Italia senza 10

L’Italia che affronterà in amichevole la Spagna e la Germania non ha il 10. Nessun giocatore lo ha scelto come numero di maglia (questo gli fa onore), perché tecnicamente non c’è nessuno che lo potrebbe indossare, senza risultare fuori luogo. In questa squadra non c’è un trequartista puro o un giocatore dalle doti particolarmente rilevanti, il famoso “fantasista”, quello che cambia il volto della partita con un’invenzione.
Vedete bene, non è una critica, ma un dato di fatto. La maglia numero 10 ha un peso, un valore. Rappresenta un vero status symbol e chi la indossa deve possedere tutto quello che questo numero racchiude e rappresenta.

Si può giocare bene anche senza 10? Sì? No? Forse?

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…quando tanto e quando niente!

Una squadra senza 10 manca di fantasia e di estro… è un po’ come uno scrittore bravo a scrivere ma senza inventiva, un uomo rassicurante ma noioso o un film senza colpo di scena. Può essere tutto perfetto ma non ci si diverte, non c’è brio. Insomma, manca qualcosa!
La forza di una squadra sta anche nel suo numero 10 e l’Italia su questo è debole. Marco Verratti potrebbe essere il 10 di questa nazionale?

Potendo usare la macchina del tempo, quale numero 10 convochereste per vincere l’Europeo?  

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Prandelli’s list: convocati troppo giovani. È un duro colpo per chi ha la mia età…

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In questi giorni tutti parlano della Prandelli’s list per il Brasile. I 23 convocati, gli esclusi, le riserve. È un susseguirsi di “Io avrei portato questo”, “io averi lasciato a casa quest’altro…”. Tutti dicono la loro (ma d’altronde è sempre stato così). Da che ho memoria, mai le scelte di un ct hanno accontentano stampa e tifosi. Personalmente i nomi dei convocati non mi hanno lasciata molto sorpresa, erano abbastanza scontati. Forse l’unica sorpresa è stato Insignie al posto di Destro… ma non è che cambi molto.

La cosa che invece mi ha fatta riflettere, vedendo i nomi e soprattutto le loro date di nascita, è che sono quasi tutti più giovani di me…. MOLTO più giovani di me. Salvo qualche eccezione (e non dirò quali, perché dopo fare i calcoli sulla mai età sarebbe troppo facile), gli altri sono tutti ragazzini. Questo mi fa sentire decisamente vecchia!
Ecco, quello che posso obiettare a Prandelli sono le scelte anagrafiche troppo giovani. Per le tifose della mia età è un vero colpo.
Io infatti, avrei convocato uno stagionato Francesco Tutti, l’evergreen Luca Toni, Totò Di Natale, Alberto Gilardino o perché no… anche Alex Del Piero, così solo per dargli un ultima chance. Ecco una nazionale così mi avrebbe fatto sentire decisamente ggggiovane.
E invece l’Italia porta in Brasile questa vagonata di ragazzini, che scalfiscono la mia autostima: solo a pensare che quando alcuni di loro nascevano, io già frequentavo le medie, mi vengono i brividi!
Insomma, Prandelli qualcuno di più vecchiotto lo potevi pure portare, così tanto per compagnia… per giocare a bocce sulla spiaggia, per fare una partita a carte la sera o per ricordare i vecchi tempi, quelli in cui l’Italia vinceva… perché, non so se ti sei accorto, ma molti di quelli che hai convocato, nel 2006 ancora non guidavano nemmeno il motorino.