Per chi è nato negli anni 80 come me, il Milan è stato sempre di Berlusconi. Del presidente – manager che ha portato la squadra sul tetto del mondo (diverse volte). Oggi, neanche a dirlo, finisce un’era per i tifosi rossoneri.
Il Milan è diventato cinese. Come i vestiti a basso costo, gli oggetti pacchiani o le scarpe sportive.
I tifosi, me in primis, sono tra “era ora!“ e “boh, speriamo bene!“. La speranza è che non sia, per questa fantomatica cordata, solo ed esclusivamente una questione di business. Un po’ di cuore ci vuole, cavolo se ci vuole, oltre ovviamente a valanghe di soldi.
Insomma, un altro pezzo di storia del calcio italiano va all’estero. L’era berlusconiana ha portato 30 anni di campioni: da Van Basten a Baresi, da Nesta a Pirlo, da Shevchenko a Kakà, per citarne alcuni. Sono stati anni di trionfi, di coppe, scudetti e palloni d’oro.

Le coppe in bacheca
Per ricordare con la lacrima
Dalla notte del 4-0 alla Steaua Bucarest del trio olandese guidato in panchina da Arrigo Sacchi alla “vendetta” di Atene del 2007. Di fronte c’era quel Liverpool che due anni prima era stato protagonista di una rimonta impensabile, (io sul 3-0 avevo già preso la bandiera da appendere… tanto per darvi un’idea). Poi arrivò il 3-3 e la sconfitta ai rigori. Era la notte di Istanbul, una delle pagine tristi del trentennio. Un’ombra Istanbul, come la serata di Marsiglia con Galliani, altro simbolo dirigenziale dell’era berlusconiana, che scende in campo e fa uscire dal campo la squadra per il black out di un riflettore. Ombre come quelle delle ultime tre stagioni, concluse senza Europa e con tanta contestazione a società e giocatori.
Ma ci sono state anche le finali in Coppa Campioni vinte col Benfica, il Barcellona e la Juventus, le due Coppe Intercontinentali, una Coppa del Mondo per club, gli otto scudetti (tra cui uno vinto a Perugia… per me indimenticabile) e tanto altro.
Oggi inizia un nuovo capito per il Milan, o come qualcuno lo ha già ribattezzato Mi Lan. Un capito bello o brutto non si sa… ma sicuramente nuovo. In groppa al Dragone potrebbe persino tornare sul tetto del mondo. O almeno si speLa!