Mi sono sempre vantata di essere una donna anomala, non banale: so guidare decentemente, so parcheggiare, so riconoscere un fuorigioco, odio andare da Ikea, e in qualsiasi negozio di mobili: il mio motto, ve lo ricordo, è “Ai mobili preferisco Immobile!“, faccio shopping con moderazione, non ho paura di insetti, ragni e bestie affini (esclusi i topi), non sono eccessivamente rompipalle, guardo qualsiasi genere di film senza nessun problema, so distinguere LeBron James da Denzel Washington e tra una partita e un reality… nemmeno a dirlo, cosa scelgo!
Ieri però, mi è successa una cosa tipicamente femminile. Sono rimasta senza benzina in mezzo alla strada.
Pah, ferma! Ero speranzosa di arrivare al distributore in tempo… e invece! La macchina non ne ha voluto sapere: io la incoraggiavo, ma lei mi ha voltato le spalle sul più bello. Che traditrice! Dopotutto è francese. Su di loro non si può mai contare…
Fortunatamente ho avuto la prontezza di accostarmi al bordo della strada. Lì, sotto un simpatico sole di luglio, nel bel mezzo del pomeriggio, ho aspettato che qualcuno mi venisse a dare una mano.
Ah, mi sono scordata di dire che ho piazzato l’auto all’entrata di un parcheggio con diverse attività commerciali e ognuno che entrava e usciva mi guardava storto o mi suonava come per dire “Ma perché caxxx, ti sei fermata qui?”.
Ecco, a un uomo non sarebbe accaduto… almeno credo!