Si torna in campo con lo scudetto sul petto

Dove eravamo rimasti?! Ah sì, al Milan che diventava Campione d’Italia. Per problemi personali non ho festeggiato come avrei voluto e non mi sono goduta al massimo questa super vittoria – solo una foto ricordo con i capelli tinti di rosso e nero, e la Gazzetta il giorno dopo. Ma ho goduto ugualmente con messaggi e videochiamate con i miei amici milanisti. Oh, l’astinenza è stata lunga 11 anni!

E ora si ricomincia. Torna il campionato, tornano gioie (speriamo molte) e dolori (speriamo pochi) e tornato le partite e gli sfottò. Che stagione sarà? Una stagione sicuramente strana, che in autunno si bloccherà per i Mondiali: un mese in cui noi italiani guarderemo gli altri giocare e divertirsi. Degli spettatori decisamente tristi, mettici pure che è novembre, e lo sconforto mi assale già ora.

Chi è la favorita alla vittoria finale? L’Inter, come lo scorso anno? (qui non si sente ma c’è la mia risata malefica). La Roma, con i suoi acquisti importanti? La Juve, un po’ spaesata ma pure sempre la Juve? Il Napoli rimaneggiato? O aspettiamo un bis del Milan? (qui non lo vedete ma sto facendo le corna). Lo scopriremo solo vivendo!

Di sicuro c’è che mancano poche ore al calcio d’inizio della stagione 2022/23 e che il Milan scenderà in campo con lo scudetto sul petto. Io non vedo l’ora! Voi siete pronti?! Avete già lavato la maglietta e tirato fuori la sciarpa? Io, ora vado a preparare la maglietta… una rinfrescatina e si parte con il tifo.

Buon campionato a tutti! E che vinca il migliore (il Milan).

Si torna in campo

Finalmente domani torna il campionato di calcio tra attese, gioie (speriamo tante) e dolori (speriamo pochi). Una stagione abbastanza in bilico a mio avvio: la Juve con Allegri è torna a essere la favorita, il Milan si è rinforzato, l’Inter ha perso pezzi pregiati ma la struttura è rimasta la stessa, la Roma ha l’arma in più Mourinho così come Lazio e Napoli possono contare su ottime guide. Insomma, tutte potrebbero essere delle vere papabili per lo scudetto. Voi che ne pensate?

Di certo c’è che ci divertiremo. Anche la serie B promette scintille e – come la definiscono gli addetti ai lavori – è la più competitiva e interessante di sempre. Anche io sono dello stesso avviso, soprattutto perché è tornato il Perugia e con la Ternana (anche lei neo promossa) si riaccende il derby. Già gli amici ternano-juventini hanno iniziato a farsi sentire… Annamo bene! Ritirano fuori la testa come le talpe dalla tana.

Mi sto fregando le mani per gustare questi campionati, che non avranno le stelle del PSG, ma che possono comunque riservare delle belle sorprese! Io ho solo il terrore di una cosa: la maglia numero 9 del Milan addosso a Giroud.

Voi che campionato vi aspettate? O meglio, che stagione vorreste vedere?

La parte difficile è capire dove vederla: Dazn, Sky ma solo 3 partite, Infinit+ la Champions League e poi Amazon, la radio e il televideo. Occorre fare uno specchietto riassuntivo da appendere la frigorifero per capirci qualcosa. Già mi vedo, farò sicuramente confusione. Penso seriamente di chiudere qui e andare a fare davvero uno schema riassuntivo.

Va be’, che dire, buon campionato a tutti e che vinca il migliore… cioè il Milan!

Una strana settimana di calcio

Questa settimana – calcisticamente parlano – è stata veramente assurda. Potremmo dire: “ricca di colpi di scena“. Dopo la serata fantastica di domenica – dove per l’ansia durante Atalanta-Milan mi sono mangiata tutte le unghie che faticosamente avevo fatto ricrescere (Milan in Champions dopo 7 anni e Juve quarta e sotto i rossoneri, non accadeva da un decennio) – lunedì ci siamo svegliati con Gigio Donnarumma che faceva le bizze e con un nuovo portiere, Mike Maignan, in arrivo dalla Francia. Così, senza nemmeno un accenno prima, una parola di preavviso. Nulla. Ma Paolo – figlio di Cesare – Maldini già tutto sapeva e non si è fatto circuire da Raiola e ha allegramente mandato Gigio affa…re il portiere da un’altra parte. Ciao, Gigio… ora trovati una squadra che sta alle tue condizioni!

