino. Mi chiedo come mai…?! Mah!

Ho imparato che appena sputano o fanno cose peggiori con il naso (confesso di non sapere nemmeno come scrivere una cosa del genere) vengono inquadrati dalla telecamera. Preparano la saliva e… zac, la regia fa un fermo immagine di cinque secondi. Piccolo suggerimento: non è che dovete farci vedere proprio tutto di una partita, qualcosa potreste anche evitarcelo! Grazie.

Ho imparato che non tutti i falli sono uguali: quando vinci resti in terra venti minuti per un’unghia spezzata e fai entrare il medico, quando perdi ti rialzi e giochi anche con un taglio di venti centimetri in testa. Serve il medico? No, è solo un graffio.

Ho imparato che la parte migliore di una partita è quando la telecamera entra negli spogliatoi… Solo che, se ne beccasse mai uno nudo! Grrr

Ho imparato che allo stadio, quello che si siede vicino o dietro a te, è sempre un “fine” esperto di calcio e usa un linguaggio con il quale potrebbe rinnovare l’Accademia della Crusca. È un po’ come al cinema, se c’è uno con la tosse, stai pur certo che te lo ritrovi sempre seduto dietro!

Ho imparato che esiste uno spray miracoloso che guarisce ogni male. Chissà, se fa lo stesso effetto sui miei capelli? E soprattutto, dove si compra?!

Ho imparato che in molti vanno allo stadio solo per mangiare i semi salati e buttare le bucce per terra… prova a farlo a casa e ti ritrovi ricoverato con una commozione cerebrale, causata da tua madre o da tua moglie.

E poi dicono che il calcio è diseducativo…

Ma cosa hanno in testa?!

Quale donna andrebbe in giro con dei capelli così strani? Io me lo domando ogni volta che li vedo in campo. È vero, in fatto di capelli tra uomo e donna c’è un abisso. E i calciatori rappresentano l’apoteosi di questo.
È inimmaginabile che una donna possa andare a fare la spesa, uscire con le amiche o recarsi al lavoro con in testa le acconciature di Gervinho, Nainggolan o Paletta. Preferirebbe la morte. Questi invece hanno il coraggio di farsi vedere in mondovisione. Sono veramente degli eroi!
Ecco la mia personale classifica (perché noi donne, oltre ai piedi, guadiamo anche il look dei calciatori).

Stile “Stele di Rosetta”

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Nainggolan e Balotelli tra strisce, mezze lune e geroglifici, usano la testa per scrivere!

In piscina con le creste

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Portatori sani di creste sono El Shaarawy e Hamsik. Ogni volta che li vedo mi chiedo: “come fanno a mettersi la cuffia per andare in piscina?!”

La variante Pogba

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Racchiude in se, sia la cresta stile scopettone per pulire la cappa del camino, che le strisce per attraversare la strada. Che mix!

Help… un parrucchiere

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Paletta (neo convocato in Nazionale) un salto dal parrucchiere lo deve fare. Prandelli dovrebbe obbligarlo. Altrimenti abbassa la media del look dell’Italia.  Anche Pandev è ora che si dia una rasata. Quel ciuffo in mezzo alla pelata non si può guardare. Nemmeno il vecchietto vicino a casa mia andrebbe in giro così.

Uno snorky in campo

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“Palacio ma perché hai quel filo svolazzante attaccato alla testa?!” Ma sei uno snorky cresciuto? Penso che, se lo tagliasse potrebbe rinsavire e decidere di lasciare l’Inter.

Treccine vaganti

Gervinho
Dire che Gervinho ha l’attaccatura alta è un eufemismo, perché in pratica ha i capelli solo dietro, come fossero attaccati con la colla. Non togliere mai la fascia! Nemmeno sotto la doccia…

Ma cosa hanno in testa?

Conte non ha mai avuto fortuna con il Capello

Antonio Conte

Antonio Conte

Non avrei mai pensato di arrivare a dirlo, ma sono d’accordo con Antonio Conte. Oddio, l’ho detto! Perché Conte non è che sia un simpaticone, ma tutta questa diatriba tra lui e Fabio Capello me lo ha fatto rivalutare. Ho trovato le sue risposte a mister Capello decisamente appropriate.  Ha fatto proprio bene. Ma d’altronde l’allenatore della Juventus con i capelli non è mai tanto andato d’accordo. Sono un po’ il suo tallone d’Achille. Spesso si è parlato della sua chioma spuntata così dal nulla: un giorno era pelato e il giorno dopo aveva un crine da fare invidia a Satomi di “Kiss me Licia”. Miracoli della scienza! È come un Sansone dei nostri tempi: più i capelli crescono (con trapianti e parrucchini) più ha forza e vince. Potrebbe essere questo il suo segreto… 
Fatto sta che Conte non vuol essere preso a capelli (con quello che gli sono costati!) da Capello e risponde ad una antipatia nata nel 2004 quando l’allenatore della Russia lo estromise sia dalla rosa che dallo staff della Juventus. Se l’era legata al dito o chissà, magari aveva fatto una treccina ai capelli per ricordarsi la vendetta…?!