Lo stadio… si sa è sempre lo stadio. E’ un po’ come la mamma… e tornarci dopo diverso tempo è stata una vera emozione. Non solo per il Perugia che sta facendo sognare un’intera città, ma per quello che quel luogo mi ricorda ogni volta che varco i suoi cancelli.
Mi ricorda il Perugia in serie A con Materazzi, Cosmi, Miccoli, Mazzone, Negri e Rapaic
Mi ricorda il diluvio di Perugia-Juventus, con il gol di Calori e Materazzi che ruba il pallone a fine gara
Mi ricorda lo scudetto vinto dal Milan con Zaccheroni
Mi ricorda le prime volte, quando da bambina e poi da ragazzina, ci andavo con mio padre
Mi ricorda i derby con la Ternana e quando giocava la Roma che i tifosi invadevano quasi mezzo stadio
Mi ricorda le coreografie della curva e il sole che ti sbatte in faccia in gradinata
Mi ricorda un Perugia-Udinese in cui c’era la neve e un derby del 2005 in cui non smise mai di piovere
Mi ricorda le promozioni in serie B e quelle in serie A con i festeggiamenti in centro prima col motorino e poi con la macchina
Mi ricorda che quando non c’erano i seggiolini sotto il sedere ci mettevo i volantini e giornalini che davano all’entrata
Mi ricorda quella sensazione che come dice Venditti “Ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo” con gli altri tifosi
… E poi mille e mille altri ricordi che come flash ritornano nella mia mente ogni volta che torno tra le braccia del vecchio Curi. In fondo, non potrebbe essere altrimenti visto che andavo allo stadio anche prima di nascere. Un intero campionato me lo sono visto dalla pancia di mia mamma.