Martedì è stato il giorno di Antonio Conte che con i suoi bei capelli ha lasciato l’Inter da campione d’Italia, ma l’ha pur sempre lasciata. Questione di soldi! “Più che un ciclo erano solo delle perdite” (come ho letto su Twitter).

Fatto sta che l’Inter mercoledì si è svegliata senza allenatore. Quel giorno, oltre alla finale di Europa League vinta grazie a un portiere che ha fatto tutto da solo, segnato e parato; è iniziato il valzer delle panchine e il toto nome post Conte. Si vociferata anche di un certo Mario Draghi, ma non credo che se ne farà nulla. Così è iniziata a circolare la voce di Simone Inzaghi, che sembrava avesse rinnovato con la Lazio ma poi – improvvisamente – si è liberato. Comunque attendiamo conferme. Quanto vorrei essere in questo momento nell’ufficio di Lotito.

Si è così arrivati a giovedì che ha regalato il ritorno di Max Allegri alla Juve e l’addio di Andrea Pirlo e della sua Pirlolandia, che è durata poco più della Superlega.

Oggi (venerdì) è il giorno di Allegri che, dopo essere stato mandato via come un cane rognoso, viene annunciato ufficialmente sulla panchina bianconera: si vede che ora i risultati contano più del bel gioco! Vediamo se ‘sta minestra riscaldata sarà più saporita. In più, Juric nel giro di 12 ore ha lascito il Verona alla volta di Torino, sponda Toro.

Domani, poi cosa ci aspetterà oltre alla finale di Champions League? Attendo fiduciosa qualche novità.

Il settimo giorno poi ci si riposa, o sbaglio?

Secondo ogni più rosea aspettativa

Alzi la mano – sto parlando coi tifosi del Milan – chi non ha pensato dopo il rigore sbagliato da Kessie: “Ecco, ora ce ne fanno 3”. Passare dello 0-1 al 2-1 sarebbe stato un attimo. Invece non è andata così. Il Milan ha tenuto botta, non si è fatto abbattere dall’errore e ha vinto la partita. Va detto per onor di cronaca che la Juve non ha fatto chissà che partita: praticamente non ha quasi mai tirato in porta e l’arbitro Valeri ha toccato più palloni di Ronaldo, che si vedeva che era scazzatissimo e che avrebbe preferito andare a cena con Messi piuttosto che giocare ‘sta partita.

Tutto a favore del Milan, che ha giocato la sua gara senza strafare. Due tiri da fuori (a me Rebic che fa ‘sti gol e nemmeno esulta, come se fossero la cosa più normale del mondo, mi fa morire!) e un calcio piazzato… forse anche per questo il risultato fa godere ancora di più i tifosi rossoneri.

Come avevo già scritto in precedenza, avrei firmato per un pari che però non sarebbe servito molto al Milan per qualificarsi in Champions League. Invece, secondo le più rosee aspettative si è realizzato questo risultato che lo favorisce anche negli scontri diretti con la Juve.

Vabbè, godiamoci questa settimana di festeggiamenti – il Torino è vicino – e di sfotto contro gli juventini – io non mi sono risparmiata: erano anni che aspettavo e in silenzio incassavo. A ‘sto giro mi sono divertita io! Eccheccavolo!

Un mio amico juventino lunedì mattina mi ha pure telefonato per discutere della partita:

“Ma che fai, chiami pure?! Non ti è bastata l’umiliazione di ieri sera?”

“Sono sportivo”

“E da quando: da oggi?!”

Poi è iniziata una corona di lamentele su allenatore, presidente, direttore sportivo… Io ascoltavo e sogghignavo da me e me.

La settimana del derby

Come già detto in altri post, il derby a distanza vale poco, ma – almeno per me – non per questo è meno sentito. Sono prontissima e carichissima per domenica, e anche un po’ emozionata. Mi succede sempre quando il Milan gioca partite importanti… oky direte voi: “Quindi è molto tempo che non ti emozioni?!” Sbagliato. Mi sale l’adrenalina di attesa anche per Milan-Juve o quando gioca con Roma e Napoli, pur sapendo che il rischio di sconfitta è alto.

