Ancora non gli hanno staccato la spina ufficialmente. Va, resta, arriva Brocchi come traghettatore – e questo è tutto un dire – oppure finisce lui il campionato? Le sorti di Pippo Inzaghi sono talmente altalenanti che non ci si capisce nulla.
Sembra un malato che, per ora si è stabilizzato e ha passato la notte, ma le cui condizioni restano gravi. Serve una soluzione. E ai tifosi non resta che aspettare il verdetto, in una sorta di limbo trasformato in una sala d’attesa in cui tutti devono dire la loro. Perché, oltre all’attesa di capire se Inzaghi lascerà il Milan, quello che più preoccupa, è sapere chi sarà il suo sostituto. Si parla di Christian Brocchi allenatore della Primavera… o forse potremmo dire “allenatore di Primavera”, infatti, potrebbe sedere sulla panchina rossonera fino a maggio, giusto il tempo di finire il campionato. Poi l’ipotesi Zaccheroni… insomma ogni ora ne spunta uno. Ma ricordiamo che Pippo non è ancora morto del tutto!
Quando sento questi nomi: Seedorf, Inzaghi, Brocchi, mi viene da sorridere e come prima cosa immagino Adriano Galliani che scorrere la rubrica del telefono, dicendo sottovoce: “E ora chi posso chiamare di ex rossoneri? A chi posso rovinare la carriera da allenatore?”. Un po’ come si fa quando si cerca compagnia per una serata: “Vediamo chi è libero stasera?”. Già me lo vedo.
Al Milan in questo periodo gira tutto la contrario e per questo hanno interpretato male il fatto “di puntare sui giovani”. Sì, puntano sui giovani allenatori che non hanno esperienza… invece che sui calciatori giovani. Dico sono un nome Niang. Può bastare!
Tra un po’ sarà la prima squadra al mondo ad avere allenatori più giovani dei giocatori in campo.
E intanto l’attesa per le sorti di Pippo… continua… continua… continua!
Il modus operandi di Berlusconi e Fede per organizzare le serate. Se non trovavano nessuno chiamavano le Coloradine……..
Sì, infatti secondo me fanno nello stesso modo… scelgono la compagnia e gli allenatori seguendo lo stesso criterio.
Secondo me sono tutti alla ricerca del nuovo Guardiola, ma nessuno l’ha ancora trovato per molti motivi, fra cui che Guardiola, oltre al suo talento, è partito dalle giovanili del Barcellona che gioca da eoni con lo stesso schema della squadra A… e perciò non c’è un grande salto di formazione etc.
Il problema è che in Italia si vogliono tecnici giovani ma preparati da anni al grande palcoscenico (come nella carriera lavorativa… che paragoni azzardati ahah): Impossibile!! Un tecnico primavera deve, al massimo, rincuorare i giovani calciatori quando perdono, un tecnico di Serie A ha obiettivi molto più stringenti (monetari, sponsor, diritti tv, gestione spogliatoio, crescita giovani etc etc).
Il tecnico italiano che sale, poi, non avrà quasi mai a disposizione i giocatori con cui ha legato nella primavera (verranno mandati in prestito o venduti alla prima occasione); nel resto d’Europa, invece, i giovani vanno nella prima squadra… differenza notevole.
*Fine Pippone*
Il tuo discorso non fa una piega!
Grazie.
Io chiamerei Weah!
Tu conosci Weah?
Il discorso è semplice secondo me e si articola in pochi semplici punti.
1) Se non ci sono soldi quella squadra non può essere rinforzata come una squadra big.
2) Qualsiasi giocatore, che sia big o no, sembra spegnersi, prendendo la casacca come un punto di arrivo e non come un punto di partenza per puntare in alto. Gli stessi giocatori di una buona empoli o del chievo per farti dei nomi, al milan farebbero cagare, non avrebbero lo stesso sangue agli occhi.
3) Qualsiasi allenatore si prende, purtroppo a comandare è il signore padrone. L’allenatore ha poche scelte, o fa quello che dice il padrone e riesce a vincere oppure viene silurato come è successo a Seedorf.
Io la vedo così
Tutti e tre i punti sono giusti: il milan non ha più soldi e si ritrova una squadra da media classifica con un allenatore pilotato (per questo è ancora lì) e che spesso non sa che fare (vedi i cambi sbagliati).