Oggi non potevo non rendere omaggio a Vujadin Boskov, morto ieri a 82 anni. Centrocampista e allenatore serbo, in Italia ha giocato con la Sampdoria, prima di guidarla allo storico scudetto del 1990-1991. Tra gli altri club che ha allenato ci sono stati Ascoli, Roma, Real Madrid, Napoli e Perugia. Resteranno però di lui i suoi aforismi, oramai indelebili nella memoria calcistica collettiva. Ed è proprio con alcune delle sue mitiche frasi che lo voglio ricordare… gli elogi sportivi li lascio fare ad altri più bravi.
Ecco le mie preferite:
Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra
Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori
Rigore è quando arbitro fischia
Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0
Io penso che per segnare bisogna tirare in porta. Poi loro sono loro, noi siamo noi
Se io slego il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo
Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma pure compagni
No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area
Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono
La mia grossa preoccupazione è prendere un gol meno dell’avversario
Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello
Più bravi di Boskov sono quelli che stanno sopra di lui in classifica
Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili
Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio
Ciao mitico allenatore!