Oggi è la festa del papà e non potevo esimermi dallo scrivere un post su di lui. Anche perché questo blog esiste grazie a lui (voi penserete: che fortuna!). Non perché mi ha aiutato a realizzarlo, ma perché mi ha insegnato ad amare il calcio (penserete ancora: che super fortuna!).
È stato lui a portarmi a vedere la mia prima partita allo stadio (un Fiorentina-Milan dei primi anni ’90).
È stato lui a insegnarmi le regole. A riconoscere un fuorigioco, un fallo da cartellino e i diversi moduli di gioco. Ecco, con questi ultimi ho ancora alcune difficoltà: non riesco mai a riconoscerli. Mah?!
È grazie a lui che vedo il calcio come un gioco aggregativo, da condividere con gli altri… ma soprattutto con lui.
È stato lui a mostrarmi il bello di questo sport, guardando insieme le partite.
È con lui che da ragazzina andavo allo stadio, anche diverse ore prima, per prendere i posti migliori.
È con lui che quando la nostra squadra del cuore vinceva (e dico vinceva. Sigh!) lanciavo i petardi dalla finestra per festeggiare (magari non proprio elegante, ma divertente!).
Insomma, il calcio mi legherà sempre al mio papà. Perché le vere passioni si trasmettono a prescindere dal sesso!