Pensieri di fine estate…

A volte mi sento sfigata come uno steward alla finale di Champions League

Champions League

La foto non è della finale di Champions, ma di una banale partita di serie A

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Il terremoto ha distrutto Norcia e Castelluccio, ma non i ricordi

Oggi è lunedì, avrei dovuto parlare di calcio. Ma non mi va molto. Approfitto del mio spazio per raccontarvi e farvi capire cos’erano (anzi cosa sono) per me – e per molti perugini – Norcia e Castelluccio, rase al suolo dal terremoto di domenica mattina.

Castelluccio di Norcia

Castelluccio

Norcia e Castelluccio sono…

La fioritura: ogni anno tra giugno e luglio la piana di Castelluccio si tinge di rosso, viola e giallo. Uno spettacolo imperdibile

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La fioritura

I ristoranti di Norcia dove andare a mangiare il tartufo, le pappardelle al cinghiale, le lenticchie e tutti i prodotti tipici della zona

Le giornate d’estate stesi sul prato della piana a prendere il sole, con tanto di ombrellone, costume e telo

La notte di San Lorenzo a guardare le stelle, sentendo freddo. Ma fa parte della tradizione. Perché parti da Perugia che sono 35 gradi e arrivi lì, al massimo con una felpina estiva, la notte ad agosto sono anche 15 gradi

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Le vie di Norcia e la piazza con la statua di San Benedetto, con tua sorella che si lamenta perché è freddo e vuole tornare a casa

La tua amica che per un anno si è trasferita a Norcia per lavoro e ti chiamava per raccontarti com’era vivere lì. Le passeggiate tra le mura, quando andava a fare la spesa e incontrava i monaci che compravano tante scatolette di tonno. Il pomeriggio poi andava a sentirli cantare i vespri nella cripta della chiesa che è crollata. Lei ieri era triste, perché ha tanti ricordi legati a quei luoghi e a quelle strade

L’arte, la natura, la piana e le montagne, le mucche e le pecore, la religione e il tartufo… tutto in pochi metri

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Le vicine di ombrellone che ti potevano capitare

Non esserci andata un’ultima volta a fine estate: “Allora si organizza, prima della fine dell’estate si va a cena a Castelluccio!” Non lo abbiamo mai organizzato. Ma quest’anno comunque, due volte ci sono andata. E oggi sono ancora più contenta di esserci stata.

Il calcio sta finendo… ma solo per poco

Siamo alla fine! Il calcio sta finendo. Questo weekend finisce il campionato. Siete tristi?
Ecco, chi lo odia, chi ha sbuffato per ogni partita, chi ha esclamato: “Ma giocano anche stasera?!”, chi non vedeva l’ora che arrivasse il 15 maggio… potrà fare, finalmente, un sospiro di sollievo.

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Tutto finirà tra poche ore. Io sono un po’ triste, come sempre, quando le cose che mi piacciono e mi divertono finiscono, ma l’astinenza non sarà lunga. Questo mi consola molto. C’è, infatti, ancora la finale di Coppa Italia, la finale di Champions League e quella di Europa League.

Poi a giungo inizia l’Europeo e la Coppa America. Insomma, quest’estate calcio a secchiate! Mi dispiace (anzi, no) per quelli che pensavano di essersene liberati fino ad agosto. Eh, no cari miei, il pallone continuerà a rotolare… 

Nei prossimi giorni scriverò il mio bilancio di questa stagione. Intanto, volete dirmi il vostro? Cosa salvereste e cosa proprio buttereste via? Scrivete non fate i timidi…
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“Le Belle dei blog” #SarinaElba

Nonostante siamo in pieno autunno… c’è chi non ha ancora messo via il costume da bagno. Almeno per quanto riguarda le foto. Ah… già sento la nostalgia dell’estate appena passata!
Facciamo un caloroso applauso alla blogger di oggi, SarinaElba, del blog theblondeemigrant.

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Una sorta di Jane metropolitana e social, la nostra amica sfoggia un bikini animalier di tutto rispetto e sopratutto un gran fisico. Diciamo che ho faticato un po’ a pubblicare questa foto… l’invidia mi bloccava.
Non c’è che dire, la “giungla cittadina” mantiene in forma o è lo sport dei selfie, che fa perdere calorie… chissà, chissà! Forse dovrei iniziare a praticare un po’ di selfieggine…

Gnocchi del giovedì… nostrani #Zillyfree

Altro che David Gandy in costume, che sale sul gommone nella pubblicità di Dolce e Gabbana… Lo gnocco di questa settimana non ha nulla da invidiargli… forse solo la presenza di Bianca Balti al suo fianco. Ma poi, che sappiamo noi chi c’è al suo fianco…
Bagnini e bagnanti, direttamente da sotto il suo ombrellone: Zilly.

Altro che spiagge con calciatori e showgirl, i veri gnocchi stanno in questa rubrica dove ogni scatto paparazzato – o in posa – può essere pubblicato. Dopotutto, un vip che si rispetti non viene lasciato in pace nemmeno in vacanza!

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Capelli ribelli, espressione beffarda, di chi la sa lunga, e ben due paglia di occhiali in caso il sole fosse troppo accecante per i suoi preziosi occhietti.

Oggi l’Europa, ma direi tutto il Mondo, aspetta solo due cose: l’estrazione dei gironi di Champions League e la foto di Zilly in “costume” gnocco. Per la prima dovete aspettare le 18, la seconda è già online tutta per voi!

Alla dieta a zona… preferisco la difesa a zona

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Brrr che paura! Inizia la prova costume. Tutte in linea e a dieta per avere un fisico da urlo da sfoggiare in spiaggia. Al tre: 1, 2, 3… un bel chissenefrega!
Io queste cose non le concepisco, sarà che sono magra di mio, ma tutta quest’ansia la trovo ridicola. Va be’, ognuno fa del suo corpo quello che crede… ginnastica, salto dei pasti o diete ferree. Ecco, le diete sono un mistero per me… su tutte la dieta a zona. Non l’ho mai capita! Quindi mi sono documentata, secondo Wikipedia (non è che abbia fatto ricerche altissime) la dieta a zona “consiste in un metodo per mantenere la produzione di insulina in una “zona” né troppo alta né troppo bassa ed è basata sui concetti di “equilibrio” e “moderazione” degli alimenti, assunti secondo una distribuzione di macronutrienti basati sulla formula 40-30-30 (40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi) nonché su una adeguata attività fisica e sul controllo quotidiano dello stress”. Bene, non c’ho capito niente nemmeno in questo caso.
Per questo ho deciso di urlare il mio nuovo motto: “Alla dieta a zona, preferisco la difesa a zona”.
Che dite è poco femminile?! Almeno la difesa a zona è più chiara da capire: “Consiste nell’attribuire ad ogni giocatore non un giocatore da marcare, come invece avviene nel marcamento “a uomo”, ma una zona di campo da presidiare”.
Quindi donne, benché la marcatura a uomo in molti casi è più divertente… è meglio conoscere la difesa a zona che la dieta a zona.

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