L’Italia che affronterà in amichevole la Spagna e la Germania non ha il 10. Nessun giocatore lo ha scelto come numero di maglia (questo gli fa onore), perché tecnicamente non c’è nessuno che lo potrebbe indossare, senza risultare fuori luogo. In questa squadra non c’è un trequartista puro o un giocatore dalle doti particolarmente rilevanti, il famoso “fantasista”, quello che cambia il volto della partita con un’invenzione.
Vedete bene, non è una critica, ma un dato di fatto. La maglia numero 10 ha un peso, un valore. Rappresenta un vero status symbol e chi la indossa deve possedere tutto quello che questo numero racchiude e rappresenta.
Si può giocare bene anche senza 10? Sì? No? Forse?
…quando tanto e quando niente!
Una squadra senza 10 manca di fantasia e di estro… è un po’ come uno scrittore bravo a scrivere ma senza inventiva, un uomo rassicurante ma noioso o un film senza colpo di scena. Può essere tutto perfetto ma non ci si diverte, non c’è brio. Insomma, manca qualcosa!
La forza di una squadra sta anche nel suo numero 10 e l’Italia su questo è debole. Marco Verratti potrebbe essere il 10 di questa nazionale?
Potendo usare la macchina del tempo, quale numero 10 convochereste per vincere l’Europeo?