Ladycalcio… sfida la roccaforte maschile per eccellenza

Ladycalcio è decisamente una signora del calcio, ma nel modo più tosto del termine. E’ una donna che parla di calcio nel suo blog “Calcio e Parole” (calcioparole.wordpress.com) e lo fa con competenza, professionalità, senza censura e soprattutto senza farsi intimidire da questo mondo prettamente maschile. Magari non per molto. Parlare con lei è stato illuminante e per questo condivido con voi la nostra chiacchierata calcistica.

Gravatar Ladycalcio

Prima domanda: cos’è per te il calcio?
Un gioco esaltante che regala emozioni.

Quando hai iniziato a seguirlo e perché?
Da piccola, “contagiata” dal tifo di mio padre…

Perché l’idea di parlare di calcio in un blog?
“Calcio e Parole” è figlio di una clamorosa censura.  Accadde nel 2007, all’epoca in cui collaboravo come opinionista al Sito Ufficiale dell’ex-calciatore Fulvio Collovati. Curavo una rubrica che si chiamava “MediaCalcio”, in cui commentavo e criticavo l’operato dei mass media. Prima della finale di Champions League di Atene fra Milan e Liverpool pubblicai una scomodissima analisi tecnica sullo scadimento del torneo e sull’inesorabile declino del Milan, che a posteriori soprannominai “pezzo profetico”. In quell’articolo, neanche avessi avuto la sfera di cristallo, predissi una vittoria rossonera non esattamente esaltante, frutto di una “situazione controversa sul campo o dell’ennesimo “colpo gobbo del destino” a vantaggio del Milan. Vinse appunto il Milan grazie a un goal di braccio di quel fenomeno di Superpippo Inzaghi, che commentai in un durissimo articolo controcorrente in antitesi ai toni trionfalistici dei nostri mass media, che avevano visto un Milan stellare.

Come reagirono gli “addetti” ai lavori?
Accadde il finimondo. Presso un canale tematico che ti lascio immaginare scattò l’“allarme rosso”: se la presero anche con Collovati, che andò su tutte le furie e mi diede il cartellino rosso.  L’articolo “incriminato” venne rimosso dal sito a poche ore dalla pubblicazione, insieme alla mia rubrica. A mandare in bestia il grande Fulvio J fu anche la “lesa maestà” nei confronti di Candido Cannavò, a un cui pezzo sulla “Gazzetta dello Sport” mi ero permessa di assegnare la palma di “seconda pagina più sconclusionata” della serie. Non ci stetti a farmi mettere il bavaglio e così, aprii un mio spazio personale dove poter dire la mia senza censure, dove “il Direttore” fossi io. Esordii con “La vergogna della censura”  http://bit.ly/1DAV3m0 , il post in cui raccontai tutta la storia. In calce ripubblicai l’articolo “profetico”  http://bit.ly/1vEgjQk    e quello censurato http://bit.ly/1xvwRx7  . Nei giorni successivi, “La vergogna della censura” fece segnare la bellezza di 7000 entrate, che stupirono me per prima. Ci presi gusto e continuai. Nel luglio prossimo, il mio blog compirà 8 anni.

Il mondo del calcio è un mondo molto maschile. Che rapporto hai con gli uomini e il calcio: ti hanno mai detto “lascia stare”, “non è per donne”, o cose affini?
Nooooooooo! Anzi, di me hanno il sacro terrore persino gli “addetti ai lavori”: esimi giornalisti, direttori di testata, dirigenti, idoli dei tifosi e addirittura medici e chirurghi… Questo perché uno dei miei divertimenti preferiti è la “caccia alla bufala”. Quante ne confezionano gli organi ufficiali, e come le “beve” la gente!

Facci qualche esempio…
Il mio fiore all’occhiello è: “Perché non credo più alla sindrome compartimentale di Materazzi”  http://bit.ly/1GZREOB , post che mise in seria crisi lo stesso giocatore. Scrissi ciò che nessun altro ha mai scritto su quel presunto gravissimo infortunio. Arrivai a indirizzare una lettera aperta con circostanziati quesiti di chirurgia specialistica al Prof. Francesco Benazzo del S. Matteo di Pavia, il luminare che avrebbe operato Matrix: il silenzio del Professore dice più di mille parole. http://bit.ly/1DWAVN5. Il rispetto dei signori uomini mi viene dalla competenza  e dalla preparazione che dimostro. Ne faccio i miei punti di forza, insieme al fatto di essere una voce libera, non asservita ad alcuna corrente politica o “casta” giornalistica.

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E nella vita di tutti i giorni?
Mi diverto un mondo a spiazzare il “sesso forte” mentre discute di calcio. Come l’ultima volta al bar. Stavo bevendo un caffè e avevo vicino a me un gruppo di amici che faticavano a ricostruire la formazione e il modulo di una compagine tedesca di alcuni anni fa. Ho alzato gli occhi dalla tazzina e glieli ho sciorinati con nonchalance. Sono rimasti simpaticamente spiazzati e meravigliati e mi hanno molto apprezzata. A proposito… attenzione a chi mi sta leggendo, perché potrei essere ovunque! Sono una mina vagante!

Una frase per definire il binomio “donne e calcio
La sfida a una roccaforte maschile per eccellenza.

Cosa manca secondo te alle donne, se manca qualcosa, per  affermarsi nel calcio a livello mediatico?
Finché alle trasmissioni calcistiche vedremo una serie di “bellone” che puntano tutto sulla scollatura e sulla minigonna, non andremo lontano. Piuttosto, sarebbe opportuno invitarvi sportive, ex-atlete o giornaliste in grado di produrre analisi tecniche degne della definizione.

