Inter-Juve… e Alidivelluto

Gino e Ambrogio sono amici da tutta la vita. La fabbrica, il sindacato, ora la pensione. Vivono da sempre in quella casa, un po’ fatiscente, ingresso ballatoio. Anche loro si sentono un po’ così a volte. La mattina al bar, al pomeriggio un bicchiere di vino e la partita a scopa. Quando va bene un bel cantiere dove andare a guardare e passare il tempo.

Tutti i giorni, ma non oggi. Oggi c’e’ Inter-Juve. La fede calcistica li ha sempre divisi. Gino è bianconero, Ambrogio neroazzurro.

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La partita non si può guardare assieme, non Juve-Inter, la partita è una cosa seria. Seduti davanti alla televisione, separati solo da un muro di mattoni. Al calcio di inizio il silenzio è assoluto. 3 a 0 non è un bel risultato da cui partire. L’Inter affronta la partita in modo esemplare. Tiro di Perisic, Ambrogio sussulta, gli scappa un grido. Hernanes perde palla, così impara a cambiare casacca, palla a Brozovic. GOL! Ambrogio urla, Gino di là dal muro lo sente… e tace.

Traversa di Ljajic. Chissà se Gino ha ancora quel sorriso beffardo.

Intervallo. Silenzio. Tutti e due orecchio sul muro a cercare di capire che sta facendo l’altro.
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90 non sono i minuti… #zozzolerci

“Per te mi sono messa a 90° … ma non erano i 90° che volevi tu” 

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Con questa frase partecipo al contest zozzolerci ideato da Ysingrinus.

Per Juve-Inter si è accreditato anche l’Aldilà

Il nostro inviato, Adriano, dal Conad Stadium racconta, con degli ospiti d’eccezione, la super sfida Juve-Inter.

Juve – Inter non è una partita come tutte le altre ma LA partita per antonomasia, il classico derby d’Italia. Ogni anno tifosi comuni e non e sportivi in generale se ne dicono di ogni colore, in uno spirito che va dall’agonistico alla Guerra Termonucleare.

Nella variegata offerta sportiva televisiva nazionale, si segnala una trasmissione per equilibrio e rispetto di entrambe le parti: il Processo di Biscardi, che è andato in onda con una puntata speciale dedicata alla partitona dell’anno.

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Con la nota calma e pacatezza che contraddistingue l’Aldone nostrano, abbiamo potuto gustare gli interventi di entrambe le campane mediante l’eccezionale presenza in studio dei fantasmi di Gianni “Naso d’oro” Agnelli e Peppino “Ronaldo” Prisco, che hanno dato la loro versione sulla partita.

Dopo essersi stretti sportivamente le ectoplasmiche falangi, Prisco si conta le dita e Agnelli lancia sguardi pacchiani.

Alla domanda su chi potrebbe essere la migliore in campo, Naso d’oro Agnelli afferma “Che vinca la Juve o che vinca il migliore? Sono fortunato, spesso le due cose coincidono!“, mentre Prisco ribatte diplomaticamente con un “Sono tifoso dell’Inter e di tutte le squadre avversarie che a turno incontrano Milan e Juve. Cioè noi, quindi vinceremo!” per poi dare il colpo di grazia con “Sogno di battere la Juve a tempo scaduto con un gol segnato in fuorigioco o con la mano. Meglio se in fuorigioco e con la mano“.

E tra sfottò e accuse reciproche con un Biscardi in chiara ed evidente difficoltà (“Parlate tre-quattro alla volta che se no si cabisce il niende“), Agnelli conclude la puntata affermando che “La vera gara tra noi e la milanese sarà a chi arriverà prima: noi a mettere la quarta stella, loro la seconda“.

In attesa del verdetto del campo, dal Conad Stadium a voi la linea.

E comunque per me è calcio d’angolo.

 

*Ringrazio il blogger Adriano  (https://thedarksideof.ilmondodijim.it) per questo suo contributo.

La speranza su Juve-Bayern

Robben Hood… stasera ruba ai ladri! 

(battuta per palati fini… la spiegazione sarebbe lunga. Chi la capisce bene, con chi non la capisce mi scuso. Però potete parlare di quello che volete lo stesso, come spesso – io ne sono molto contenta – fate nel blog)

Su la maschera #Un artista minimalista

L’idiota geniale

(titolo suggerito dallo stesso protagonista http://www.unartistaminimalista.com/)

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*Vi volevo comunicare che questa è l’ultimo travestimento che pubblico. La rubrica avrà un piccolo stop… magari tornerà con l’arrivo della primavera…

Diversi tipi di amore

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Stasera la Roma torna a giocare in Champions e lo fa alla grande, affrontando il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Sarà una serata impegnativa, anche peggio di un primo appuntamento. Se non saranno pronti e concentrati, rischieranno di fare cilecca e una brutta figura. Basta tenere a freno l’emozione e lasciarsi andare… una sorpresa può sempre scapparci!  Proprio come in un’uscita a due…

In campo ci vuole culo…

Ma San Valentino è la festa degli innamorati o dei sederi all’aria? No, perché in Olanda, due squadre di seconda lega, per celebrare il Santo (ternano, tra l’altro) hanno visto bene di entrare in campo con delle modelle in mutande di pizzo, invece che, come di consueto, con dei bambini. Una sorta di sfilata di sederi su un campo di calcio. Dopotutto nel gioco ci vuole culo…

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I giocatori, infatti, hanno fatto il loro ingresso sul terreno di gioco, tenendo allegramente per mano delle modelle decisamente poco vestite. Chissà quei poveri bambini che fine hanno fatto?

