Dai mobili a Immobile

Potrei definire il weekend appena trascorso, come “un fine settimana all’insegna dell'(Im)mobile”. Dal sabato trascorso in perfetto “stile donna di casa” a Ikea, alla domenica dove il protagonista calcistico e salvatore della nazionale è stato tale Ciro Immobile.

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In un precedente post sbandieravo a gran voce il mio slogan e mantra: “Al mobile… preferisco Immobile”, ma temporaneamente mi sono dovuta convertire al dio dell’arredamento. Ma tornerò a schifarlo il prima possibile, state tranquilli. Una volta, parlando con un’amica ho definito più interessante un giro al cimitero, che in un mobilificio. Ecco, tanto per farvi capire!

Devo ammettere però, che mi sono divertita di più tra gli scaffali di Ikea, che a guardare una partita dell’Italia decisamente brutta. Una squadra messa male in campo (ma il centrocampo c’era?!) che a tratti non sapeva che pesci pigliare. Disorientata e confusionaria. Io invece ero orientatissima e quello che dovevo prendere lo sapevo benissimo. Solo che non mi sono limitata a quello e ho riempito due carrelli. Non vi sto a raccontare che posizione avevo in macchina durante il ritorno. Avete presente un fachiro? E vedete bene, che Ikea dalla mie parti non c’è: ho dovuto fare più di un’ora e mezza di tragitto. Andare allo stadio è meno faticoso.

Detto questo, voglio dare fiducia a Ventura, voi mi direte (già so chi me lo dirà) se ci fosse stato Conte oggi avresti scritto le peggio critiche? Sì, è vero, ma Conte non c’è, questo è il mio blog e anche Antoniuccio vostro, se ben ricordate, le prime partite o le pareggiava o le perdeva. Quindi…

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P.s. la prima cosa che ho messo nel carrello sono stati i bicchieri da Martini… cin cin!  

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Anche io faccio cose da donna…

Mi sono sempre vantata di essere una donna anomala, non banale: so guidare decentemente, so parcheggiare, so riconoscere un fuorigioco, odio andare da Ikea, e in qualsiasi negozio di mobili: il mio motto, ve lo ricordo, è “Ai mobili preferisco Immobile!“, faccio shopping con moderazione, non ho paura di insetti, ragni e bestie affini (esclusi i topi), non sono eccessivamente rompipalle, guardo qualsiasi genere di film senza nessun problema, so distinguere LeBron James da Denzel Washington e tra una partita e un reality… nemmeno a dirlo, cosa scelgo!

Ieri però, mi è successa una cosa tipicamente femminile. Sono rimasta senza benzina in mezzo alla strada.
Pah, ferma! Ero speranzosa di arrivare al distributore in tempo… e invece! La macchina non ne ha voluto sapere: io la incoraggiavo, ma lei mi ha voltato le spalle sul più bello. Che traditrice! Dopotutto è francese. Su di loro non si può mai contare…

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Fortunatamente ho avuto la prontezza di accostarmi al bordo della strada. Lì, sotto un simpatico sole di luglio, nel bel mezzo del pomeriggio, ho aspettato che qualcuno mi venisse a dare una mano.

Ah, mi sono scordata di dire che ho piazzato l’auto all’entrata di un parcheggio con diverse attività commerciali e ognuno che entrava e usciva mi guardava storto o mi suonava come per dire “Ma perché caxxx, ti sei fermata qui?”.

Ecco, a un uomo non sarebbe accaduto… almeno credo!

Perché fidanzarsi con una ragazza che ama il calcio…

Il sito Calciatori Brutti ha stilato 7 buoni motivi per fidanzarsi con un tifoso. Bé, mi sono sentita subito in obbligo di creare la versione femminile.

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Sette buoni motivi per fidanzarsi con una donna che ama il calcio, ovviamente se anche voi maschietti lo amate:

7- La domenica all’Ikea, preferisce lo stadio

Non passerai mai intere domeniche con il centimetro in mano per misurare mobili, non subirai mai domande a trabocchetto tipo: “ma quel divano non starebbe benissimo nel nostro salotto?”. Perché lei al mobile preferisce Im(modile).

6 –Fuorigioco

Non sarai costretto a spiegare a ripetizione la regola del fuorigioco. Lei la conosce alla perfezione e sa individuare un fuorigioco anche meglio di te. Le donne, si sa, hanno più occhio e per loro individuare chi sorpassa il limite è un gioco da ragazzi.

5- Sfottò di passione

Se tifate due squadre diverse è il massimo. Gli sfottò e le prese in giro per la sconfitta di una o l’altra squadra accenderanno la passione e metteranno pepe alla coppia, inoltre il consolarsi a vicenda sarà fantastico.

4- Regali con doppio valore

Farle un regalo è facile… sarà super felice se le regalerai dei biglietti per una super partita. Altro che cene eleganti e giornate in una spa. Un big match non ha eguali per una tifosa.

3- Sorprese sexy  

Potrebbe sorprenderti e farsi trovare al vostro ritorno a casa con indosso soltanto la maglia del vostro giocatore preferito. E voi da bravi tifosi potreste chiederle di togliersi la maglia e regalarvela… Lo scambio di maglie è sempre divertente. Fidatevi!

2- Un mercoledì da leoni

Non correrai mai il rischio di ritrovarti il mercoledì sera, in piena Champions League, a cena con parenti e amici indesiderati. Al massimo ti organizzerà una cena per vedere la partita con solo amici tifosi come voi. Gli anti-calcio restano fuori.

1- Condividere con lei

Che c’è di meglio che condividere con lei la passione e l’amore per uno sport che spesso vi fa arrabbiare, ma che vi rende anche più uniti. Perché, le vere passioni si condividono a prescindere dal sesso.

Se poi una ragazza che ama il calcio incontra un uomo che non lo ama… quell’uomo deve avere delle qualità insostituibili.

Odio i negozi di mobili… preferisco (Im)mobile

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Pensando ultimamente ai negozi che hanno aperto nella mia città, mi è venuta in mente una considerazione…
Non riesco a capire cosa ci sia di tanto bello nell’andare la domenica da Ikea? Io personalmente tra lo stadio e Ikea, scelgo lo stadio. Senza il minimo dubbio. Nei corridoi dell’azienda svedese (ma anche in altri negozi di questo genere) ci sono stata, ho passeggiato tra gli scaffali pieni di accessori per la casa, lenzuola e mobili di ogni dimensione, ma il mio limite di sopportazione è subito salito alle stelle. Non vedevo l’ora di uscire…
Io non trovo particolarmente divertente, al contrario di moltissime altre donne, i negozi di arredamento in generale. Non passerei mai e poi mai le mie giornate lì dentro, curiosando e prendendo appunti sulle dimensioni di un mobile o discutendo con un’amica, o peggio ancora con un uomo, del colore o su come starebbe bene nel mio salotto un determinato oggetto. Sfatiamo questo mito! Non tutte le donne amano questi negozi, non tutte le donne costringerebbero il loro uomo a passare ore e ore tra puff e divani di pelle. Non tutte le donne lì raggiungono l’estasi! Cento volte meglio lo stadio. Almeno ci si diverte, si canta, ci si emoziona e ci si arrabbia. Lo so, come già detto, faccio parte di una categoria di donne un po’ anomala, ma pur sempre della categoria donne… ma per fortuna non siamo tutte uguali. Insomma, ai negozi di mobili io preferisco (Im)mobile… intendo Ciro Immobile, il giocatore del Torino!