Viva l’Italia (non quella del calcio)

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Bruno Neri, il calciatore partigiano.
Giocatore del Faenza, Livorno, Fiorentina, Lucchese e Torino, venne convocato nella Nazionale di Pozzo nel 1936.
Rifiutò il fascismo e lo dimostrò anche  durante l’inaugurazione dello stadio di Firenze, fu l’unico a non rendere omaggio alle autorità facendo il saluto romano.
Si arruolò tra le fila della Resistenza partigiana e nel 1944 cadde durante uno scontro contro i nazisti nei pressi del l’Appennino tosco – romagnolo.

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12 pensieri su “Viva l’Italia (non quella del calcio)

  1. Rifiutò il fascino o il fascismo? Ho appena letto Il pettirosso di Jo Nesbo (romanzetto mediocre, peraltro), trovando ulteriore conferma del fatto che, nel 1940, quasi tutta l’Europa era nazista. Improvvisamente, nel 1945, divenne tutta partigiana. Credo che mi si scuserà se guardo il tutto con occhio sempre più distaccato, sebbene guardi gli esseri umani con occhio sempre più indulgente. Che commento palloso (ecco, ci ho infilato il pallone) 🙂

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