La gara di domenica, devo essere onesta, la vedo più a favore dell’Inter, ma si sa… l’Inter è pazza e il Milan potrebbe essere cinico e – considerando che gioca un filino meglio rispetto a prima – approfittarne. Ma voglio star zitta e non fare pronostici.

Io non ne faccio mai… ma almeno per questa volta, fatemi essere un po’ positiva. Il Milan non vince il derby in campionato dal 2016… sarebbe anche ora, no?!

Va bene – basta – me ne sto zitta! Parlerò solo dopo le 23 di domenica 21 ottobre. Oppure potrei tacere per sempre!

La mia preparazione è già iniziata!

Il derby a San Siro

L’unico – per ora – derby milanese che ho visto a San Siro è stato quello del 7 gennaio del 2001, finì 2-2, in porta per l’Inter c’era Frey, a Milano aveva fatto la neve ed era freddissimo, davanti a me sedevano due fratelli gemelli, uno con la sciarpa dell’Inter e uno con quella del Milan, ero sul secondo anello arancione e mi vennero delle foto orribili, a malapena si riconoscevano i giocatori. Ma fu una serata fantastica! Mi comprai anche la maglietta di Andriy Shevchenko. Ora mi metto a piangere.

Il ritorno di quella stagione fu ancora meglio… vediamo se qualche interista se lo ricorda!? 

Juventini troppo vicini

Di essere circondata da juventini, l’ho sempre saputo. Amici, parenti, colleghi… spuntano ovunque, anche in una città che dista oltre 500 chilometri da Torino. Ma si sa, i bianconeri sono ovunque, come le zanzare. Sì, sono proprio come le zanzare: fastidiosi e con quel modo di fare che scatenano la voglia di scacciarli e schiacciarli.

Ora non mi ricordo se vi avevo parlato del mio vicino di casa tifoso della Juventus: beh, mi sono accorta della sua fede calcistica, sentendolo urlare lo scorso anno dopo i gol di Champions League. Mi sono pure ripromessa di far presente la cosa alla riunione di condominio, ma lui non c’era! Posso sopportare urli, schiamazzi, rumori vari… ma le esultanze ai gol della Juve, no! Quelle non le sopporto proprio. Ma un po’ di rispetto, per chi non esulta in Champions da anni… suvvia!

Ultimamente il solito ciao frettoloso è stato arricchito da chiacchiere più o meno veloci, che mi hanno fatto scoprire un particolare che non avrei voluto scoprire. Udite bene! Il mio vicino non è solo un tifoso della Juve… ma è un tifoso della Juve abbonato allo stadio.

Mi ha raccontato che fino allo scorso anno andava a Torino a vedere le partite in casa con uno JuventusClub locale. Qui non parliamo di una semplice fede calcistica. Onestamente io non lo farei.
Sono anni che non sono nemmeno più abbonata al Perugia, e ho lo stadio a 20 minuti da casa, figuriamoci fare 500 chilometri due volte al mese. Oky, le due squadre non sono paragonabili, ma il tifo va oltre la categoria di appartenenza. Quest’anno, ad esempio, ho fatto l’abbonamento alla stagione teatrale, ma solo per sei spettacoli – oh, 11 erano impegnativi – tanto per farvi capire… figuriamoci una stagione intera di campionato.

Secondo me, per una donna non lo avrebbe mai fatto! Magari la prossima volta che lo incontro glielo chiedo!

Tifosi contro (la propria squadra)

Guardando queste ultime giornate di campionato e discutendo con l’amica blogger Cippy, ho elaborato un fine quesito: Tiferesti mai contro la tua squadra se la sua sconfitta portasse anche alla perdita – di scudetto o posto goloso in classifica – della squadra che “odi” di più?

Io lo farei, magari con moderazione e se la sconfitta per la mia squadra fosse ininfluente. Ammetto che un po’ di gusto lo proverei. Non ho tifato Lazio quel famoso 5 maggio 2002, ma ammetto di aver goduto un po’ nel vedere Ronaldo disperato in panchina. Non ho proprio tifato contro, ma non avrei gioito se l’Italia di Conte avesse vinto l’Europeo…

Certo, i laziali nella gara del 2 maggio 2010 hanno decisamente esagerato: hanno tifato Inter spudoratamente e incitato la sconfitta della loro squadra, pur di far perdere lo scudetto alla Roma.

