Elogio dell’imperfezione (Liverpool-Borussia Dortmund)

I dati di rilievo sono stati ormai sciorinati quasi tutti. Per questo il blogger Serate cinematografiche ci ha fatto la sua personale analisi di Liverpool-Borussia Dortmund.

Due tifoserie simili per temperamento, unite da una canzone incisa nel 1945 dal duo Rodgers/Hammerstein  e attecchita poi sull’estuario del fiume Mersey nella sua versione del 1963, targata Gerry and the Pacemakers.

Una rockstar travestita da allenatore (o viceversa) che guidò per sette anni una delle due squadre, portandole in bacheca sei trofei tra cui un bis di titoli nazionali che non si vedeva da sedici anni e una finale di Champions League.

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E che ora siede sulla panchina dell’altra squadra.

Due team piuttosto giovani e affamati con guide nuove. Uno scontro bestiale, i Liver Birds contro le Api.

Certi, vista la progressione del match, hanno addirittura rivangato Istanbul, probabilmente la finale di Champions League più pazza della storia.
Almeno, di quella recente sicuramente: una favola il cui (per alcuni) lieto fine è stato scritto da una delle compagini più scarse quanto tenaci mai affermatesi al termine di una grande competizione per club.

Questo parlando in generale. Continua a leggere

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Io tifo… ma con scaramanzia (in vista di Dortmund-Juve)

Come ben sapete, sono circondata da tifosi della Juventus: sia nella vita reale che in quella virtuale. Ognuno ha le sue croci!
Una schiera bianconera, che non perde occasione di ricordarmi: le loro vittorie, di quanto sono forti (in questo momento) e di sfottermi per le mie attuali disgrazie calcistiche. Ma sono sicura che tutto questo, prima o poi finirà!
Stamattina però sono stata io a rompere le scatole a loro tramite telefono e social network – ogni tanto un po’ di vendetta ci vuole – non solo per fargli i miei più sentiti auguri per Borussia Dortmund-Juve, ma anche per sapere quali sono i loro riti scaramantici. Perché è inutile negarlo… i tifosi hanno sempre delle piccole manie portafortuna, soprattutto prima di partite importanti.

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Signore e signori ecco le scaramanzie juventine…

R: Non leggo mai la Gazzetta il giorno in cui gioca la Juve, mi siedo sempre a terra per guardare la partita, mangio leggero la sera e guardo la gara sul 251 di Sky e non sul 201. Stasera con l’esclusiva Mediaset sono fregato. Continua a leggere

Il burqa juventino… per pagare pegno

Ho visto Juve-Borussia in casa del nemico, rischiando la vita se il risultato non fosse stato positivo. È andata bene, via! Anche se ho dovuto pagare pegno per la mia invasione (vedi foto). Stamattina mi sono svegliata con delle bolle e uno strano prurito: è sicuramente la reazione allergica alla bandiera.

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Sono dovuta arrivare presto a casa dello juventinissimo: “Se arrivi dopo le 20-30 non ti apro!”, queste le sue minacce. Così ho spaccato il secondo.
Ci siamo seduti davanti alla tivù: io sul divano e lui in terra, perché secondo una sua scaramanzia la Champions la guarda così, mentre per il campionato si siede sul divano. I tifosi sono proprio strani! (ma questo lo so).

C’è un amico di mio padre, anche lui juventino, che una sera mangiava e guardava la partita. Finita la cena ha sparecchiato e la Juve ha iniziato a perdere… beh, sapete cosa ha fatto? Ha riapparecchiato la tavola!

Vabbe’ torniamo a ieri sera. Abbiamo guardato la partita quasi in silenzio, a parte qualche mio commento sui primi piani di Hummels e qualche sua parolaccia al limite dell’approvazione cristiana.
Io mi sono gustata la gara, perché quando un incontro ti interessa relativamente lo guardi rilassato. Quindi ho potuto apprezzare la partita, che non è stata affatto brutta, i tre gol, lo scivolone di Chiellini (una pura goduria!), l’eleganza di Mets, una birra e il cane che mi si strusciava addosso.
Lui invece ha imprecato contro Vidal, Evra e Marchisio, ma soprattutto non è stato soddisfatto del risultato: “Si doveva fare il terzo gol. Così non va bene, a Dortmund gli basta vincere 1-0”.

Ok, per me alla fine è andata bene: sono uscita incolume da quella casa… a parte il burqa bianconero! Ovviamente!

I miei 10 motivi per guardare Juve-Dortmund

Sale la febbre da Juventus-Borussia Dortmund, come dicono i giornali seri. Per questo ho stilato i miei dieci motivi per guardare domani la partita.