Io dico, ok che calcio e donne sono un binomio che attira sempre l’attenzione, ma forse non si sta un tantino esagerando? Non dico per la presenza di belle ragazze, ma per come sono state esibite mezze nude, in un luogo decisamente maschilista.
Potevano scendere in campo anche vestite, infondo era una partita di calcio non una sfilata di Victoria’s Secret. La culotte di pizzo nera non era indispensabile. Va bene, io parlo da donna, ma certe cose le trovo fuori luogo e superflue.

Mi chiedo poi come sarà avvenuta la scelta: sono stati i giocatori a scegliere le ragazze? Sono state le ragazze a scegliere il giocatore da accompagnare? E’ stata fatta una riffa? Si è andati in ordine alfabetico?

A fine partita poi, ognuno ha portato a casa la sua ragazza? O sono state spedite via come i bambini?

Io spero solo che sia stata un’entrata sporadica, insomma che non diventi l’abitudine, altrimenti pretendo che le calciatrici e le pallavoliste arrivino sul campo da gioco accompagnate da super fighi mezzi nudi con una cultura medio-alta. In pratica, uomini inesistenti…

Juve-Napoli… parola ai tifosi

Per questa partita ho deciso di scegliere due tifosi d’eccezione: Il Pinza, milanese juventino e Gintoki, gatto napoletano. Un bell’applauso per entrambi i miei cari blogger!

Al mio tre, avete la possibilità di parlarvi a distanza. Alcune regole: niente spintoni, insulti razzisti, sputi o parole troppo pesanti, che offendono mamme e fidanzate.

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1,2,3… a voi la parola 

Gintoki: “Ti saluto da lontano tifoso juventino… non ti posso stringere la mano, perché non vorrei che un arbitro nei paraggi mi fischiasse un rigore contro per il contatto! :P”

Il Pinza: “Tanti ma tanti auguri, che se Maradona era megl ’e Pelè, Gonzalo è megl’e Maradona!!! Forza Napoli!!! Forza ‘o Ciucc’!!!”

Il pronostico… (averei potuto scrivermelo addosso come le vere “esperte” di calcio) invece lo lascio dire a loro

Gintoki: “Oddio, non ci riesco…va be’ o la va o la va: 0-2, GH e Calleti”

Il Pinza: “Direi un bel 3-1 per la Juve”

 

*Spero che questo post non abbia l’effetto di quelli dello scorso anno, per questo sono rimasta neutrale e non ho espresso il mio giudizio.

Su la maschera #Violeta Dyli

Tutti abbiamo due facce (alcuni anche tre, quattro…)

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Nonostante il Carnevale sia finito, prosegue la rubrica al grido di “Tutti abbiamo una maschera”

Io odio gli anti-calcio

Oggi voglio essere un po’ polemica. Polemica verso quegli uomini che non seguono il calcio e che hanno nei confronti di questo sport un atteggiamento snob e arrogante.

Se gli ultrà sfegatati in un certo senso sono affascinati e incuriositi da una donna appassionata di pallone, se le donne atee di sport ti ammirano perché tenti di entrare nella tana del lupo, gli anti-calcio uomini sono una razza che mi inquieta. La peggiore!

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Segui il calcio? Oddio! Come se la mia passione fosse una malattia contagiosa: vi assicuro, che se anche guardo le partite, non sono infetta! Mi lavo anche regolarmente e metto persino lo smalto.
Potrei fare una lista di frasi che mi sono state dette quando, per caso, è venuta fuori la mia passione calcistica.

“Pensavo fossi più intelligente” (detto da te)

“Basta che non si parla di calcio” (non ci crederai, ma ho anche altri argomenti)

“Che fai stasera?” “Guardo il derby” “Che palle! Già, tu sei quella che guarda le partite”

“Preferisco non complicarmi la vita… per questo non seguo il calcio”

“Non è meglio il caxxx del calcio?” (dipende di chi è “il coso” e dipende che partita c’è)

e la top dei top (l’avevo già scritta, ma la ripropongo)

“Invece di seguire 11 uomini sudati, preferisco stare dietro a una donna bagnata”

Non capisco come mai queste reazioni, nemmeno dicessi che traffico organi con il Sudest asiatico od organizzo combattimenti di cuccioli di cane.

Guardo le partite e allora? Per gli uomini anti-calcio questo non va bene, assumono quell’aria snob da radical chic, che in alcune occasioni adoro… ma in altre mi fa salire un nervoso quasi come un rigore inventato per la Juve.
Con loro infatti evito accuratamente l’argomento per risparmiarmi sbuffate, alzate di occhi e prediche varie, che iniziano regolarmente con: “Ma basta co ‘sto calcio!”

Prima o poi qualcuno lo farò convertire…