Insomma, voi lo fareste? Tifereste mai contro la vostra squadra?

Quando una foto vale più di mille parole

La serata di ieri – calcisticamente parlando è stata orribile (per me) – e questa foto che pubblico con molto coraggio, lo dimostra. La finale di Champions League per la Juve è vicina, avendo battuto il Monaco per 2-0.

Ma torniamo alla mia gogna pubblica. In molti mi hanno detto: “Se hai coraggio pubblichi questa foto”. Ecco, ora di coraggio ne serve ben poco, visto e considerato che ne sono state pubblicate ben 2 su Facebook ieri sera. Oramai lo sputtanamento è completo. In mia difesa posso dire che erano in due, uno tra l’altro inaspettato e che si è presentato con la maglietta addosso. Non avevo scampo. Mi hanno pure eletta “portafortuna della serata”. Volevo una sconfitta della Juve, ma di sconfitta c’è stata solo la mia… sono veramente a terra.

E che non mi si dica che non ho coraggio (vista anche la faccia da befana che mi è venuta fuori. Ma ero decisamente provata)

Foto di (juve) merda

 

Strategie per la serata (mentre si guarda Juve-Barcellona)

Oramai la mia antipatia per la Juve è nota. Sopratutto per chi mi segue da tempo. Per chi non lo sapesse, lo capirà in questo o in altri post.

Come vi avevo accennato il mio amico juventinissimo è all’estero. Oggi mi ha mandato un messaggio tutto eccitato, perché per questa sera ha trovano un pub fighissimo dove guardare la partita.

“Un bar per fumatori, non vogliono bambini e tollerano poco le donne. Poltrone chesterfield, odore di sigaro, legno ovunque e maxi televisore”. Mi manderà foto. In pratica il regno di un uomo che vuol guardare la partita di Champions League in pace.

Io invece, per questa sera sto pensando a due strategie:

1- sperare che la Juve vinca, così da illudersi e poi perdere, che so 4-0 a Barcellona

2- gustarmi già da stasera una sconfitta e quindi, gufare come se non ci fosse un domani

Deciderò nelle prossime ore. 

Roma e Napoli, si credono belle ma poi non ballano

La Coppa Italia o TimCup – decidete voi come chiamarla – ha fatto due vittime: Roma e Napoli. Due squadre che potevano pure credere e fare la famosa remuntada. Il Napoli c’era quasi riuscito – aveva illuso anche me – ma poi nulla di fatto.

Ieri sera, mentre guardavo a letto gli ultimi minuti di Napoli – Juve ho pensato alle due squadre eliminate. Va bene, c’è chi a letto pensa ad altro. Io per 30 secondi, ieri sera, ho ragionato su Roma e Napoli. Ognuno ha le sue perversioni! 

Sono anni che vengono lodare per il bel calcio, sono anni che le identificano come le anti-Juve (anche perché c’è poco altro) e sono anni che poi alla fine non beccano nulla. Le ultime vittorie del Napoli risalgono al 2014, mentre per trovare quelle dalla Roma bisogna andare molto più in dietro.

Jersey Shore

Jersey Shore dà sempre grandi soddisfazioni

Per questo mi hanno fatto pensare a quei tipi che si sentono fighi, e c’è magari qualcuno che glielo fa pure credere, ma che poi gira che ti rigira beccano due di picche pure dai citofoni. Quelli che se la credono e camminano un metro da terra, ma che poi tornano sempre a casa da soli e a mani vuote. Quelli che pensano di non dover chiedere mai, ma che… avoja se devono chiedere! Devono chiedere pure il permesso per andare in bagno. Quelli che a parole sono degli amanti imperdibili, ma che poi nella pratica non sanno deve mettere le mani. Nel senso vero del termine. Quelli che “so figo e bello!” ma poi ci scambi due parole e pur di non andare con loro te la cuciresti, come direbbe una mia amica. Insomma, “I belli che non ballano”.   

Roma e Napoli mi fanno pensare proprio a loro: panchina d’oro per Sarri, difesa ferrea per i giallorossi, un discreto gioco divertente, ottimi giocatori, ma a tenere il passo della Juve non ce la fanno proprio e nemmeno a vincere qualcosa quando la Juve non la devono affrontare direttamente. Vedi coppe europee.

Ci provano, ci provano… ma restano sempre a secco. Sempre a bocca asciutta. Pure quest’anno!