Giornalista, romana e romanista, Chiara Maria Gargioli parla di calcio, e non solo, nel suo blog “Tacco 12 Cm” (http://www.tacco12cm.it/), dove “cm” sta per centimetri, ma anche per il suo nome Chiara Maria. Oltre ad avere una riconosciuta e accertata malattia per le scarpe, ama e segue il calcio, e per questo è finita a chiacchierare con me nel mio blog. Non poteva essere altrimenti. Anche i nomi dei blog hanno aiutato!
Che cos’è per te il calcio?
Il calcio inizialmente era solo un modo di sentirmi vicina a mio padre. Sono la prima di tre figlie femmine e sai cosa si dice sui padri che vorrebbero tanto il figlio maschio per condividere con loro la passione del calcio? Hai presente no? Eh allora mi sono detta: anche una figlia femmina può condividere questa passione con il papà.
Ovviamente con il tempo è diventata una passione vera, di quelle che ti cambiano la giornata quando la tua squadra perde; che ti fanno credere in scaramanzie assurde ed emozionare quando si vincono partite importanti.
Credi ancora che il calcio abbia quest’effetto?
Nonostante negli anni il calcio sia cambiato, per me rimane un gioco, “il più bello del mondo”. Quello che può far sorridere e sentire ricco qualsiasi bambino del mondo, anche se gioca sulla sabbia a piedi nudi o nel fango. Il calcio (come tutto lo sport) alla fine è democratico: se sei un fenomeno se ne accorgeranno tutti. È un sogno alla portata di chiunque abbia talento ed è questo che trovo romantico e avvincente.
Quando è iniziata questa tua passione?
Ho iniziato a seguirlo sin da bambina. Mio padre era abbonato e una volta l’anno mi portava con lui. Ricordo ancora la meraviglia della “prima volta”: arrivare in cima alle scale e scoprire un mondo tutto nuovo fatto di giocatori, tifosi, cori e colori. Negli anni ho iniziato ad andare alle partite più importanti e poi mi sono abbonata con mia sorella e di nuovo con mio padre e qualche amico. Ho lavorato addirittura per un anno all’interno dello stadio come hostess e poi ho deciso che preferivo seguire la mia squadra dalla mia curva.
Lo stadio per te ha ancora il suo fascino o la tivù ha preso il suo posto?
Anche se negli ultimi tempi lo stadio è diventato più “faticoso”, per via dei controlli e dei rischi che a volte si corrono, il suo fascino non ha nulla a che vedere con quello di una partita in tivù. Andare allo stadio è un “rito”, uno stile di vita.
Perché l’idea di parlarne di calcio in un blog?
Perché sul web e sulla carta stampata (come in molte altre cose) le donne sono una minoranza o sono relegate a ruoli di presentatrice, valletta e fidanzate di questo o quel calciatore. Conosco donne bravissime e competenti, a mio avviso anche troppo tecniche e vicine a un tipo di narrazione che ritengo troppo “maschile”. Le donne hanno una sensibilità diversa, vedono dettagli, sfumature che gli uomini non colgono. Volevo raccontare il calcio con i miei occhi e magari farlo apprezzare alle donne che non lo seguono ed è un peccato perché in Italia il calcio appartiene alla nostra cultura. Così è nato “www.tacco12cm.it”, che all’inizio era solo una rubrica oggi è un blog che parla al femminile e non solo di calcio.
Come vedono gli uomini la tua passione. Ti hanno mai detto “lascia stare”, “il calcio non è per donne”?
Ad essere sincera gli uomini non dicono.. fanno. Semplicemente non ti permettono di “far parte” di certi spazi, se ne appropriano. Ho trovato però anche uomini che mi hanno lasciato spazio, portando in radio la mia rubrica “Tacco12” all’interno del programma “Tana libera tutti”. Molti mi hanno permesso di scrivere sempre la mia rubrica solo loro giornale. Bisogna scalpitare un po’ di più però alla fine se davvero vuoi il tuo spazio te lo crei.
Questo nel mondo lavorativo. In quello privato?
Per quello che riguarda le amicizie maschili devo dire che molti trovano soddisfazione a parlare con me “una donna che ci capisce” mi dicono. E poi gli uomini possono essere davvero di aiuto, sono capaci d’insegnarti molto sul calcio. Ad esempio il mio compagno mi ha fatto apprezzare e conoscere il calcio inglese.
Una frase per definire il binomio “donne e calcio”…
Beh è un binomio strano. Dal punto di vista professionale le donne sono “il racconto per immagini” di uno sport “maschio e pieno di termini tecnici”. Dal punto di vista personale il calcio ha il potere di far scomparire la mia parte femminile e quindi direi che la frase più adatta potrebbe essere: come trasformare una principessa in un volgare teppista di strada.
Piccola curiosità: hai mai fatto cose “folli” per la tua squadra o il calcio in generale?
Direi di sì… per il calcio in generale ho passato molti anni della mia vita su campetti di calcio a 5 nelle sere d’inverno e d’estate a seguire fidanzati, nipoti e zii nelle loro imprese calcistiche.
Per la mia squadra ho fatto trasferte Roma-Bari, Roma-Verona, Roma-Milano in un giorno solo. Ho continuato ad abbonarmi pur potendo accedere con l’accredito in tribuna stampa. Ho fatto file dalle 10 di mattina davanti alla biglietteria e a Londra ho addirittura dormito dentro lo stadio nell’hotel del West Ham, un’esperienza fantastica. La mattina apri la finestra e hai come vista il campo, se non è follia questa!
Bello aver scoprito che sei una che con litaliano se l’ha cava! 🙂
Ma perché…ho fatto qualche errore che mi è sfuggito? O era una battuta? Scusa, ma non ho capito…
Uhm. Stavo leggendo con un sorriso ebete e soddisfato il tuo post e non sapevo cosa commentare 🙂 Scrivi benissimo, non c’era nessuna ironia!
Non è tutto merito mio… l’interlotrice è stata di grande aiuto…
Devo assolutamente andare a leggere il blog di tacco 12…ma tranquilla il tuo non lo tradirò mai! 😜 Il calcio trasforma una principessa in un volgare teppista da strada…ahahahahaha verissimo! O in uno scaricatore di porto!! 😂 😂 😂
Leggilo che è bellino e pure romanista… adattissimo a te! 😁😁
E secondo te che non ho letto romana e romanista???😂😂😂
Lo sapevo che lo sapevi…
😂😂è la prima cosa su cui mi è caduto l’occhio! 😂
Vi adoro! Donne e calcio è un binomio perfetto! Tu sai che io ho fatto un film sul calcio con una squadra di lavoro formata da donne! *-*
Davvero? Potrebbe esseremi utile per la mia rubrica… 😀😀
Certo! Praticamente copriamo tutti i reparti… Siamo in sette 😉