La tua squadra del cuore, se ne hai una?
Ahimè, la Beneamata… Ma chi mi legge sa che “Calcio e Parole” è tutto fuorché un blog di tifo. Anzi, se c’è una squadra a cui non risparmio critiche, questa è proprio l’Inter. Lo dimostra il fatto che ho preso di mira tanti dei suoi mostri sacri: Materazzi in primis, e poi Zanetti e la Fondazione Pupi  http://bit.ly/1FFqoX2  , Mourinho, Massimo Moratti…  All’Inter non perdono nulla.

Hai mai fatto cose folli per la tua squadra o per il calcio in generale?
Qualche peccatuccio di gioventù, tipo marinare la scuola per andare a vedere gli allenamenti del Bayern Monaco – altro mio vecchio amore – quando ero in Germania. Ma adesso ho messo la testa a posto…

Presentaci il tuo blog “Calcio e Parole”…
Per precisa scelta redazionale, “Calcio e Parole” è tutto fuorché un blog al femminile o un blog di tifo.  È uno spazio di nicchia tosto e scomodo che fa le pulci a tutto e a tutti senza guardare in faccia nessuno. Dati i presupposti non sono mancati i Collovati della situazione: fra gli altri mi hanno censurata il periodico “Oggi” (Rizzoli) http://bit.ly/1NxaToh  e Il Corriere Romagna, che ha assurdamente finito per censurare anche se stesso http://bit.ly/1z9EFDF  http://bit.ly/1z9EJ6d . Più volte, persino Inter Channel.
Ho preso in contropiede i colleghi uomini più in vista con alcuni clamorosi scoop, primo fra tutti l’annuncio del sicuro passaggio di José Mourinho dall’Inter al Real Madrid con un anno di anticipo, http://bit.ly/1GCZqzm   http://bit.ly/1GCZn6z a dispetto dell’ufficializzazione del prolungamento del contratto di Mou con i nerazzurri. Neanche sotto tortura rivelerò mai da chi mi venne la “dritta”… Nel febbraio 2012, bruciai sul tempo tutti i colossi dell’informazione nell’annunciare l’esposizione della statua in bronzo della testata di Zidane , opera dell’artista Adel Abdessemed, alla David Zwirner Gallery di New York. I media nazionali (Sky, SportMediaSet, La Gazzetta dello Sport, ecc.) e  gran parte di quelli internazionali, arrivarono quasi 20 giorni dopo (!) http://bit.ly/1yjB3E4.
Gli “addetti ai lavori” credono di leggermi di nascosto, ma spesso, lasciano tracce indelebili del loro passaggio  http://bit.ly/1HjxAHF. Ma al di là di tutto questo, parlano i fatti. La caduta del “Diavolo” l’avevo vista chiarissima otto anni fa, contro i mass media al completo. Ora, “la squadra più titolata di tutti i tempi” che il Presidente Berlusconi definiva “più forte dell’invidia, più forte dell’ingiustizia, più forte della sfortuna”, sta per finire in mano a compratori asiatici. Ironia della sorte, sulla panchina rossonera siede Pippo Inzaghi.

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30 pensieri su “Ladycalcio… sfida la roccaforte maschile per eccellenza

      • Certo, era proprio questo che intendevo!! Accusati per un secolo dalla donne di perdere tempo dietro a veri e propri dibattiti calcistici, adesso finalmente non sarà solo una nostra prerogativa! Evviva il moviolone!!

      • Ma le donne che vi accusano non sono le stesse… come posso accusare uno di “perdere tempo” quando hai la mia stessa passione… e anche sul concetto di “perdere tempo” ho diverse cose da dire. Ci farò un post prossimamente!

  1. Posso chiederti cosa pensi di quello che è successo domenica, non tra i tifosi, ma tra i calciatori… Credo una donna abbia una visione molto più chiara di noi uomini sull’argomento.

    • Non credo di avere una visione più chiara, per un semplice fatto: non ho mai vissuto l’esperienza nei campi da calcio, non so in fase agonistica che passa nella testa di una persona. Comunque, credo che minacce o non minacce (Tonelli dice di non averlo fatto) quelle erano parole, Danis ha usato i fatti e in questo caso sono molto peggio di parole dette durante una partita. Non dico che durante una gara si può dire tutto, ma l’agonismo e la foga può farti perdere la ragione e dire cose che normalmente non diresti (almeno credo, mi riferisco al giocatore). Colpire un avversario a freddo, per giunta, quindi in modo premeditato, è gravissimo.
      Materazzi offesa la famiglia di Zidane e lui reagì con la testata: c’è chi dice abbia fatto bene, chi lo condanna… A offese si può rispondere con offese, che feriscono sempre, ma forse fanno un po’ meno male. Spero di essere stata chiara 🙂

  2. Pingback: L’INTERVISTA DI AGNESE PRIORELLI A LADYCALCIO « CALCIO E PAROLE

  3. Una parte dell’intervista mi ha illuminato: il concetto dello spiazzare gli uomini parlando di calcio. Bene io intendo spiazzare le spiazzatrici di uomini, dicendo che non so neanche se il pallone da calcio è rotondo o ovale! 😀

  4. Un ringraziamento di cuore a tutti coloro che hanno apprezzato questa intervista e si sono interessati al mio blog. Un saluto sportivo da Ladycalcio.

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