Sabato pomeriggio durante il derby Perugia-Ternana è morto un uomo.
E’ morto lì, allo stadio, mentre guardava la sua squadra del cuore… ed è stato proprio il suo cuore a tradirlo. Le due tifoserie si sono ammutolite, hanno tolto gli striscioni e il gioco si è fermato. Si cercava di capire quello che stava succedendo: sia allo stadio che dalla televisione.
L’arbitro ha fatto riprendere il gioco, ma le due squadre, hanno avuto buon senso e non hanno giocato. O meglio si sono passate il pallone per far trascorrere il tempo che rimaneva. Sarebbe stato privo di umanità giocare a calcio, mentre sugli spalti veniva praticato il massaggio cardiaco a una persona.
Non entro nel merito di come è stata gestita la cosa, se bene o se male. Di cosa andava fatto, di come la Lega di serie B ha agito facendo riprendere il gioco. Del perché i media nazionali hanno a malapena riportato la notizia: forse perché, quando gli ultrà e i giocatori si comportano umanamente e con eleganza non fanno notizia. Meglio risse e carche della polizia.
Penso solo che quell’uomo poteva essere mio padre
Perché anche lui sarebbe dovuto essere lì, in quel settore, quel pomeriggio a guardare la partita
Perché aveva la sua stessa età
Perché era un ex arbitro come lui
Perché era un tifoso del Perugia da quando era giovane
Perché era un abbonato storico
Perché è la prima cosa che ho pensato quando ho visto la scena in tivù
Perché poteva essere il padre di molti di noi