Meglio stella di provincia o panchinaro vincente?

C’è chi si pone domande esistenziali e chi come me la butta sul cazzeggio. Uno dei quesiti che mi sono sempre chiesta in questi anni da osservatrice calcistica è questo: meglio essere una stella in una piccola squadra o una riserva in una grande?! Oggi punto in alto con le riflessioni…

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Per capirci… meglio essere come Antonio Di Natale, stella dell’Udinese con la quale però non ha mai vinto trofei importanti (esclusi quelli individuali) o Marco Borriello, che nella sua carriera ha vinto una Champions League, due scudetti e una Supercoppa Europea, ma che spesso è solo una riserva?

Insomma, è meglio essere una star di provincia o uno dei tanti in una grande squadra? È meglio essere amato dai tifosi o alzare al cielo coppe?

Ci sono giocatori che nel passaggio da una piccola a una grande fanno il salto di qualità e altri che vanno nel pallone (invece di mandarlo in rete).
Ci sono poi giocatori, il primo che mi viene in mente è Francesco Totti, che se invece di giurare fedeltà alla Roma fosse andato in un altro tipo di squadra, avrebbe potuto tranquillamente vincere Champions League e Pallone d’oro. Oppure, chi lo sa, sarebbe diventato uno dei tanti, magari pure panchinaro, invece dell’idolo intoccabile che è nella Capitale.

Aiutatemi a risolvere questo quesito…  

 

 

*Di Natale e Borriello sono solo esempi presi tra tanti, la scelta è casuale

63 pensieri su “Meglio stella di provincia o panchinaro vincente?

  1. Il dubbio va ancora più nel profondo: quanto ti piace guadagnare. Ecco il quesito. Vedi Amelia. Titolare nel Livorno, portiere di discreta bravura e terzo portiere della nazionale italiana, e panchinaro (ex) del Milan. Soldi tanti, partite pochissime… ma è rimasto. Penso che la decisione sia tutta nei soldi. Meglio gudagnare tanto e in un gruppo vincente che poco in un gruppo modesto.
    Poi ci sono le eccezioni… quelli che decidono di essere leader di un progetto. Ci sono pochi esempi, le bandiere o quelli che vanno in Provincia.
    Ci sono i giocatori “bravi da provincia”: mi vengono in mente i vari Morfeo, Giovinco etc. Ottimi giocatori (se non sei ottimo, in serie A non ci arrivi) che nella squadra grande non sanno incidere (perché ci sono giocatori più che ottimi etc etc).
    Secondo me ogni giocatore, fatte le debite scelte di soldi, deve decidere qual’è la sua dimensione ideale. Qual’è il suo ruolo, gregario o leader. In base a quanto guadagni, decidi. E adegua il tuo stile.

    • Amelia oggi fa la riserva al Perugia…
      Comunque sta tutto nella scelta giusta: certo alcuni non sono da biasimarli perché quando arriva la chiamata di un grande club e l’opportunità di giocare alte competizioni è difficile dire di no. Un alla fine ci prova, se poi non va torna in dietro… Vedi un Cerci che secondo me è mediocre anche per questo Milan…

      • Beh, Amelia si è bruciato tanto tempo fa… troppa panchina (per quanto per un portiere non è così dannosa come per un giocatore di movimento). La chiamata di un grande club è sempre un momento di orgoglio per il giocatore, ma bisogna decidere se si è grandi perché il contesto è mediocre… molto spesso è così.
        Cerci è un caso strano: forte al Torino (e perciò adatto alla Provincia), ma cassato sia all’Atletico che al Milan.
        Mi fido più del giudizio dell’Atletico sulla non idoneità alle grandi squadre… in Italia non siamo oggettivi sul valore dei giocatori.

      • Esatto. In Italia diamo valutazioni spropositate ai giocatori per far quadrare le plusvalenze etc… all’estero prendono dei bidoni, ma almeno li pagano il giusto. O acquistano a caro prezzo dei veri campioni.
        Noi diamo valutazioni di quasi 30 mil di euro a gente che ha fatto un solo campionato decente (non eccezionale!! decente): es. Iturbe.

  2. Sai che preferisco leggere te che Gramellini? :))
    Abbiamo avuto uno scambio di commenti che si sarebbe trovato bene in questo post, sulla voglio di giocare a calcio. La domanda è: ti piace giocare a calcio o avere i soldi e la fama? Io avrei scelto la prima, giocare anche con la Sancazzese, ma giocare tutti i giorni. Come si fa a guardare la partita da una panchina? E’ già una rottura dal divano 😛

  3. Se sei uno Giovinco scegli di guadagnare soldi e te ne fotti.
    Se sei un Maldini, un Totti, un Di Natale, un Maxi Lopez scegli di giocare nella squadra che ti fa giocare e divertire piuttosto che guadagnare barcate di soldi per stare in panca.

    Forza Milan

      • Ma l’avevo capito. Il mio commento era per dire che secondo me Totti è stato un grande a rimanere a Roma sebbene avrebbe potuto vincere sicuramente di più anche perché a essere forte è forte!

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