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  1. È l’unica squadra italiana in Champions League (vabbe’ questo era scontato)
  2. Mats Hummels torna titolare nel Borussia (e vi pare poco?!)
  3. Se dovesse perdere la Juve (dai, speriamo di no!) c’è sempre un pizzico di goduria
  4. Se dovesse perdere il Borussia la goduria sarebbe doppia (troppe tedesche in Champions)
  5. Scroccare la partita a casa del “nemico-amico juventino” e riuscire a tornare a casa salva (visto i commenti che farò…)
  6. Sperare nello scambio di maglie a fine partita tra Llorente e Hummels
  7. Vedere se c’è così tanta differenza tra la dodicesima della Bundesliga e la prima di Serie A (ho i miei dubbi)
  8. Ammirare le stravaganti facce e la mimica di Klopp durante la partita 
  9. Vedere se Immobile, giocherà o resterà immobile in panchina (ok, chiedo scusa per la battuta!)
  10. Tanto il martedì sera non c’è mai nulla in tivù

I vostri invece quali sono…?!

Hummels – Llorente… lo scontro che sveglia l’ormone (la faccia sexy di Juve-Borussia)

La Juventus come tutti sanno (almeno chi segue il calcio) ha pescato negli ottavi di Champions il Borussia Durtmund. Voi non ci crederete, ma lo avevo già pronosticato venerdì sera.
Ero a cena con un mio amico juventinissimo e parlavano delle probabili squadre che avrebbero potuto incontrare i bianconeri:

– “L’importante è non incontrare il Real o il Bayern. Con tutte le altre se la può giocare!” (fiducioso il mio amico)
– “Bah, ti dico solo che secondo me pescate il Borussia, così andiamo a Torino a vedere la partita. Vengo a fare il tifo per Hummels. Posso venire?”
– “Non credo proprio…”

Ieri quando ho letto il sorteggio, oltre a mandare un messaggio al mio amico, ho pensato subito a una cosa… anzi a due per la precisione. Gioco, formazioni, passaggio del turno, moduli… non proprio.

Llorente_sexy    hummels

Ho pensato allo scontro-incontro tra Hummels e Llorente. Il moro e il biondo, il tedesco e lo spagnolo, il difensore e l’attaccante: uno marca l’altro e l’altro cerca di sfuggirgli. Già me li vedo, sarà una danza super sexy. Da leccarsi il baffi. Questi pensieri mi hanno fatto venire una strana voglia di andare improvvisamente a Torino alla fine di febbraio o di guardare la partita. Sono decisamente due buoni motivi!

Che c’è di male, questa è solo un’altra chiave di lettura dello scontro Juve-Borussia… dopotutto ognuno apprezza del calcio quello che è più affine ai suoi gusti!

P.s. spero in uno scambio della maglia tra i due a fine partita… (ok basta, ora mi calmo)

La Roma preferisce i 7… agli ottavi

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La Roma si sa preferisce i 7 agli ottavi. 7 colli, 7 re, 7 gol presi… gli ottavi proprio non fanno per lei.

Quindi, uscita la Roma, in Champions per l’Italia resta solo una rappresentante, la Juventus. Poker di squadre invece per la Germania (Bayern, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen e Schalke), mentre tre a testa per Spagna (Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid) e Inghilterra (Chelsea, Arsenal e Manchester City). La Francia resta con il Monaco e il PSG, chiudono il cerchio Porto, Basilea e Shakhtar in rappresentanza di Portogallo, Svizzera e Ucraina.

La Champions non è più per noi, c’è poco da dire. Veramente è da alcuni anni che il calcio italiano non è più alla sua altezza. Di tre squadre che si erano qualificate: una è uscita ai preliminari, una è uscita nei gironi e una si è qualificata per il rotto della cuffia. Povero calcio italico! Che finaccia…

 

Oggi è il giorno… del “fatti una foto in aereo”

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Le squadre di calcio, quelle importanti, oggi sono in giro per l’Europa in vista del turno di Champions League. E i giocatori (com’è oramai da tradizione) non perdono occasione di postare le loro foto in aereo: mentre scendono, mentre sono in viaggio, al check in… manca il bagno, poi ogni luogo è adeguatamente immortalato.
Già il fatto che loro sono in viaggio e io sono a casa mi innervosisce, in più non sopporto sia il fatto che volano in prima classe (ho sempre sognato quei sedili larghi e comodi, soprattutto dopo il mio ultimo viaggio di 10 ore) e il loro scendere dalla scaletta super perfetti e fighi, per niente sgualciti.

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Per me è una regola scendere dall’aereo puzzolente e in condizioni pietose, con dei capelli inguardabili: questi invece sembrano appena usciti da una boutique.  Insopportabili!

Comunque, dichiaro ufficialmente che oggi è il giorno del “fai una foto in aereo”... così tanto per far vedere anche a noi come si viaggia in prima classe.