Ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Coppola!?

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Vi ricordate la scena di “Tre uomini e una gamba” in cui Giacomo dorme con la maglietta di Sforza, perché “quella di Ronaldo era finita”? Bè, quello che vi sto per raccontare è molto simile.
Coppola chi è costui!? Ma andiamo con ordine. Per un tifoso avere la maglia di un giocatore della squadra che tifa è davvero una figata. Una maglia originale indossata durante una gara. Bellissimo. Il problema arriva quando, la maglia che ricevi non è proprio di un titolare. Ma di una riserva. Per la precisione del quarto portiere del Milan: Ferdinando Coppola. Ma chi è!? Sempre con rispetto parlando, s’intende! (un ringraziamento speciale va a Wikipedia).

Questa specie di barzelletta è accaduta realmente al mio amico Davide. Tramite un aggancio aveva la possibilità di avere una maglia del Milan (squadra per la quale tifa) dopo la partita contro il Torino. Ma il tanto atteso regalo che attendeva era di quarta fascia: cioè la maglia di Coppola. Pazzini, Kakà, Honda, Abbiati… no Coppola. Quasi peggio di Sforza! C’è da dire che, almeno era pulita, Coppola finora non ha mai giocato una partita. E sicuramente poteva andargli peggio, potevano riportagli la maglia del quarto uomo o del terzo portiere del Torino o perché anche di un magazziniere…

È come quando per il compleanno aspetti in regalo una vacanza alle Maldive e invece scarti un buono per andare in piscina… Chissà se il mio amico Davide avrà il coraggio di dormirci o l’onta di essere scoperto sarebbe troppo grande!? Potrebbe sempre fingere di essere lui Coppola, perché in pochi sanno realmente che faccia ha (vedi foto qui sotto). Tra l’altro non mi sembra nemmeno male… mi era sfuggito!

Ferdinando Coppola

Ferdinando Coppola

E ora non resta che aspettare Seedorf…

Clarence Seedorf

Clarence Seedorf

La prima giornata di ritorno volge al termine e tra i risultati più o meno scontati, due saltano all’occhio. L’Inter che perde a Genova e il Napoli che pareggia a Bologna e sente sul collo la Fiorentina, che vince 3 a 0,  grazie, tra l’altro, a una doppietta di Matri (i tifosi del Milan la doppietta la userebbero per sparare all’attaccante!). Belle non c’è che dire anche le vittorie di Lazio, Parma e Torino, tutte fuori casa.
Ma stasera gli occhi sono tutti puntati sull’esordio in campionato come allenatore di Clarence Seedorf, che con il Milan affronta il Verona (ore 20.45). Verona che già ha rubato tre punti ai rossoneri nella gara d’andata.
La domanda mi viene spontanea: saranno bastati tre giorni all’olandese per resuscitare il Milan? Tra poche ore lo spremo. Tifosi o no, la curiosità per questo debutto è grande, se non altro per vedere con che modulo e soprattutto con che spirito scenderanno in campo gli uomini di Seedorf. Bé non resta che aspettare!

Se faccio un viaggio… non vuol dire che vado in trasferta

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Oggi voglio lasciare da parte il calcio giocato e voglio parlare della tifosa che è in me.
Ho trascorso alcuni giorni a Torino con il solo scopo di visitare la città e di dedicarmi ai musei (non amo solo il calcio… vorrei specificare). Ma la stranezza è che, benché i miei amici mi conoscono più che bene e conoscono le mie altre passioni, quando ho detto loro che sarei andata in gita a Torino, la prima cosa che hanno pensato è stata: “Ma vai in trasferta a vedere una partita?”, Ma noooo!
Vado a gustarmi la città sabauda, che tra l’altro, mi è piaciuta molto. Ecco, tutti hanno pensato che il mio viaggetto avesse solo uno scopo calcistico. Quindi vorrei specificare, che se faccio una gita fuori porta non è detta che mi trasformi per forza in una ultrà!
Ovviamente una capatina allo Juventus Stadio ce l’ho fatta, ma solo per curiosità e per vedere da vicino questa struttura tanto decantata. Dai! Tifosa o no della Juventus, sei a Torino e non vai a vedere lo Juventus Stadio…!? In più, fa parte della mia tradizione da cicerone: quando vado a visitare delle nuove città, italiane o straniere che siano, un giretto allo stadio, per me, è d’obbligo. È successo quando sono stata a Lisbona, quando sono stata a Monaco (L’Allianz Arena è veramente spettacolare), per non parlare di Berlino, Barcellona e Milano. In tutti i casi ne è valsa la pena.
Nel mio itinerario personale, dopo i musei, le piazze, i centri cittadini, c’è lo stadio… solo dopo metto ristoranti e negozi!

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