Che maglia… (a volte è meglio giocare senza)

Questa stagione calcistica sta regalando diverse soddisfazioni in fatto di look sul campo. Non c’è che dire!

Bologna ed Empoli versione uniposca

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La Juve in stile animalier che fa tanto Roberto Cavalli

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Le lattine di Fanta e Sprite di Roma e Inter, io avrei puntato su un energy drink

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Il Deportivo Palencia Balompié mette in mostra i muscoli

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Voglio ricordarvi così…

Bologna, Catania e Livorno da ieri hanno salutato la seria A. Per questo le voglio ricordare nel migliore dei modi, con le immagini più significative e con i protagonisti della loro permanenza in A. Salutandole con la speranza di rivederle presto… sicuramente le vedrò il prossimo anno giocare contro il Perugia!

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Per il Bologna non possiamo non ricordare Panagiotis Kone, che ha cercato di sostituire Diamanti a centrocampo dopo la sua partenza. Se lì non è stato alla sua altezza, lo ha sostituito bene per quanto riguarda i tatuaggi: ne ha ben 50. Più che un giocatore sembra un tronista. Ci mancherai Kone! Decisamente…

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Il Catania dalle stelle alle stalle. Dopo l’ottavo posto dello scorso campionato, quest’anno saluta la A, dopo otto stagioni, e lo fa vincendo una partita inutile contro il Bologna. Quello che ci mancherà di più dei siciliani saranno le acrobazie di Giuseppe Bellusci: un misto tra  Kung Fu Panda e Heather Parisi dei tempi d’oro. Per lui è stato più facile colpire le teste dei giocatori piuttosto che il pallone. Un vero acrobata.

Francesco+Bardi+Livorno

Infine, che dire del Livorno. La Cenerentola del campionato saluta tutti con ben 75 gol incassati. L’espressione felice e incoraggiante del portiere Francesco Bardi la dice lunga su questa stagione disastrosa: un mix tra preghiera e rassegnazione. Forse questa non era proprio la grinta giusta per la serie A. Ma sono sicura… vi rialzerete presto!

Si salvi chi può

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La corsa per la salvezza è alle battute finali. Chievo, Bologna, Sassuolo, Livorno e Catania si giocano, in queste ultime giornate, il tutto per tutto per restare in serie A. In sette punti, su 12 a disposizione, ci sono ben cinque squadre e solo due saranno le fortunate che potranno rimanere nell’Olimpo del calcio italiano.

Il Chievo è la più avvantaggiata, almeno sulla carta, perché è quella con più punti ed è quella che affronterà le squadre che hanno meno da chiedere al campionato: Sampdoria, Torino, Cagliari e Inter. Sempre che quest’ultima non si perda prima punti utili per l’Europa League.
Subito dietro c’è il derby emiliano tra Bologna e Sassuolo entrambe con 28 punti. Per loro la strada verso la salvezza non è proprio una passeggiata. I rossoblu dovranno vedersela con la Fiorentina (che ha bisogno di punti per il quarto posto), col Genoa, con il Catania (un vero scontro diretto) e con la Lazio, anche lei in cerca di punti per l’Europa. Il Sassuolo si ritrova, invece, a giocare un poker di tutto rispetto: lunedì ospita la Juventus, poi affronterà Fiorentina, Genoa e Milan. Insomma, a parte i liguri, gli altri non lasceranno punti così tanto facilmente. La salvezza se la dovrà sudare…
Chiudono il Livorno a 25 e il Catania a 23. Per i toscani le difficoltà maggiori potrebbero arrivare domenica con la Lazio o dal derby con la Fiorentina dell’11 maggio. I siciliani invece, oltre a vedere cosa faranno le altre candidate alla retrocessione, dovrebbero tentare di fare punti con il Verona, la Roma, il rivale Bologna e con l’Atalanta. Non è certo facile!

Insomma, si salvino le migliori… anzi si salvi chi può!

Lavori pericolosi: intervistare Balotelli a fine partita

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Oggi voglio spezzare una lancia a favore di Marco Nosotti, il giornalista Sky che segue il Milan a bordo campo e che è incaricato di intervistare i giocatori, quelli che vengono nominati “Uomo partita Sky”, alla fine della gara. Bé, sono sicura che ogni volta che gli dicono che a vincere c’è Balotelli, Nosotti impreca dentro di se e rimpiange di non essere andato a lavorare in banca!
Perché intervistare SuperMario non è mai una passeggiata. Rischi sempre la vita (come chi addestra i coccodrilli o pulisce le gabbie dei leoni) o meglio che ti va un insulto. Risponde a monosillabi, come se ti stesse facendo un favore e la sua gioia di essere intervistato è pari a quella di uno che deve cavare un dente dal dentista. Non sprizza certo felicità da ogni poro. In quelle occasioni non è proprio un burlone, anzi fa decisamente saltare i nervi anche al giornalista più paziente.
Vedete bene, a me Balotelli piace e forse al suo posto (sempre stretto tra gossip e pressioni) risponderei anche io in quel modo: mi capita di farlo solo perché mi si arricciano i capelli o mi si rovina lo smalto, figuriamoci se ogni giorno leggessi cose che mi riguardano, più o meno, vere sui giornali. Ieri sera dopo il gran gol contro il Bologna si è ripetuto lo stesso teatrino: Nosotti cerca di essere simpatico e Balotelli risponde sempre con quella joie de vivre che lo contraddistingue. Anche se questa volta si è anche lasciato andare, dedicando il gol alla fidanzata.
Insomma, Nosotti hai tutta la mia solidarietà e comprensione e se un giorno avrai tu le balle girate durante un’intervista puoi prendere il microfono e ficcarlo in gola al calciatore di turno. Il mio applauso sarà per te!